Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Il dossier: un ragazzo ogni 4 sotto la soglia di povertà. I figli dei disoccupati i più a rischio" di Mariagrazia Gerina

Non è un paese per bambini quello in cui persino nascere da genitori giovani diventa un fattore di rischio. È l’Italia, che lascia scivolare un ragazzino ogni quattro (22,6%) al di sotto della soglia di povertà. E che lascia che l’asticella si abbassi ancora drammaticamente tra i nati della generazione «precaria». I figli dei trentenni, perennemente in cerca di vera occupazione, sono i più esposti alla crisi. La povertà ne colpisce uno ogni due. L’Italia non dà chance ai giovani. E quelli di loro che decidono di mettere su famiglia non riescono a dare sicurezze economiche ai loro figli. Risultato: il 47,8% dei minori nati da genitori under 35 sono inesorabilmente poveri. Va peggio solo a chi nasce in Calabria, dove la povertà infantile galoppa sulla soglia del 60%, o in Sicilia (59,6%). E a i figli degli immigrati che, a qualunque latitudine nazionale, devono fronteggiare un rischio di povertà pari al 58,6%. Mentre praticamente spacciati sono i figli dei disoccupati: il 79% non si salva dalla povertà. Che colpisce i minori italiani più degli …

"Il Senato dica sì alla doppia preferenza" di Sesa Amici

Un’opportunità in più per eleggere consigli comunali con una forte rappresentanza femminile:questo il senso della legge approvata alla Camera pochi giorni fa che prevede la possibilità di esprimere due preferenze (anziché una, secondo la normativa vigente) per i candidati a consigliere comunale. In tal caso, però, una deve riguardare un candidato di sesso maschile e l’altra un candidato di sesso femminile della stessa lista. Un meccanismo molto semplice che ci avvicina a quel concetto di democrazia paritaria che da molto tempo invochiamo come necessario per elevare la qualità del nostro vivere civile.Un meccanismo lontano dal concetto delle quote; mira piuttosto a valorizzare la capacità e l’attivismo delle donne nei processi di partecipazione politica per una competizione più equa. Si tratta di un bisogno fortemente espresso nella nostra società, come dimostra l’ultima consultazione referendaria nella quale la partecipazione attiva dal basso di tanti comitati di donne ha fatto della questione dell’acqua come bene comune un grande impegno di democrazia e di partecipazione ed ha permesso il raggiungimento del quorum. Per noi il concetto di democrazia paritaria, …

"Fondamentalisti in marcia A Roma corteo anti-194", di Massimo Franchi

Corteo a Roma contro la legge sull’aborto con toni da crociata. A guidarlo è il sindaco Alemanno in compagnia dei fondamentalisti e di Forza Nuova. Slogan contro lo «sterminio di Stato». È polemica. Il Pd: una manifestazione estremista. Crocifissi portati in parata, preghiere e slogan contro l’aborto. I fondamentalisti di Militia Christi ben visibili e il sindaco Alemanno, vestito sportivo, che saluta tutti e poi si mette in bella posa con la fascia tricolore. E a chi gli chiede: «Ma non ti vergogni?», risponde piccato: «Ma che vuoi?». Sotto un solleone estivo la (seconda) Marcia per la vita ieri mattina ha visto sfilare un lungo serpentone nel centro di Roma, dal Colosseo a Castel Sant’Angelo, confine del Vaticano. Quindicimila persone, secondo gli organizzatori, hanno marciato esplicitamente «contro le leggi abortiste». E che nel mirino ci fosse la 194, approvata 34 anni fa (l’anniversario arriverà martedì 22 maggio) lo conferma la sparata arrivata a fine giornata dal leader di Forza Nuova, Roberto Fiore: «Quella di oggi è stata la più imponente manifestazione “pro vita” che l’Italia …

"Delitti di genere. Le donne vengono uccise proprio in quanto donne", di Grazia Basile

Al di là della polemica sull’uso del termine che indica l’uccisione delle «femmine», madri, figlie, mogli e fidanzate vengono ammazzate perché hanno detto «no». Le agghiaccianti cronace degli ultimi mesi e degli ultimi anni riguardo all’uccisione di donne di qualsiasi età, provenienza, stato sociale ecc…. non lascia spazio a dubbi: più di 56 donne uccise in Italia dall’inizio del 2012 ad oggi, 137 uccise nel 2011 e 127 nel 2010 (per limitarci agli ultimi due anni e mezzo) mettono tutti noi davanti a un dato di fatto, ossia che il femminicidio rappresenta in Italia un’emergenza sociale che non può (e non deve) più essere ignorata. A questo proposito Se non ora quando, Loredana Lipperini e Lorella Zanardo il 27 aprile scorso hanno lanciato un appello dal titolo «Mai più complici» che in pochissimi giorni ha raccolto sul web una mole di firme che, per quantità (finora sono oltre 38mila) e qualità, ha innescato ci auguriamo un profondo cambiamento culturale. L’appello è stato firmato da rappresentanti del mondo politico, della cultura, dello spettacolo ecc. (da Rita …

"Ecco un lavoro per ABC: urgente riformare l’agenzia", di Francesco Lo Sardo

Sistema sanzionatorio, calcolo degli interessi, l’aggio per l’agenzia, la rateizzazione. I toni possono apparire diversi, la sostanza è la stessa: con Equitalia, così, non si può andare avanti, si deve correggere la rotta. «Lo dobbiamo fare tenendo ferma la barra della lotta senza quartiere all’evasione fiscale. Lo dovremmo fare non come un cedimento, anche se non ci fossero i suicidi, l’esasperazione, la rivolta, le inaccettabili forme di violenza, dalle bombe alle botte: lo dobbiamo fare perché anche questo può far da volano all’economia», ragiona Pier Paolo Baretta, capogruppo Pd in commissione bilancio a Montecitorio. Concorda Maurizio Leo, del Pdl, ex direttore generale per gli affari giuridici e il contenzioso tributario dell dipartimento delle entrate al tesoro: Equitalia svolge una funzione essenziale «ma non è mica Garibaldi » e si potrà pur criticarne i metodi e suggerire interventi precisi, chirurgici, per girare pagina. I terzopolisti, poi, alzano ancora di più la posta: oltre ai correttivi sul piano tecnico-operativo, sollevano la questione del doppio incarico di Attilio Befera direttore generale dell’Agenzia delle entrate (ente proprietario al 51 …

"La nuova stagione dei diritti", di Stefano Rodotà

Il fronte dei diritti si è appena rimesso in movimento. Obama ha affrontato senza reticenze il tema difficile dei matrimoni omosessuali, e lo stesso ha fatto François Hollande inserendolo nel suo programma e mettendo all´ordine del giorno quello ancor più impegnativo del fine vita. Di questa rinnovata centralità dei diritti dobbiamo tenere conto anche in Italia. In che modo, però, e con quali contenuti? Qualche esempio. La recente sentenza della Corte di Cassazione sui matrimoni gay è un dono dell´Europa. Così come lo è l´avvio dell´estensione alla Chiesa dell´obbligo di pagare l´imposta sugli immobili. Così come può diventarlo l´utilizzazione degli articoli 10 e 11 del Trattato di Lisbona. Mi spiego. La Cassazione ha potuto legittimamente mettere in evidenza il venir meno della “rilevanza giuridica” della diversità di sesso nel matrimonio, e il conseguente diritto delle coppie dello stesso sesso ad una “vita familiare”, proprio perché queste sono le indicazioni della Corte europea dei diritti dell´uomo e soprattutto dell´innovativo articolo 9 della Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea. Sappiamo, poi, che la norma sul pagamento dell´Ici …

"Obama e i gay, idealismo e calcolo politico" di Gianni Riotta

Il sì ai matrimoni omosessuali è il primo atto storico di Barack Obama. In piena campagna elettorale per la Casa Bianca 2012, schiera il Partito democratico in quello che è oggi, con l’aborto, il più urticante scisma culturale tra progressisti e conservatori, 50% a favore, 48% contro. Il Presidente ha detto: «È per me importante affermare che le coppie omosessuali debbano potersi anche sposare», subito schermando la sua decisione dietro Marines gay al fronte; funzionari del suo staff «monogami e fedeli, con bambini» clandestini perché non eterosessuali; le figlie Malia e Sasha con compagne di scuola figlie di gay. Obama ha cambiato parere da quando, in campagna per il Senato 2004, disse: «Per la mia fede religiosa credo che il matrimonio sia sacramento che lega un uomo a una donna». Nel saggio «L’audacia della speranza», 2006, farà un passo in avanti, nel suo stile cerebrale: «Non è impossibile che la mia scelta di non voler sostenere i matrimoni gay sia fuori rotta». Infine il sì netto. Ci sono nella svolta di Obama una dose di …