Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Finisce a Brescia l’era di Stamina", di Adriana Bazzi e Mario Pappagallo

I medici degli Spedali Civili di Brescia, dove il metodo Stamina (pensato per risolvere una miriade di problemi, ma rivolto in particolare contro le malattie genetiche dei muscoli che colpiscono persone giovani) veniva richiesto, per imposizione dei giudici, hanno deciso di sospendere i trattamenti. In attesa che la nuova commissione del ministero della Salute si esprima sull’intricatissima vicenda. Stop al metodo Stamina nell’ospedale di Brescia. Con una lettera, inviata alla direzione generale e al commissario straordinario degli Spedali civili, i medici della struttura sanitaria hanno comunicato l’intenzione di interrompere la loro collaborazione per la somministrazione del trattamento con il «metodo» di Davide Vannoni. Lo ha annunciato ieri il commissario straordinario, Ezio Belleri, in audizione presso la commissione Igiene e sanità del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla vicenda Stamina. Stop a data da definirsi, in attesa che si pronunci il nuovo Comitato scientifico. A parte i medici, peraltro, l’unica biologa di Stamina (metodo segreto nessuno può metterci le mani se non persona di fiducia di Vannoni) è assente per «motivi personali». Medici e biologa tutti prossimi …

"Stop al reato di clandestinità Via libera della Camera", da unita.it

Con 332 voti a favore e 104 contrari l’aula della Camera ha dato via libera definitivo al disegno di legge «Deleghe al governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili». Hanno votato contro Lega Nord, Fratelli d’Italia e Movimento Cinque Stelle. La legge prevede che per i reati punibili con una pena fino a quattro anni si ricorra – almeno per chi non è recidivo – alla cosiddetta messa alla prova, vale a dire a misure alternative al carcere, concordando con lo Stato un percorso di riabilitazione e di lavori socialmente utili. «Non è una legge svuota-carceri, ma una riforma del sistema sanzionatorio» ha sottolineato nel suo intervento in aula la presidente della Commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti. Vani i tentativi di ostruzionismo dei deputati leghisti, fortemente contrari al provvedimento che depenalizza, tra le altre cose, il reato di immigrazione clandestina nato nel 2009 quando Roberto Maroni era ministro dell’Interno. Durante le …

Allarme infanzia «Ogni giorno quattro violenze», di Adriana Comaschi

Bambini maltrattati, terrorizzati, violentati. O trascurati tanto da sfiorare l’abbandono, vittime della conflittualità tra genitori o della loro rabbia, acuita da crisi e difficoltà di lavoro. Quattro casi di violenza al giorno – psicologica, fisica e sessuale – riferiti agli operatori negli ultimi 5 anni, 16mila richieste di aiuto, un aumento dell’11% delle violenze sugli adolescenti, una crescita preoccupante del numero di minori a loro volta autori di abusi sessuali. Ecco alcuni dei dati raccolti da Telefono Azzurro, su cui l’associazione richiamerà l’attenzione per tutto aprile con una campa- gna per ricordare che «i bambini sono patrimonio di tutti» e contro ogni tipo di violenza sui minori (il 12 e 13 in 2300 piazze, i fiori per una raccolta fondi), Un fenomeno che nella «civile» Europa ha dimensioni impressionanti: la stima è di 18 milioni di bimbi e adolescenti vittime di abusi sessuali, di 44 milioni che patiscono violenze fisiche mentre quel- le psicologiche colpirebbero 55 milioni di minori. Una violenza che si rivela dunque diffusa, trasversale ai ceti socia- li, ma quasi invisibile, anche …

"Troppe domande d’asilo", di Francesco Grignetti

Il ministero dell’Interno annaspa sotto l’urto di tanti, troppi stranieri che accorrono in Italia a chiedere asilo politico. L’anno scorso sono stati quasi 43 mila; nei primi tre mesi dell’anno ne sono arrivati 10.724. Solo ieri le nostre navi militari ne hanno raccolti in mare altri 128. Ma notizie di intelligence parlano di 90 mila profughi siriani già arrivati in Libia, avanguardia di 900 mila in movimento verso l’Europa. E il nostro sistema di accoglienza è prossimo al tilt. «Quest’anno ci aspettiamo un numero di sbarchi uguale o anche superiore a quello dell’anno scorso», dice il sottosegretario Domenico Manzione, che segue la questione dei rifugiati al ministero dell’Interno. Il punto è che accogliere cinquantamila nuovi profughi non è uno scherzo. Ci sono a disposizione circa 20 mila posti, che nel 2014 saliranno a 30 mila. Ma sono pieni. La settimana scorsa, dovendo piazzare 5000 persone sbarcate in pochi giorni, il ministero ha fatto ricorso alle prefetture chiedendo di assorbire 40/50 profughi ciascuna. «Non potevamo certo lasciarli sul molo di Augusta», spiega Manzione. Eppure c’è chi …

Quel messaggio ai violenti: da oggi nessuno può sperare nell’impunità", di Michela Marzano

«La sentenza è giusta. Anche se nulla potrà ripagarmi». È con queste parole che Lucia Annibali ha commentato la sentenza di condanna del suo ex fidanzato, che aveva pagato due sicari per aggredirla con l’acido. Vent’anni di reclusione per stalking e tentato omicidio, come era stato richiesto dal pubblico ministero. Per punire in modo esemplare un crimine esemplare. E mostrare così, speriamo una volta per tutte, che la violenza contro le donne non può restare impunita, che gli uomini violenti non possono più farla franca, che la giustizia, anche in Italia, può fare il proprio lavoro. Certo, nulla potrà mai ripagare Lucia per la sofferenza e l’umiliazione subite. Nulla potrà mai ridarle quello che ha perso per sempre. Nulla potrà cancellare quei mesi di lotte per non lasciarsi travolgere dal dolore ed andare avanti. Ma, adesso, Lucia non sarà più solo un simbolo delle violenze contro donne. Sarà anche il simbolo di una giustizia che, senza cadere nella trappola della vendetta, riconosce alle vittime della brutalità maschile il diritto di essere prese sul serio. Certo, …

“No ai corsi anti-omofobia” A scuola l’ultima battaglia tra i laici e i cattolici, di Vera Schiavazzi

L’ultimo episodio della battaglia risale a pochi giorni fa: il 20 marzo è arrivata a tutti i dirigenti scolastici di elementari, medie e superiori una circolare del ministero dell’Istruzione che “rinviava a data da destinarsi” i due giorni di corso di formazione per insegnanti previsti per questa settimana, confermando così una voce che circolava da tempo. A denunciare l’inconfessabile desiderio di lasciar cadere l’iniziativa era stata, a Montecitorio, la deputata Michela Marzano (Pd), con un’interpellanza, mentre Gabriele Toccafondi, sottosegretario all’Istruzione, vicino a Angelino Alfano, si impegnava da tempo contro “l’indottrinamento dei giovani” nelle scuole, remando contro l’intervento delle associazioni gay. L’interpellanza di Marzano, insieme alla pronta reazione di una parte delle associazioni impegnate per i diritti glbt hanno rotto il silenzio. Rivelando veti incrociati e lotte intestine che risalgono ai governi Monti e Letta, e all’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni del dipartimento Pari Opportunità del governo. «Il 19 aprile del 2013 — ricorda Marzano nella sua interpellanza — il governo ha formalmente adottato una “Strategia nazionale LGBT 2013-2015”, un piano di azioni di risposta alle discriminazioni …

"Ricoverata 15 volte per le botte Non denuncia ma lui va dentro", di Andrea Galli

Morso terzo dito mano destra. Perforazione traumatica del timpano. Contusioni multiple. Infezione dei tessuti molli della mano sinistra da morso. Sospetta infrazione delle ossa nasali. Contusione anca destra. Distorsione del collo. Per quindici volte la 47enne Donatella, picchiata dal compagno Enrico Massimiliano Pedrazzini, è stata ricoverata al pronto soccorso. Per quindici volte non l’ha denunciato. E nonostante i referti medici sopra soltanto parzialmente elencati, per quindici volte nessuno dagli ospedali (di solito l’ospedale Guido Salvini di Garbagnate Milanese) ha pensato bene di avvisare polizia o carabinieri. Magari forzando la situazione. Donatella infatti aveva il terrore di fare il nome dell’uomo, prigioniera com’era della paura di nuove sevizie e dell’amore per quel folle picchiatore. Raccontano dal commissariato di Rho-Pero, guidato da Carmine Gallo, che ora, pur naturalmente sollevata per la fine del massacro, un poco le siano dispiaciuti l’arresto e il trasferimento in prigione del compagno. Io davvero ho una forte passione, io davvero sono innamorata, ha ripetuto. Se il caso è chiuso è merito della celerità delle indagini, coordinate dalla Procura di Busto Arsizio, e …