Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Donne, qualcosa è cambiato ecco i conti delle quote rosa", di Maria Novella De Luca

Nel cuore del potere. Mai così tante. Curriculum eccellenti, testarda bravura, ma anche l’onda d’urto delle quote rosa. Per l’Italia è la prima volta. Una parlamentare su tre è donna. E mentre la legge Mosca-Golfo imponeva sempre più donne ai vertici delle aziende, (dal 7% di presenze nei Cda nel 2011, al 25% di oggi) il nuovo premier Renzi ha lanciato la formula del governo fiftyfifty, ben sapendola gradita all’Europa. Nel cuore del potere. O almeno molto vicine. Mai così tante. Curriculum eccellenti, testarda bravura, ma anche l’onda d’urto delle quote rosa. Per l’Italia è la prima volta. Una parlamentare su tre è donna. Nei Cda la presenza femminile sfiora il 25%. La squadra di governo è formata da otto ministri e otto ministre, simmetria perfetta ma soprattutto simbolica. Maria Angela Zappia, una carriera in ascesa nella diplomazia italiana, è stata nominata ambasciatrice per il nostro paese alla Nato: «Cosa provo? Il grande orgoglio di un incarico così importante, ma anche la consapevolezza di non aver lasciato indietro nessuno…». Né i figli, Claire e Christian, …

"Senza prove. E non dice perché rifiuta la sperimentazione", di Pietro Greco

La vicenda Stamina ha molte facce. Tra queste ve ne sono tre – una giudiziaria, una sanitaria e l’altra scientifica – che riguardano direttamente Davide Vannoni, il fondatore di Stamina. Non affrontiamo la dimensione giudiziaria ma solo quella scientifica e sanitaria. La prima si fonda su due affermazioni di Vannoni, una laurea in lettere e filosofia e nessuna esperienza di ricerca in medicina o biologia. Primo: è possibile trasformare cellule staminali mesenchimali in neuroni mediante una tecnica precisa, basata sull’esposizione ad acido retinoico. Secondo: le cellule staminali mesenchimali così trattate possono curare gravi malattie neurodegenerative, come l’atrofia muscolare spinale, la distrofia muscolare o il Parkinson. Ebbene, la dimensione scientifica della vicenda stamina si consuma tutta qui. Vannoni non ha fornito alcuna prova che queste affermazioni siano vere e verificabili. Non ha scritto alcun articolo scientifico sull’argomento. Non ha superato alcuna prova per brevettare la sua tecnica. Non ha fornito mai ad alcuno un qualche tipo di dimostrazione. Continua a trincerarsi dietro la necessità del segreto. Se divulgo la mia tecnica, dice, se ne approprierebbero gli …

"Se l'Emilia è donna", di Enrico Grazioli

Un’altra legge? Ce n’era proprio bisogno nel paese dei mille codici e dei milioni di decreti? Sì. Ci voleva qualcuno (e guarda caso è stata l’Emilia Romagna) che avesse il coraggio e la determinazione per immaginare e far approvare tra le prime in Italia una legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere. Certo, non sarà un testo legislativo regionale a cambiare i destini delle donne; non si pareggeranno le opportunità né si elimineranno le violenze per ordine di un Palazzo: ma non c’è alcun valore per una comunità che possa essere difeso, condiviso e fatto crescere se non è recepito almeno in una legge, filo della trama e dell’ordito di ogni convivenza civile. E ancora una volta va riconosciuto a questa regione il merito di aver dato l’esempio (se non di aver proposto un modello, ancora) di ciò che si può e si deve fare. Gli ambiti e le norme vanno dal riequilibrio della rappresentanza e dell’accesso nelle sedi politiche e istituzionali alle agevolazioni in tema di lavoro, scuola, sanità e …

Quei medici volontari della pillola del giorno dopo “Così evitiamo gli aborti”, di Maria Novella De Luca

«Perchè lo facciamo? Perché altrimenti tutti questi “errori” diventeranno aborti, e spesso di ragazze giovanissime. E io non voglio più vedere quindicenni spaventate che vengono in ospedale per interrompere una gravidanza». Lisa Canitano, ginecologa, una vita “di frontiera” tra consultori, ambulatori e reparti della legge 194, dice con amarezza che oggi è più difficile che mai: «Avere la ricetta della pillola del giorno dopo è diventato un vero e proprio calvario». Anzi il paradosso tutto italiano di un farmaco legale che nessuno vuole prescrivere. Una silenziosa e nascosta obiezione di coscienza. Illegale però. E così per averlo le donne e soprattutto le ragazze, devono tortuosamente cercare vie alternative. Racconta Caterina, 16 anni, di Catania: «Ci è successo di notte, si è rotto il preservativo, era sabato sera. Con il mio ragazzo abbiamo vagato come fantasmi per ore. Nessuno voleva farci la ricetta. Ci trattavano come delinquenti…». Il telefono della dottoressa Canitano, presidente dell’associazione “Vita di donna” squilla in continuazione: «Ciao, come possiamo aiutarti?». «I farmacisti la negano, i consultori chiudono alle due del pomeriggio, i …

Approvata la legge regionale quadro per la parita' tra donne e uomini, la prima in Italia

Nel corso dell’Assemblea Regionale tenutasi il 25 giugno 2014 è stata approvata la legge regionale quadro per la parità tra donne e uomini, la prima in Italia, frutto di un percorso di due anni a partire dall’istituzione della Commissione per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini. Firmatari della proposta di legge approvata sono i consiglieri Roberta Mori (PD), presidente della commissione Parità, i vice-presidenti Rita Moriconi (Pd) e Mauro Malaguti (Misto), Anna Pariani (Pd), Gabriella Meo (Sel-Verdi), Monica Donini (Fds), Thomas Casadei (Pd), Luciana Serri (Pd), Mauro Manfredini (Lega Nord), Sandro Mandini (Idv). La legge rappresenta una grande novità per contenuti e per metodo che ha visto un ampio e partecipato coinvolgimento di tutte le forze politiche, presenti in Regione, ma soprattutto di soggetti esterni come istituzioni, associazioni di volontariato, ordini professionali, università, enti locali. Durante il percorso che ha portato all’approvazione della legge si sono svolte numerose audizioni pubbliche che hanno consentito un confronto proficuo, il recepimento di esperienze già in atto, l’approfondimento su temi specifici. Non ultimo l’integrazione …

Lazio, «no all’obiezione nei consultori familiari», da L'Unità

Niente più obiezione di coscienza nei consultori familiari per la prescrizione della pillola del giorno dopo, per la attestazione di gravidanza, per la certificazione della richiesta di interruzione di gravidanza volontaria e per l’inserimento della spirale. È una rivoluzione destinata a far discutere quella varata dalla Regione Lazio nel decreto del commissario ad acta, il governatore Nicola Zingaretti, «Linee di indirizzo regionali per le attività dei Consultori Familiari» dello scorso 12 maggio. Si legge infatti nell’allegato 1 del decreto: «In merito all’esercizio dell’obiezione di coscienza fra i medici ginecologi, che dati recenti pongono a 69,3% in Italia (Relazione Ministeriale sullo Stato di attuazione della Legge 194/78 anni 2011-2012, Commissione Affari Sociali – XVII Legislatura – Esame della Relazione sullo stato di attuazione della Legge 194/78 2011-2012), si ribadisce come questa riguardi l’attività degli operatori impegnati esclusivamente nel trattamento dell’interruzione volontaria di gravidanza. Al riguardo, si sottolinea che il personale operante nel Consultorio Familiare non è coinvolto direttamente nella effettuazione di tale pratica, bensì solo in attività di attestazione dello stato di gravidanza e certificazione attestante …

"Servono infrastrutture per il nuovo Stato digitale", Alfonso Gambardella e Guido Tabellini

Che le tecnologie dell’informazione siano la rivoluzione dei nostri tempi non è una novità. Ciò che forse è meno noto è che in questo mese di giugno del 2014 si sta avviando la trasformazione verso uno Stato digitale. Dal 6 giugno è obbligatoria la fatturazione elettronica per i fornitori della Pubblica amministrazione (Pa). Il 13 giugno il decreto di riforma della Pa ha approvato l’identità digitale: dal 2015 ogni cittadino avrà un codice per accedere da casa a tutti i servizi della Pa. Il 30 giugno diventerà obbligatorio il processo civile telematico, che impone di archiviare in forma digitale tutti gli atti del processo. Entro la stessa data le Regioni dovranno presentare i piani per realizzare l’archiviazione e la gestione informatica dei documenti sanitari dei cittadini: avremo tutti una cartella sanitaria elettronica con i nostri dati consultabile ovunque. Questi cambiamenti nei servizi pubblici e nei rapporti tra Stato e cittadini sono solo l’inizio. L’Agenda Digitale, come l’ha chiamata la Commissione europea, promette impatti ancora più significativi, non solo sullo Stato e i cittadini, ma anche …