Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Donne, più della metà senza reddito da lavoro. Ruoli chiave: un abisso il gap con gli uomin", di Michela Scacchi

Disoccupazione, precarietà, uguaglianza salariale e conciliazione: i dati Istat fotografano una situazione femminile che in Italia è ancora drammatica e indietro rispetto ad altri Paesi europei. A sud le percentuali precipitano: in Puglia hanno un impiego appena 26 su 100. Tetti di cristallo: 7 dirigenti su 10 sono maschi In Italia è donna soltanto il 6,5% degli ambasciatori, il 31,3% dei prefetti, il 14,6% dei primari, il 20,3% dei professori ordinari e – nei ministeri – il 33,8% dei dirigenti di prima fascia. A prima vista, l’unica eccezione parrebbero farla i dirigenti scolastici visto che il 58,6% è femmina. Nel ‘pianeta scuola’, però, le donne rappresentano complessivamente il 79% del totale degli incarichi e, quanto a piramidi e gerarchie nei ruoli, risultano ampiamente spalmate dall’alto in basso. Di contro, i dirigenti scolastici uomini sono, sì, il 41,4% ma siccome vanno calcolati su un totale complessivo che è soltanto del 21%, ne consegue che, in rapporto alle donne, quei ‘pochi’ uomini che lavorano nella scuola stanno quasi tutti in alto. Sempre in Italia, più di 5 …

"Il compito della politica e quello di una mamma", di Luigi Manconi e Valentina Calderone

Consideriamo due frasi di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi. La prima è di ieri: «Ora tocca alla politica». È proprio così. Patrizia Moretti, per nove anni, è stata parte civile in un processo, testimone pubblica di un dolore infinito, esigente interlocutore soggetti istituzionali, voce che raccontava una verità inconfutabile, immagine di un bisogno insaziabile di giustizia. Poi, i responsabili della morte del figlio sono stati condannati in via definitiva, ma non è finita: Patrizia Moretti è stata oggetto di ignobili accuse e di insulti feroci. Anche a tutto ciò ha replicato con forza e intelligenza. Così, quando l’altro ieri un congresso «sindacale» ha applaudito a lungo i responsabili della morte del figlio, si è fatta carico ancora una volta di rispondere a quell’oltraggio. E ha detto basta. Non possiamo, noi tutti cittadini e ceto politico e intellettuale, partiti e istituzioni, delegare a lei la risposta più efficace a un’offesa crudele, inflitta non solo ai familiari di Federico ma allo Stato di diritto e alle stesse regole della convivenza civile. Spetta al Parlamento elaborare provvedimenti …

"Eterologa, dopo la Consulta boom di richieste" di Alessandra Rubenni

Un «boom». Nel tam tam di siti web e agenzie di stampa, i numeri arrivati ieri raccontano di come sarebbe una vera e propria esplosione per le richieste che riguardano la fecondazione eterologa. E ci mettono poco a scavalcare le altre notizie. In ventuno giorni, esatta- mente dal giorno in cui la Consulta ha rottamato di fatto la legge 40 del 2004 dichiarando incostituzionale il divieto a ricorrere a un donatore esterno di ovuli o sperma nei casi di infertilità assoluta, sarebbero tanti, tantissimi, a chiedere delle cure che in Italia erano state messe fuori legge. In media sarebbero 150 al giorno, per un totale di circa 3.400 in tre settimane, solo le richieste arrivate alla Cecos Italia, un’associazione cui fanno capo 20 sedi, dislocate tra 10 Regioni, e che in ogni centro avrebbe ricevuto dalle 3 alle 15 telefonate al giorno. Secondo una ricerca della stessa associazione le domande di fecondazione eterologa sarebbero in «costante e continuo incremento». Numeri a parte, di certo la sentenza della Corte costituzionale rappresenta una rivoluzione per le coppie …

"Lezioni", di Maria Novella De Luca

E allora, come bisogna parlarne? Quali sono le parole per spiegare e raccontare l’omosessualità, l’amore gay, ma anche l’omofobia? C’è un limite, forse, da non varcare se di questo si ragiona con degli adolescenti? Quali strumenti “pedagogici” servono per affrontare la verità che esistono più modi di amare, e dunque chi desidera una persona dello stesso sesso è esattamente come gli altri? La questione, dopo mesi di silenzio, dopo il caso degli opuscoli dell’Unar contro il bullismo omofobico, prima commissionati e poi sepolti nel silenzio sia dal governo Letta che dal governo Renzi, è riesplosa. Acuita dalla cronaca di queste ultime ore, la polemica sulle pagine considerate troppo hard del libro di Melania Mazzucco “Sei come sei”, storia di una famiglia composta da due padri e una figlia, dove in un passaggio si descrive con nettezza una fellatio tra due ragazzi, uno gay, l’altro no, e il giovane gay finisce massacrato di botte in una imboscata. Giusto, ci si chiede, far leggere queste pagine a dei quindicenni, o il rischio di turbamento è troppo grande? …

"Omosessualità chi ha paura di un libro a scuola", di Massimo Recalcati

Quelli della mia generazione si ricorderanno forse improbabili corsi di educazione della sessualità di tipo botanico. Uno strano “esperto della materia” mostrava dei semi sulla cattedra. E le loro possibili combinazioni da cui sarebbero scaturiti i caratteri del nuovo nato. I corpi sessuali in carne ed ossa restavano coperti e solo enigmaticamente allusi. Erano anni dove la censura morale prevaleva ottusamente provando ad esorcizzare il demone del sesso. Era l’Italia cattolico-fascista che dopo la contestazione del ‘68 avrebbe però ben presto lasciato il posto ad un altro padrone. Questo nuovo padrone — quello che Pasolini denominava negli anni Settanta “nuovo fascismo” — non agirà più in nome della censura ma offrirà una immagine della libertà senza limiti. Il suo imperativo non risponderà più alla logica del dovere e del sacrificio ma a quella di un godimento senza argini. Nel nostro ultimo ventennio questa rappresentazione della libertà troverà la sua enfatizzazione più radicale e, al tempo stesso, più fatua. È una constatazione banale: basta girare in un qualunque aeroporto italiano per trovarsi davanti agli occhi corpi …

"Un insulto alla verità", di Michele Smargiassi

Cinque minuti di applausi in piedi sono il tributo che si riserva agli eroi. Agli uomini che hanno arricchito l’umanità con un dono che va oltre il dovere: un dono speciale del proprio pensiero, della propria generosità, della propria fatica, persino della propria vita. QUALE mai dono speciale alla comunità hanno premiato, quale eroismo umano hanno applaudito ieri sera i presenti al congresso del Sap? I tre poliziotti celebrati pubblicamente in questo modo hanno già avuto, definitivamente, dalla comunità, quel che i giudici hanno deciso fosse giusto per loro: una condanna definitiva a tre anni e sei mesi per eccesso colposo nell’omicidio colposo di Federico Aldrovandi, un ragazzo che dalla sua comunità, quella sera, aveva solo un grande bisogno di aiuto. Da una platea composta in massima parte, si suppone, di “servitori dello Stato”, ci si doveva attendere altro. Il rispetto, anche nel dissenso. E non stiamo a farne una questione di libertà d’opinione, per favore: ora i dirigenti di quel sindacato, senza apparente imba- razzo, cercano di spiegare la lunga, vergognosa scena trionfale sostenendo …

"Divorzi: per la prima volta in 40 anni sono in calo. Ma non è amore, è crisi (economica)", di Giorgia Serughetti

Nel quarantennale del referendum abrogativo del 1974, i dati più recenti indicano una lieve inversione di tendenza. E forse non si tratta (solo) di matrimoni meglio riusciti, ma della necessità economica di rimanere “separati in casa”. Sono trascorsi appena 43 anni, poco più della metà della vita media di un italiano. Per gli storici è un battito di ciglia, eppure è difficile persino ricordare cosa voleva dire per uomini e donne pronunciare quel sì “finché morte non vi separi” prima del 1° dicembre 1970, quando il divorzio entrò nel nostro ordinamento giuridico. Fu un fatto rivoluzionario, che ha cambiato per sempre i costumi matrimoniali e familiari in Italia. Ma anche un fatto tutt’altro che pacifico, all’epoca. Tra pochi giorni, il 12 e 13 maggio, ricorre l’anniversario del referendum abrogativo del 1974, voluto dalla Chiesa e dalla Democrazia Cristiana, per cui si recò alle urne quasi il 90% dell’elettorato. Vinse il No, sostenuto dai partiti di sinistra e laici e dal movimento femminista, e la norma fu salva. Quella norma che ancora oggi permette a mogli …