Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"La fede criminale", di Roberto Saviano

Gli affiliati alle ‘ndrine rinchiusi nel carcere di Larino hanno deciso di non partecipare più alla messa. Da settimane attuano una sorta di sciopero religioso. Dopo la scomunica pronunciata da Papa Francesco per i detenuti è inutile — hanno detto al cappellano don Marco — andare a messa — È inutile quando si è stati esclusi dai sacramenti. L’anatema di Bergoglio è giunto potente e inaspettato nelle carceri che ospitano gli uomini di ‘ndrangheta. Gran parte del mondo ha interpretato la scomunica come una mossa teologica, un’operazione morale fatta più per principio che per reale contrasto alle organizzazioni criminali. Un gesto morale considerato importante per dare una nuova direzione alla Chiesa ma che difficilmente avrebbe potuto incidere nei comportamenti dei padrini, degli affiliati, dalla manovalanza mafiosa. Quale danno avrebbe mai recato ad un boss una condanna metafisica che non ha manette, non ha sequestri di beni, non ha ergastoli ma che semplicemente esclude spiritualmente dalla comunità cristiana e dai suoi sacramenti? Da queste domande era nata la diffidenza di molti che temevano che la presa …

"Sul confine fra Usa e Messico dove muore il sogno dei bambini",di Paolo Mastrolilli

Partono dal Centramerica per raggiungere un famigliare negli Stati Uniti. Molti non ce la fanno, uccisi dagli stenti o venduti ai trafficanti di esseri umani. Juan Castro cerca di mantenere la compostezza professionale, mentre racconta, ma le lacrime che gli bagnano gli occhi sono più forti di lui: «Sto davanti a questa bambina undicenne del Guatemala, che è stata stuprata. Devo chiederle di ricordare come, dove, da chi, perché ogni dettaglio servirà a costruire il caso per farla restare in America. Mentre la ferisco di nuovo con le mie domande, cerco nei suoi occhi abbassati un filo di speranza, un segno che la sua vita non si è spezzata». Juan è il direttore dei servizi legali di Catholic Charities, la Caritas di San Antonio. Il suo mestiere è andare a visitare nei centri di detenzione i minorenni entrati illegalmente da soli negli Stati Uniti, per cercare il modo di salvarli. Sono un’infinità: 52.000 dall’inizio dell’anno, 90.000 stimati entro dicembre, oltre 120.000 attesi l’anno prossimo. Molti arrivano malati: almeno un caso confermato di influenza suina, scabbia, …

"Orlando: "Riforma giustizia senza accordi sottobanco e sulle intercettazioni nessun giro di vite ai pm", di Liana Milella

Il Guardasigilli nega “inciuci” con la destra. “La corruzione non si batte solo con le pene” INCIUCIO con Berlusconi? Risponde il Guardasigilli Andrea Orlando: «Domanda originale… ma pensate davvero che siamo ancora lì?». E poi: «Non sarebbe meglio vedere il merito delle proposte che sono addirittura online?». Il Guardasigilli uomo della mediazione? «No, Orlando ministro del confronto». Il Pd e la giustizia? «Il partito sta con me». Politica e corruzione? «Cantone è il primo passo ». La responsabilità civile? «Non vogliamo mettere sotto schiaffo le toghe». Le intercettazioni? «Nessun limite alle indagini». Si è preoccupato per la “sua” giustizia quando ha sentito del nuovo incontro tra Renzi e Berlusconi? «La nostra linea è rimasta la stessa, chiara dall’inizio. Un accordo alla luce del sole sulle riforme costituzionali e una proposta a tutto il Paese sulla giustizia. I 12 punti sono l’avvio del confronto. I testi on-line sono l’elaborazione collegiale del governo. Ci confronteremo con tutti. Ma non ci sono né tavoli separati, né accordi sotto banco. Se le forze di opposizione, che in alcuni casi …

"Lavoratrici madri, ecco alcune cose che dovete sapere", di Teresa Bellanova*

Qualche giorno fa la rievazioe periodica dell’Istat su occupati è tornata ad accendere i rifettori sullo stato del mercato del lavoro nel nostro Paese, e in particolare sulle donne. Puurtroppo, ancora, nessuna novità: le donne faticano a essere presenti nel mercato del lavoro, scontano difficoltà diverse e di diversa natura, dai differenziali retributivi, al tetto di cristallo, alle illegalità perpetrate utilizzando il vergognoso strumento della firma delle dimissioni in bianco. Su queste ultime il Parlamento si è espresso in maniera forte proprio di recente, approvando una legge moderna e avanzata. Tuttavia, più spesso e più semplicemente parliamo di carenza di politiche e di servizi alle famiglie e all’infanzia, che comporta l’impossibilità per le donne, in particolare per le madri, di tenere insieme lavoro e vita privata. È un Paese paradossale, il nostro, nel quale grande importanza si attribuisce al ruolo della famiglia nella società, e giustamente, e si rischia poi di trascurare i modi e gli strumenti con i quali questo ruolo può essere sostenuto. Un Paese nel quale il 22% delle donne occupate in …

"Lavoro, sprofondo rosa: boom di donne disoccupate", da L' Unità

Attestata nel nostro Paese su livelli record ormai da mesi, la disoccupazione non accenna minimamente ad un’inversione di tendenza. Anzi, come certificato dai dati diffusi ieri, il costo della vita ritorna persino a salire, un andamento che per Susanna Camusso dimostra «come in assenza di politiche per la creazione di lavoro è difficile pensare che la disoccupazione si riduca». Ed un’ulteriore brutta notizia sta nell’incremento del numero di donne prive di un posto di lavoro, un dato in netta controtendenza rispetto a quello maschile, tanto da attestarsi nel mese di maggio su livelli da primato. Dunque, il tasso di disoccupazione a maggio è lievemente cresciuto, atte- standosi sul 12,6% (12,5% in aprile), con un incremento dello 0,1% su mese e dello 0,5% su anno. In questo modo l’indice è tornato ai livelli di marzo, vicino ai massimi storici del 12,7% registrati sia a gennaio che a febbraio. Numeri diffusi dall’Istat che ha quantificato in 3.222.000 il numero dei disoccupati, in aumento dello 0,8% su mese (pari a 26mila in più) e del 4,1% su base …

"Falso in bilancio, Csm e civile «La giustizia non è più un tabù»", da redazione Unità

Aule parlamentari affollate. Di decreti e provvedimenti di legge su materie che scottano. Della grande riforma della giustizia, quindi, se ne riparla a settembre. Per ora se ne conoscono i temi e i confini, ma per la loro realizzazione si può aspettare ancora un po’. «Almeno quei due mesi per dare tempo a cittadini e professionisti del settore di poter dire la loro» dice il premier Renzi. Una consultazione on line aperta a tutti all’indirizzo rivoluzione@governo.it come era già successo per la pubblica amministrazione. La parola chiave, rivendica Renzi, è «partecipazione, contro tutti quelli che dicono che questo governo decide da solo». L’importante è rispettare dodici linee guida. Dodici paletti insuperabili ma già di per sè rivoluzionari perchè toccano santuari inviolabili come il Csm e le intercettazioni. E li toccano in un modo per cui lo stesso Renzi è «molto curioso di vedere cosa scriveranno i giornali e come reagiranno gli interessati». In un modo nell’altro, però, il governo vuole dire basta «ai magistrati che fanno carriera grazie all’appartenenza a una corrente della magistratura» mentre …

"Se l’Italia resta da sola a fronteggiare la marea", da redazione Unità

Da una parte una contabilità che si fa ogni giorno più preoccupante, dall’altra una Unione Europea che al massimo si è limitata a qualche buon proposito espresso sempre e soltanto a parole. Da una parte un impegno concreto, oneroso, che ha permesso di salvare migliaia di vite umane anche a costo di spendere milioni di euro sottratti a bilanci che non tornano mai in tempi di crisi e spending review, dall’altra istituzioni continentali che hanno già spiegato di non essere disposte ad aprire i cordoni della borsa, come se il problema immigrazione riguardasse soltanto l’Italia e non la frontiera meridionale dell’Unione. Sullo sfondo, quell’allarme sollevato un mese fa dal direttore centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere, Giovanni Pinto, ascoltato in audizione dalle commissioni Difesa ed Esteri riunite del Senato: «Un nostro esperto immigrazione a Tripoli parla di 800mila presenze in territorio libico pronte a partire verso l’Europa» ha detto Pinto, sottolineando che i migranti sono «eritrei, somali, sudanesi, senegalesi, gambiani». Un esodo potenziale favorito dal fatto che «in quel paese c’è la percezione di …