Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

Sparisce la distinzione tra figli «legittimi» e «naturali», di Osvaldo Sabato

Una vera e propria rivoluzione che cancella dalle norme italiane la distinzione fra figli legittimi e naturali. Con l’approvazione di ieri del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia di filiazioni, come ha spiegato il premier Enrico Letta viene «tolto dal codice civile qualunque aggettivazione alla parola figli: da adesso in poi saranno tutti figli e basta». In altri termini da ora in poi nella nostra legislazione non ci sarà più nessuna discriminazione fra i figli nati dentro e fuori il matrimonio. I piccoli delle coppie civilmente sposate avranno, quindi, gli stessi diritti delle coppie di fatto. Anche quelli adottati. Il testo del decreto legislativo, predisposto nell’ambito della Commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, guidata dal professore Cesare Massimo Bianca, prevede il principio dell’unicità dello stato di figlio e la conseguente eliminazione di ogni forma di discriminazioni fra i differenti status e il provvedimento garantisce la completa uguaglianza giuridica in materia civilistica e penale, rispettando così l’articolo 30 della Costituzione. Il tutto al fine di garantire «la …

“Coppie di fatto boom”, di Mariagrazia Gerina

Istantanee di coppia. Francesco e Marco vivono insieme da anni e si sentono vittime di un paradosso: «Gli altri si scambiano una promessa per la vita, noi per ora possiamo solo nominarci nel testamento». Cosa che hanno fatto da tempo. Poi è arrivata la bimba, che nella vita di tutti i giorni li chiama papà ma all’anagrafe è figlia di uno solo dei due. E di nuovo sono stati costretti a celebrare l’evento cambiando il testamento. Giovanna e Fabrizio sono una giovane coppia, vivono insieme da due anni, dividendo spese di affitto e bollette, senza troppi problemi. Però vogliono essere sicuri di potersi prendere cura l’uno dell’altro, anche in caso di malattia o di un incidente. Valeria è già rimasta scottata una volta: lavorava al negozio del marito, ma senza contratto. Ora convive con un nuovo compagno che vuole rassicurarla, garantendole nero su bianco un sostegno economico anche se si dovessero lasciare. Desideri e paure quotidiane delle coppie di fatto. Erano 500mila nel 2007, sono diventate quasi un milione. Nel 2007 erano soprattutto famiglie ricostituite, …

“Guardami, ora non mi fai più paura” Lucia incontra chi l’ha voluta sfregiare, di Jenner Meletti

«Niente». È niente quell’uomo che è a tre metri da lei, stesso banco, a sinistra. L’uomo che ha mandato due sicari a bruciarle la faccia con l’acido. Lucia Annibali guarda avanti, guarda la faccia del giudice. Non vale la pena guardare l’uomo che le diceva “hai il viso più bello del mondo” e poi l’ha fatta sfigurare. Meglio guardare avanti. Dietro ci sono i due albanesi che nella sera del 16 aprile l’aspettavano a casa sua con l’acido solforico. «Cosa stai provando?», le chiede sottovoce l’avvocato difensore, Francesco Coli. «Niente», risponde lei. «Tengo duro. La più forte sono io». Poi si gira un attimo, per guardare il volto di Rubin Talaban, arrivato da Shkoder in Albania, l’uomo che per lei era solo un passamontagna nero. Era l’ultima cosa che aveva visto, quella sera. Poi ci furono soltanto la mano che lanciava l’acido, l’urlo di dolore, il buio che le copriva gli occhi. «Volevo vedere — dice Lucia — che faccia avessero, quei due. Non li avevo mai visti prima. Quello con il passamontagna è stato …

“La miseria della gogna”, di Michele Serra

Chissà se, giudicando a mia volta molto duramente la messa all’indice di Francesco Merlo, la terza nomination toccherà a me, e la quarta a chi proverà a difendermi dal diluvio di atroci insulti e minacce che le bande che infestano il web dedicano ai giornalisti messi all’indice dal leader del Movimento Cinque Stelle. Rispetto a Oppo, il vantaggio di Merlo ed eventualmente mio è che dovrebbe esserci risparmiata la dose, veramente impressionante, di odio antifemminile che ha reso ancora più disgustoso il linciaggio della corsivista dell’Unità. Sono quasi tutti maschi, i bastonatori internauti, e anche questo è un indizio di quanto poco, ahimè, il mezzo abbia cambiato il messaggio. Se Dario Fo leggesse i toni e le intenzioni di quei messaggi, ci troverebbe l’eco dell’odio fascista che colpì Franca, ovviamente senza piegarla, ovviamente rafforzandone il coraggio e la libertà. Chissà se e quando qualcuna delle persone di buon senso che circondano Grillo gli farà capire che un leader politico, per sua dignità e per sua responsabilità, non è nelle condizioni di indicare ai suoi seguaci, …

“Le donne spingono in un Paese stanco”, di Dario Di Vico

Il Censis scommette sulle donne. Il 47° rapporto sulla situazione sociale le definisce «nuovo ceto borghese produttivo». Anche il Censis sceglie di scommettere sulle donne. Superando un certo scetticismo degli anni passati il 47° rapporto sulla situazione sociale del Paese stavolta parla esplicitamente di loro «come nuovo ceto borghese produttivo». Dopo cinque anni di pesante crisi non solo il protagonismo femminile non è stato asfaltato ma addirittura si propone in chiave di rifondazione dal basso della classe dirigente. Già da qualche anno i sociologi avevano cominciato a individuare una sorta di effetto elastico: le risorse rosa erano rimaste troppo a lungo compresse nella società italiana per una serie infinita di vincoli, una volta preso però l’abbrivio avrebbero riguadagnato posizioni in maniera molto veloce. Ed è quanto è avvenuto in questi anni «controvento» — ovvero in un contesto recessivo che in linea di principio non aiuta certo ad aprire le società — grazie a un sovrappiù di motivazioni. I numeri lo attestano: il saldo delle imprese femminili nell’ultimo anno è stato di 5 mila in più, …

“Aborto, indietro tutta Troppi obiettori, «194» inapplicata”, di Roberto Rossi

Racconta Andrea Cataldi: «Era martedì e io ero a letto con una tonsillite. In soggiorno mia moglie, alla diciottesima settimana di gravidanza cerca di tenere a bada il nostro primogenito Daniele non le concede tregua (…) Nella frenesia si fa largo il trillo di un telefono che non avremmo voluto sentire». Simona alza una cornetta «che non avrebbe dovuto alzare». Dall’altro capo l’ospedale di Ascoli Piceno, la città dove vivono, con i risultati dell’amniocentesi: «Dovremmo parlare con voi». E arriva «il buio, all’improvviso». In pochi minuti raggiungono la struttura. La tonsillite di Andrea è una «questione già vecchia». «Trisomia 13, sindrome di Patau» c’è scritto nella cartella. Un caso rarissimo, uno su diecimila. Chi ne è affetto nasce deforme e non vive più di tre mesi. «Incompatibile con la vita» dicono all’ospedale, «incompatibile con la vita» pensano i genitori sconvolti. «Piano piano, quasi bisbigliando, ci viene illustrato l’unico scenario plausibile, proprio quello più impensato, proprio quello che mai avremmo preso in considerazione»: l’aborto. «Quella parola si fa fatica a pronunciarla, persino il personale medico accenna, …

“Padri a casa per un anno L’Inghilterra approva la maternità condivisa”, di Paola De Carolis

Un congedo di un anno per neo genitori da dividere a piacimento tra mamma e papà. Nick Clegg, leader dei liberal democratici nonché vice primo ministro, alla fine ce l’ha fatta: dall’aprile 2015 un padre che lavora in Gran Bretagna avrà gli stessi diritti di una madre, godrà della possibilità, dopo la nascita di un figlio, di stare a casa a prendersi cura del bimbo per quasi un anno intero senza perdere il posto. Per i «lib dem» si tratta di una vittoria considerevole. I conservatori erano contrari e hanno fatto resistenza sino all’ultimo, tanto che la misura doveva essere presentata a ottobre mentre l’annuncio è stato posticipato a ieri. Tuttora un gruppo di pesi massimi fa obiezione — nomi grossi come il ministro per la Difesa Philip Hammond, il ministro per la Giustizia Chris Grayling e il ministro per la Sanità Jeremy Hunt —, ma il più è fatto e Clegg, che con tre figli maschi di quattro, otto e undici anni e una moglie avvocato conosce bene la dinamica famigliare, è apparso sollevato …