Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

La nostra vergogna, di Carlo Verdelli

Non è vero che il mondo è piccolo, non sempre. Non per i gay. Negli stessi giorni, nello stesso mondo, accadono cose opposte e lontanissime. E stanno accadendo tutte insieme. Tranne che in Italia, dove pure è in corso una campagna elettorale dove di tanto si parla, e si sparla, meno che di diritti civili, messi ai margini del dibattito per evitare, specie a sinistra, crepe nelle coalizioni. Eppure, altrove, la materia è incandescente. A tal punto che persino il Vaticano, proprio l’altro ieri, si è sentito in dovere di aprire uno spiraglio nel portale di San Pietro: il suo ministro della Famiglia, monsignor Paglia, ha detto che anche le coppie omosessuali hanno dei diritti. Diritti privati, bene inteso, in campo patrimoniale, per esempio, terreni limitati, comprensibilmente, che però “la politica”, esorta Paglia, “deve cominciare a percorrere tranquillamente”. Notare il verbo: “deve”. In molti, indipendentemente dalle confessioni o dall’appartenenza politica, stanno già dando o hanno già dato. In Francia, il primo ministro Hollande (da sinistra) sta forzando i tempi per l’introduzione di matrimoni e adozioni …

Prima apertura nella Chiesa “Diritti alle coppie gay”, di Vito Mancuso

In carica dalla fine di giugno, il nuovo presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia è laureato, oltre che in teologia e filosofia, anche in pedagogia, e si vede. Nella sua prima conferenza stampa da responsabile vaticano per la famiglia monsignor Vincenzo Paglia ha infatti pronunciato parole che, in Vaticano, sull’argomento spinosissimo dei diritti civili delle coppie gay, io non ricordo siano mai state pronunciate. Naturalmente, nelle sue parole al primo posto non poteva non esserci la difesa del primato della famiglia tradizionale, come è giusto che sia nell’impostazione cattolica e non solo cattolica, visto che il primato della famiglia tradizionale è un’impostazione condivisa da tutte le grandi tradizioni spirituali dell’umanità, sia religiose sia filosofiche, che non hanno mai conosciuto un matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ma non può non sorprendere il fatto che monsignor Paglia abbia parlato di un necessario riconoscimento dei diritti civili delle coppie di fatto, includendo esplicitamente tra queste, oltre alle coppie eterosessuali, anche quelle omosessuali. «I diritti individuali vanno garantiti », ha detto, aggiungendo che vanno trovate «soluzioni di …

Soumaya Gharshallah: La donna che difende la Primavera nel museo di Tunisi, di Stefania di Lellis

Non si vedono neanche gli occhi, coperti da un paio di occhiali anni Ottanta. Solo un velo nero che ondeggia trasportato da ballerine color cuoio tra un atleta romano nudo e una Torah sottovetro. Baya non è l’unica visitatrice di stretta osservanza islamica nei corridoi del Bardo. Il museo fiore all’occhiello della Tunisia, ma anche cruccio della nuova minoranza rumorosa degli ultrà delle fede che assediano il paese, è punteggiato di donne in niqab accompagnate da uomini con barba d’ordinanza. E poi guide velate e studentesse con l’hijab, il copricapo delle musulmane un po’ meno intransigenti. «Vede, per me avere queste donne qui dentro è un successo», spiega Soumaya Gharshallah. Trentacinque anni, un bambino di tre, è l’unica curatrice di museo della Tunisia e una delle poche nel mondo arabo. La chiamano quella del ‘museo plurale’. Aggettivo che suona quasi blasfemo in un paese dove cresce sempre di più la voce di quelli che a chi reclama democrazia e dialogo rispondono con il pensiero unico di Dio. La straordinaria collezione di mosaici romani, paleocristiani, ebraici …

Le donne e il professore, di Chiara Saraceno

Una “detassazione selettiva del reddito (da lavoro) femminile per portare il tasso di occupazione femminile dal 46% al 60%”. È la proposta di Monti e della sua lista Scelta Civica per incoraggiare l’occupazione femminile. Non si tratta di una proposta nuovissima. La hanno più volte avanzata anche Andrea Ichino e Alberto Alesina, con la specificazione che, per non perder gettito,ilcostodell’operazionedovrebbe essere sostenuto da un simultaneo aumento, si spera selettivo, dell’aliquota dei redditi maschili. Avrebbe il vantaggio di aumentare il potere negoziale delle donne nella coppia rispetto alla partecipazione al lavoro (remunerato). Nella speranza che simmetricamenteciòincentiviinvece gli uomini ad assumere parte del lavoro famigliare, svolto di norma per la maggior parte, se non nella totalità, dalle donne con carichi famigliari — che abbiano o meno anche un lavoro remunerato. Non è ben chiaro come questa proposta si concili con quella della riduzione del cuneo fiscale sul reddito da lavoro per tutti e ancor più con questioni di equità a livello individuale e famigliare. Un lavoratore maschio a basso reddito che sia l’unico percettore di reddito in …

La Carica delle Élite Femminili ma l'Agenda Donna non scalda, di Dario di Vico

Nei Paesi scandinavi grazie a un welfare inclusivo molte donne sono state elette in Parlamento. In Italia finirà che seguiremo il percorso inverso: circa 285 donne saranno elette in Parlamento il prossimo 25 febbraio e dalla loro spinta forse potrà nascere un welfare più inclusivo. Sa di paradosso ma le cose stanno proprio così e non vale la pena fare gli schizzinosi. Le vie della modernità non sono rettilinee. Il dato certo è che siamo alla vigilia di una novità se non storica, quasi: tutte le stime sugli eletti ci dicono che avremo un Parlamento rosa almeno per il 30%. Nella passata legislatura eravamo rimasti a quota 193, il 20,33%. Il Pd, il partito che più ha aperto le liste al femminile, sostiene che il 40% delle candidate è in posizione eleggibile e quindi dovrebbe portare in Parlamento almeno 154 donne. Grillo ne dovrebbe eleggere 40, il Pdl attorno a quota 38, Scelta civica 17, Vendola 24, la Lega 6, Ingroia 4 e l’Udc 2. Ma — e la domanda è politicamente scorretta — la …

Eve Ensler: “So cos’è la violenza sulle donne e dico basta ballando in piazza”, di Anna Bandettini

Sono sorprendenti già i numeri: 189 paesi nel mondo, oltre 70 città in Italia, 13mila organizzazioni femminili coinvolte, e milioni di donne e uomini che hanno aderito, dal Bangladesh a Roma, dal Dalai Lama alla pacifista Vandana Shiva, da Yoko Ono a Robert Redford, da Charlize Therona Anna Hathaway, Jessica Alba a Michelle Hunziker. Si stima che il 14 febbraio saranno un miliardo: donne e uomini insieme a ballare nelle piazze e nelle strade del mondo per One billion rising, il flash mob planetario contro la violenza sulle donne, la prima iniziativa mondiale per affermare il diritto alla vita e alla dignità delle donne, anche in paesi come l’Italia dove, nel 2012, ne sono state uccise 127 per mano maschile. «Un miliardo è il numero di donne violate nel mondo: è un’atrocità. Ma un miliardo di donne che danzano per strada nel mondo è una rivoluzione», dice Eve Ensler, 59 anni, indomita autrice dei celeberrimi Monologhi della vagina, manifesto della sessualità femminile e atto di denuncia delle violenze, tradotto in 48 paesi, e da vent’anni, …

Le città abitate dalle ombre, di Concita De Gregorio

Basterebbe allungare la mano passando in macchina accanto a via Veneto per sfiorare le camicie appese ad asciugare. Sarebbe sufficiente scendere le scale dei sottopassi vaticani, quelli costruiti per il Giubileo – sì, l’esultanza suprema – per trovare i gradini ingombri di cartoni, bottiglie, pentole ancora piene di cibo annerito sui fornelli da campo. Nel cuore di Roma, città eterna. Sopra turisti in torpedone e miliardari in limousine, sotto – cinque metri più sotto, appena un po’ di lato – la città delle ombre. Abitata da un popolo che non ha niente, nemmeno un nome. Ci vogliono giorni per identificare i cadaveri carbonizzati. I due morti di ieri erano di origine somala, forse. C’è la testimonianza di due pugliesi, i loro vicini di cartone. «Secondo me gli hanno dato fuoco», dice uno di loro davanti alla telecamere che riprendono in primo piano il cumulo di carbone, pochi metri più indietro le auto che scendono veloci da villa Borghese. A volte ai senza tetto qualcuno dà fuoco, in effetti. Un passatempo. E’ utile ascoltare la storia …