Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Noi minoranza crediamo nella pace ma il nostro Paese non ci ascolta", di Assaf Gavron

Siamo tra l’incudine e il martello. Anche da noi si vive la tragedia ma non viene riconosciuta LA SETTIMANA scorsa sono stato invitato dai residenti di Tekoa, un insediamento in Cisgiordania, a parlare del mio romanzo Hagiva ( La Collina, ndr), la storia immaginaria di un insediamento ebraico non diverso dal loro. Alcuni hanno espresso critiche su ciò che hanno visto come una rappresentazione stereotipata dei “coloni di destra” da parte di un “autore della sinistra di Tel Aviv”, ma la maggior parte ha trovato il romanzo onesto. L’ospite mi ha chiesto la mia opinione sugli insediamenti. «Credo che siano un problema », ho detto. «Aspetta ancora qualche razzo su Tel Aviv», ha detto qualcuno tra il pubblico, «e tutti saranno convinti ». «Il problema è proprio questo», ho risposto. «Nessuno si convince mai. Qualunque cosa accada, ognuno crede ancora di più in ciò che già pensava. Voi dite: “Non possiamo fidarci dei palestinesi, vogliono ucciderci, non possiamo lasciare che si gestiscano da soli perché non fanno altro che accumulare armi e preparare degli attacchi”. …

"L’Unità e l’editoria. Lo specchio del Paese in crisi", di Carlo Buttaroni

In tutte le economie di mercato le imprese sono soggette alle leggi della domanda e dell’offerta. Chiudono e aprono, prosperano o falliscono, in base ai gusti dei consumatori, alla competitività del rodotto, alla concorrenza.Aquesti criteri, ineludibili, non si sottraggono le imprese editoriali come l’Unità stessa, perché i «mercati » non rispondono ai sentimenti, nemmeno quelli più nobili. E non conta quanta storia ci sia alle spalle, se le vendite calano e non c’è equilibrio fra entrate e uscite. Piaccia o no, questa è la ruvida legge dei mercati. Talmente ruvida che, in tutte le economie occidentali, un complesso sistema di norme ne disciplina il funzionamento. Le norme anti-trust, per esempio, tutelano la concorrenza, impedendo che le imprese pregiudichino la regolare competizione economica con abusi di posizione dominante e condizioni di monopolio. Ma c’è di più: le politiche pubbliche dei Paesi a economia di mercato si sono assunte il compito di contenerne gli eccessi, prevenirne gli squilibri e orientarne lo sviluppo, operando direttamente come attori economici e occupandosi di far crescere quei settori strategici sui quali …

"I terreni del demanio ceduti a 50 mila giovani agricoltori", di Luisa Grion

Coinvolto nell’operazione anche il corpo forestale dello Stato. Lo Stato-contadino venderà o affitterà i suoi campi ai giovani. Si tratta di terreni pubblici adatti alla coltivazione, spesso frazionati in piccole parti, ancor più spesso incolti. L’idea di riportarli a nuova vita trasformandoli in una occasione di lavoro per le nuove generazioni era venuta al governo Letta un paio di anni fa, ma per concretizzare quella legge del 2012 ci è voluto un decreto applicativo firmato qualche giorno fa da Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole. Sul piatto ci sono 5.550 ettari di terreni agricoli pubblici — il corrispondente più o meno di 7 mila campi da calcio — che da settembre saranno concessi in affitto o ancor meglio ceduti: possibilmente a giovani che già hanno un’impresa agricola (secondo le stime della Coldiretti poco più di 50 mila) o che intendono metterla in piedi e che s’impegnano — per i prossimi 20 anni — a destinare quelle terre alla coltivazione. In entrambe i casi infatti (vendita o affitto) gli under 40 potranno godere di un diritto …

"Caso Stamina è ora di agire", di Pietro Greco

Finalmente, verrebbe da dire. Finalmente anche la politica si assume le sue responsabilità e decide di intervenire nella «vicenda Stamina», che da anni ormai versa in un insopportabile stato di confusione. Stiamo parlando di Luigi Zanda e di Donata Lenzi, entrambi del Partito democratico. Il primo capogruppo al Senato, la seconda capogruppo presso la commissione Affari sociali della Camera, si stanno impegnando per spingere il governo a definire un decreto che impedisca ai magistrati «di disapplicare l’ordinanza dell’Aifa che vieta le infusioni» messe a punto dal gruppo che fa capo a Davide Vannoni. Finora la partita è stata giocata in buona sostanza tra due sole comunità: la magistratura e quella medico-scientifica. Essendo entrambe divise al loro interno vi sono magistrati che accusano Vannoni e i suoi collaboratori di gravi reati e altri che impongono le infusioni dei loro preparati segreti; vi sono scienziati che hanno limpidamente dimostrato la mancanza di presupposti per considerare quei preparati uno strumento terapeutico e medici che invece li somministrano la confusione è grande e molte le sofferenze, attuali e potenziali, …

"Degli sprechi Rai il catalogo è questo. Una strada nuova per avvicinarsi alla Bbc", di Milena Gabanelli

Non si crescerà mai senza riforme, che vuol dire taglio agli sprechi e investimenti. Il tempo è poco e servono soldi subito. La strada più rapida sarebbe quella del rientro dei 300 miliardi depositati su conti esteri, con versamento delle relative somme evase. Però ci vuole la legge che sanziona pesantemente i grandi evasori, e che esiste in tutti i Paesi civili. Quella legge è pronta sul tavolo da due anni, ma ancora non vede la luce, per non aggredire troppo coloro che hanno impoverito il Paese e le loro aziende trasferendo gli utili su conti cifrati. E allora, oltre ai tagli giustissimi ai superstipendi, agli 80 euro in più per chi ha meno di 1.500 euro al mese, quali sono le idee concrete per evitare la chiusura di migliaia di aziende private, e quali le idee di rilancio delle aziende pubbliche sane? Fra le tante dichiarazioni di Renzi su come uscire dalla depressione generale c’è anche quella di pensare a una Rai che contribuisca alla rinascita del Paese. Certamente avrà un piano, ma per …

"Eterologa, i Nas in clinica. Annunciate 4 gravidanze", di Adriana Comaschi

Dopo dieci anni di divieti i figli dell’eterologa tornano a nascere in Italia. Tre e Roma, uno a Milano, secondo quanto riferito dall’associazione Luca Coscioni e dal ginecologo Severino Antinori, uno dei pioneri della fecondazione da donatori esterni alle coppie nel Belpaese e protagonista ieri di un duro attacco al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per l’arrivo dei Nas nella sua clinica milanese. Per tre ore infatti i Carabinieri hanno scartabellato la documentazione sulla prima coppia, che ha deciso di tentare alla Matris di Antinori l’eterologa già all’indomani della sentenza della Consulta che ne ha bocciato il divieto contenuto nella legge 40: «È un atto intimidatorio, il ministro si dovrebbe di- mettere», la reazione a caldo del medi- co. Né basta a calmare le acque la precisazione di Lorenzin sul fatto che l’ispezione sarebbe stata decisa in modo autonomo dal nucleo dei Carabinieri a tutela della Salute, deputato a verificare che non vi siano irregolarità amministrati- ve o sotto il profilo sanitario. Il ministero non esclude comunque eventuali provvedimenti, una volta ricevuta l’informativa sugli accertamenti, …

"Uccisi dal gas e calpestati la strage infinita dei migranti", di Francesco Viviano

I cadaveri erano 21, li ho contati uno ad uno, tutti accatastati, uno sopra l’altro, molti erano nudi. C’erano corpi insanguinati con delle visibili ferite da taglio e dei lividi: sono stati uccisi mentre tentavano di uscire da quella trappola infernale, come hanno raccontato i sopravvissuti». IL MARESCIALLO capo Giuseppe Palmisano, comandante della motovedetta CP319, ha gli occhi gonfi. È spossato dalla lunga traversata a oltre 30 nodi all’ora per raggiungere venerdì sera quel barcone che stava affondando. Non riesce a trattenere commozione e tristezza. «Quando sono arrivato sull’“obiettivo” con i miei colleghi e con l’altra motovedetta sono salito a bordo del barcone e sapevo già quello che avrei trovato: un vero e proprio camposanto appena galleggiante. Sono entrato dentro la stiva perché alcuni dei superstiti ci avevano detto che c’erano altre persone, forse vive, forse morte. Non è stato facile camminare su quei cadaveri. Poi però da quel groviglio di morte si è mossa una mano, qualcuno con quel gesto ci chiedeva aiuto e ci ha fatto sapere che era vivo. Gli ho toccato …