Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Cosa è cambiato e potrebbe cambiare della procreazione assistita", di Margherita De Bac

Diverse centinaia di embrioni sono conservate da oltre dieci anni nei congelatori dei centri di procreazione medicalmente assistita (Pma) e non possono essere più utilizzate per tentare la nascita di un bimbo. Il destino è che restino al freddo per sempre. In Italia è infatti vietato donarli alla ricerca, come invece è previsto in molti Paesi. Una donna, rimasta vedova, non ha voluto accettare quella che ritiene la violazione di un suo diritto. E si è appellata alla Grande Camera della Corte europea per i diritti dell’uomo. I giudici di Strasburgo hanno fissato l’udienza per il 18 giugno, ore 9,15. Se il nostro governo fosse condannato il testo che dal febbraio 2004 regola l’attività della Pma potrebbe ricevere l’ennesima, poderosa spallata. Anche la nostra Corte Costituzionale si appresta (8 aprile) a esaminare il carattere di legittimità dello stop alla sperimentazione sugli embrioni in sovrannumero. E non è l’unico attacco alla legge approvata sotto il governo di Berlusconi, subito criticata come oscurantista, «madre» di 79 mila bambini dal 2005 al 2012: due ogni cento nati. Il …

"Il comitato etico di Brescia su Stamina accusa ospedale e agenzia del farmaco", di Mario Pappagallo

Giugno 2011-maggio 2012. In questo arco di tempo Davide Vannoni e Stamina Foundation riescono a mettere piede negli Spedali Civili di Brescia. Nonostante a Torino fosse già stata avviata un’inchiesta per associazione a delinquere, truffa, somministrazione di farmaci pericolosi per la salute pubblica. Di nessun interesse per chi a Brescia doveva decidere. E così passò un trattamento non brevettato, con il sì del Comitato etico che dal giugno 2011 al maggio 2012 si è occupato dei primi 12 pazienti (4 dei quali legati all’ospedale, tra cui un «potente» dirigente regionale)da ammettere alle cure compassionevoli con il «metodo Stamina». Dopo c’è stato il blocco dell’Agenzia del farmaco (Aifa) e altri 22 pazienti trattati per ordine di giudici del lavoro. Francesco De Ferrari, docente di medicina legale, era presidente di quel Comitato etico. Ieri è stato messo sotto torchio in Commissione sanità del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul caso Stamina. Un’ora e mezza all’angolo, tante domande e tant’altre a cui risponderà per iscritto. Un’ora è mezza difficile. Un’ora e mezza di tensione palpabile per Carmen Terraroli (un …

"La donna indiana", di Anita Nair

Era una notte fredda di gennaio. Mi trovavo in Rajasthan per un festival letterario e la serata era ancora animata di scrittori, editori, agenti e invitati. Chi faceva cerchio attorno ai falò, chi in piedi sorseggiava whisky. Tante conversazioni, tante risate. Ero stanca, anche se erano solo le dieci appena passate, e mi defilai dalla festa a bordo piscina, avviandomi verso la hall. Alloggiavo nello stesso albergo. Un uomo giovane e alto si staccò dall’ombra e prese a camminare assieme a me. «È una scrittrice?», mi chiese. «Sì», risposi osservando che portava il tesserino del festival. «E lei?». «Io sono venuto con mia nonna», disse facendo il nome di un personaggio politico importante. «Spero che il festival le piaccia. Buona notte! », dissi proseguendo per la mia strada. Invece di capire l’antifona, adeguò il passo al mio. Se mi fermavo a parlare con qualcuno si fermava anche lui. Iniziai a sentirmi a disagio. In più, l’atrio dell’albergo brulicava di invitati a un matrimonio. Uomini, donne e bambini in ghingheri si accalcavano attorno alla sposa mentre …

"Ecco la ferocia dei teppisti con i bastoni contro i clochard", di Gad Lerner

La ferocia abbattutasi su due coppie di senzatetto che dormivano all’aperto in un gelido sabato notte, nel pieno centro di Genova, si presenta ora nuda e cruda sotto i nostri occhi, grazie ai fotogrammi sconvolgenti di una telecamera di sorveglianza. Guardiamoli. Impossibile girare la testa. Vediamo quattro giovani resi anonimi dalle felpe o da passamontagna. Hanno i guanti per non lasciare impronte. Impugnano chi un tubo Innocenti, chi un manganello, chi mazze d’altro genere. Si appostano, fermi in attesa che il capo dia un segnale. Quindi, all’unisono, si avventano sui corpi addormentati. Bastonano con furia mirando alle teste sopra un giaciglio di cartone e una tendina da campeggio estivo. Li vediamo usare tutte e due le mani per colpire con maggior forza. Trentuno secondi in tutto, poi fuggono. Anche i clochard meritano di essere riconosciuti per nome. Si chiamano Alice Velochova e Jan Bobak (ora è fuori pericolo, dopo una difficile operazione alla testa); e poi Susana Jonasova e Jonas Koloman (lui pure ferito grave). Hanno cittadinanza europea, slovacca. Sono vivi per miracolo. E allibiti. …

Nella scuola della violenza in bagno “Quella si è inventata tutto per i soldi”, di Massimo Calandri

La sedicenne isolata. I compagni degli arrestati: li hai rovinati — Alle cinque di ieri pomeriggio la ragazzina è nello studio dell’avvocato, insieme ai genitori e alla sorella più grande che le accarezza piano i capelli, sussurrandole di non piangere. Sul suo cellulare arriva un altro messaggio. È la madre che lo legge, perché lei no, non ce la fa più. «Ma ti rendi conto di che cazzo hai combinato?», scrive un compagno di classe. La donna consegna il telefonino al legale, sono venuti per quello. Per le decine di sms arrivate in questi giorni: contengono soprattutto insulti e minacce alla sedicenne, che da vittima del branco è diventata colpevole. In un caso uno studente ha fotografato la locandina di un giornale che racconta dell’arresto dei quattro coetanei: «Li hai rovinati per tutta la vita». In un altro le intimano: «Non farti vedere mai più». E poi: «Bugiarda», «Racconta la verità », «Avevi detto che non era andata così». L’avvocato Maria Teresa Bergamaschi spiega però che ci sono anche messaggi di un altro tono: «Come …

"Stuprata dal branco nei bagni della scuola “Gli amici mi minacciano, cambio istituto”, di Massimo Calandri

PERSEGUITATA e costretta a lasciare la scuola che frequentava. Due settimane fa avevano abusato di lei nello spogliatoio maschile del-l’istituto, un insegnante era intervenuto per fermare l’aggressione. Poi la denuncia, l’apertura di un’inchiesta del Tribunale dei Minori e la misura cautelare nei confronti dei componenti del branco, indagati per violenza sessuale. Nel frattempo l’adolescente era tornata al proprio banco, cercava disperatamente di riprendere a vivere. Ma nei giorni scorsi sul telefonino cellulare ha cominciato a ricevere dei criminali messaggi da alcuni allievi dell’alberghiero “Migliorini” di Finale Ligure. Terrorizzata, non è più tornata in classe. Nella scuola professionale della Riviera, nell’intervallo tra una lezione e l’altra, il 31 gennaio scorso quattro coetanei l’avevano trascinata in un bagno lontano dallo sguardo degli altri. Avevano iniziato ad abusare di lei, ma un professore aveva sentito le risate sguaiate e le urla d’aiuto: spalancata la porta dello spogliatoio si era fatto largo tra il branco, soccorrendo la ragazza in lacrime e accompagnandola a casa dai genitori. I quattro erano stati sospesi e qualche giorno dopo convocati dai carabinieri in …

"Quelle leggi ideologiche", di Gianluigi Pellegrino

Crescita esponenziale del mercato illegale e delle mafie, ingolfamento di tribunali e carceri, consegna al circuito criminale di masse di giovani, un aumento dell’uso di stupefacenti solleticato dal fascino caldo e perverso della clandestinità. Se qualifichiamo “complici” chi vende morte spacciando eroina e chi fuma una canna in compagnia, il crimine non si combatte ma si genera. Il cerchio si chiude (ma forse si spiega) con la conseguente periodica pretesa di amnistia per i delinquenti veri, colletti bianchi, corrotti e corruttori, concussi e concussori. Ancora una volta è dovuta intervenire la Corte costituzionale a porre rimedio. E a ricordarci quanto purtroppo la politica di questi anni sia stata incapace e dannosa proprio nella sua più alta proiezione istituzionale che è la funzione legislativa. Così come ha dovuto cassare l’inaccettabile Porcellum che altrimenti sarebbe rimasto lì per sempre, la Consulta oggi, semplicemente applicando la Costituzione, e spazzando via una norma assurda, garantisce la più razionale, equilibrata ed efficace misura svuotacarceri mentre anche qui in Parlamento si balbetta. Niente però avviene per caso. Abbiamo assistito ad una …