Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

Documento per una nuova cultura politica dei Diritti

Al termine dei propri lavori, il Comitato diritti del PD ha consegnato al Segretario del partito un documento che individua i principi comuni che dovrebbero animare la cultura politica dei democratici in materia di diritti. Il documento è stato largamente condiviso nelle sue linee di fondo e nella sua impostazione generale, pur nella pluralità di sensibilità e di posizioni su singoli punti. In questa prospettiva il documento viene offerto come contributo per l’elaborazione della sintesi politico-programmatica e delle concrete proposte legislative agli organi dirigenti del PD. Principi comuni di cultura politica dei democratici in materia dei diritti 1. Il tema dei diritti riveste per il PD un’importanza centrale. 1.1. In quanto partito “democratico”, il PD ha scelto di porre la propria storia dentro quel grande movimento di democratizzazione della società che si è avviato con le Dichiarazioni dei Diritti dell’uomo e del cittadino nel secolo XVIII e che – attraverso le lotte di emancipazione sociale e del lavoro, la resistenza al totalitarismo, le lotte per l’emancipazione femminile – ha contribuito a scrivere le Carte dei …

"Tracce di Stato", di Massimo Gramellini

Concorso per avvocato dello Stato, la crema dei burocrati d’alto bordo. Tre posti e mille candidati. Benché il rapporto fra i due numeri susciti sgomento, è la messa cantata della meritocrazia. Uno di quei momenti solenni in cui si seleziona la classe dirigente del futuro. Quand’ecco insinuarsi in aula i primi mormorii: pare che sui banchi di alcuni candidati (inclusa, sarà una coincidenza, la figlia di un avvocato dello Stato) siano spuntati dei codici civili commentati. Vietatissimi dai regolamenti e perciò penetrati serenamente fin lì. Incomincia a girare voce che abbiano addirittura il timbro della commissione d’esame. In passato i non raccomandati avrebbero portato ugualmente a termine la prova, con la rassegnazione di chi sa che in Italia i concorsi sono gare col trucco in cui chiunque appartenga alla corporazione in esame si ingegna a tirare dentro parenti e amici sotto l’occhio distratto dei commissari. I più svelti si sarebbero accordati direttamente con i raccomandati, facendosi comprare il proprio silenzio con un «aiutino». Ma stavolta i giovani tagliati fuori dai giochi non si inchinano e …

"Coppie di fatto. Democratici al lavoro per superare il Far west", di Fabrizia Bagozzi

Coppie di fatto. Democratici al lavoro per superare il Far west «Non è accettabile che in Italia non si sia ancora introdotta una legge che faccia uscire dal far west le convivenze stabili tra omosessuali». Il passaggio centrale del messaggio che il segretario democratico ha inviato sabato al gay pride di Bologna non è una novità. Bersani aveva già detto una cosa simile all’indomani dell’uscita di Obama sul matrimonio gay. Questa volta non si è fermato lì, citando alcuni temi – divorzio breve, testamento biologico, cittadinanza per i figli degli immigrati – «su cui, da qui alle prossime politiche, si giocherà la nostra capacità di parlare al paese». Tutte classiche constituency della sinistra in un contesto, quello dell’orgoglio omosessuale, chiaramente orientato. Bersani tiene d’occhio la campagna elettorale (e magari anche le primarie). Al netto della cittadinanza, si tratta di questioni tradizionalmente sensibili in un partito nel quale una delle scommesse fondative è proprio la sintesi fra la cultura laica e quella cattolica. Messa a dura prova ai tempi della discussione del ddl sul testamento biologico …

"La corsa della spesa pubblica: cresce di 40.000 euro al minuto", di Sergio Rizzo

Più lenti in tutto fra i Paesi europei, siamo invece imbattibili per velocità quando si tratta di spendere denari dei contribuenti. Dice la Commissione europea che fra il 2000 e il 2012 la spesa pubblica è aumentata di 250,7 miliardi. Al ritmo, calcola la Confartigianato, di 2 milioni 384.808 euro l’ora. Ovvero, 39.747 euro al minuto, 662 ogni secondo che passa. Tutto questo, ovviamente, compresi gli interessi che l’Italia paga sul terzo debito pubblico al mondo. Ma che influiscono fino a un certo punto. Tanto è vero che togliendo quella voce il ritmo di crescita si riduce di una manciata di monete, calando appena a 38.420 euro al minuto. Se il peso della spesa pubblica totale sul Prodotto interno lordo è salito in dodici anni del 5,5%, quella al netto degli interessi è lievitata del 5,1%, contro il 3,5% della media dell’eurozona. In Germania, per fare un paragone, è addirittura diminuito dello 0,6%. Da questi semplici dati si capisce l’urgenza di ridimensionare un fardello diventato ormai insostenibile. Ci rendiamo conto che non è facile, se …

"Violenza sulle donne. Subito i finanziamenti per il Fondo nazionale", di Delia Murer

Accelerare l’iter per l’adesione dell’Italia alla Convenzione europea sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e ripristinare la dotazione del Fondo nazionale per i progetti di prevenzione e repressione del fenomeno. Sono questi i principali impegni che abbiamo chiesto al governo con una risoluzione, approvata all’unanimità dalla Commissione Affari sociali della Camera. Una risoluzione unitaria, partita dalla volontà delle deputate del Pd, e costruita con lo sforzo di tutte le forze politiche, per lanciare un messaggio chiaro al governo: su questo tema è ora di aprire una fase nuova, di reale attenzione e di efficace contrasto. L’ultima indagine Istat, risalente all’ormai lontano 2006, ha dimostrato che le donne italiane tra i 16 e i 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita sono stimate in 6.743.000. Circa un milione di donne ha subito stupri o tentati stupri e che il 14,3% delle donne ha subito almeno una violenza fisica o sessuale dal partner. Nella quasi totalità dei casi, le violenze non sono denunciate: il 96% delle …

"Anticorruzione, la migliore riforma possibile", di Carlo Federico Grosso

Se il governo chiederà davvero la fiducia sul ddl anticorruzione, e se la Camera l’approverà, ci troveremmo di fronte ad un’ulteriore «tacca» che l’esecutivo potrebbe inserire nel suo carnet di provvedimenti positivamente assunti nell’interesse del Paese. La riforma non è, in astratto, la migliore possibile. Di fronte al dilagare della corruzione sarebbe stato opportuno essere più drastici: ripristinando la vecchia durata della prescrizione, vergognosamente accorciata dalla legge ex Cirielli; reinserendo (o inserendo ex novo) reati utili a colpire le provvigioni di denaro «nero», usuale premessa per l’esecuzione di operazioni corruttive (recupero di reati quali il falso in bilancio, repressione più pesante delle false fatturazioni, introduzione del reato di autoriciclaggio); prevedendo minimi di pena più elevati; disciplinando in maniera più incisiva talune fattispecie (pur opportunamente introdotte nel nuovo testo legislativo) come la corruzione tra privati e il traffico d’influenze. In concreto, l’articolato proposto costituisce tuttavia uno dei testi «migliori» praticabili nell’attuale, difficile, contesto politico. Esso adempie, finalmente, agli impegni internazionali assunti dallo Stato italiano (Convenzione contro la corruzione delle Nazioni Unite, Convenzione di Strasburgo); rispetto alla …

"Il futuro conteso da mercati e Stati-nazione", di Zygmunt Bauman

Se il dibattito sul modello di una società giusta ha perso gran parte del suo fervore e del suo slancio, è soprattutto per la mancanza di un soggetto credibile in grado di agire con la volontà e la capacità di portare avanti un tale progetto. Tutto nasce dal divorzio sempre più evidente tra il potere – la facoltà di porre in atto un progetto – e la politica – la capacità di decidere che cosa fare o non fare. In conseguenza della globalizzazione, queste due facoltà, congiunte per alcuni secoli nello Stato-nazione, hanno oggi due sedi diverse: per usare i termini di Manuel Castell, «lo spazio dei flussi» e quello «dei luoghi». Il potere è trasmigrato in buona parte dallo Stato-nazione a uno spazio globale sopranazionale. Mentre la politica è tuttora locale, relegata entro i confini della sovranità territoriale degli Stati. Siamo di fronte a due tipi di potere: da un lato il primo, libero e fluttuante, al di fuori di ogni guida o supervisione politica, e dall´altro quello degli organismi politici, limitati e legati …