“Quante sono le donne leader?”, di Tania Mastrobuoni
Hillary Clinton è stata candidata dal sindaco di New York Michael Bloomberg a succedergli alla guida della Grande Mela. E ieri i cristianodemocratici tedeschi hanno riconfermato Angela Merkel alla presidenza del partito con un plebiscito: il 97,94% dei voti. Sta cambiando il rapporto tra le donne e il potere? Le due notizie confermano una tendenza che si sta affermando non soltanto in Occidente. Anche se le donne nelle posizioni apicali rappresentano ancora un’eccezione in tutto il mondo (a parte la solita «isola felice» scandinava), alla guida di una delle più importanti nazioni emergenti, il Brasile, c’è oggi una donna. Dilma Roussef. Anche il Paese vicino, l’Argentina, è guidato oggi da una rappresentante del gentil sesso, Christina Kirchner. E se si cambia continente, si scorgono segnali di cambiamento anche in Africa, dove alla presidenza della Liberia c’è dal 2006 l’economista Ellen Johnson Sirleaf, insignita nel 2011 anche del Nobel per la Pace. Ma sono ancora mosche bianche. Qual è il rapporto tra donne e potere in Italia? Ancora pessimo. L’Italia non ha mai avuto nella sua …
