Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Lo sgambetto che allarma il Pd", di Federico Geremicca

Pier Luigi Bersani, dunque, teme che qualcuno immagini di poter sostituire le elezioni politiche di primavera con una qualche rapida «consultazione tra banchieri», suggerita – magari – da questa o quella agenzia di rating. Si tratta, naturalmente, di un iperbolico modo di dire per segnalare – però – una preoccupazione che, dal suo punto di vista, non può esser considerata infondata: e cioè, che le ripetute prese di posizione a favore della prosecuzione dell’esperienzaMonti, condizionino – o addirittura in qualche modo «falsino» – l’atteso pronunciamento popolare. Il leader Pd pensa, evidentemente, al sostegno che arriva al premier in carica da parte del mondo della finanza, di non poche cancellerie europee (e non solo europee) e – per ultimo – perfino da quel composito e rilevante spaccato di classe dirigente riunitosi per due giorni in quel di Cernobbio. Si tratta, dicevamo, di una preoccupazione che – se si va alla sostanza di quel che Bersani intende dire non può esser liquidata con due battute: l’ipotesi di elezioni «inutili» – perché già deciso che a governare resterà …

Bersani: "La sfida per il Paese"

Bersani chiude la Festa Democratica nazionale a Reggio Emilia Care Democratiche e cari Democratici, eccoci qui. Siamo tanti qui e siamo stati tanti, tantissimi, nelle oltre duemila feste che abbiamo organizzato ovunque. Siamo un partito capace di rimboccarci le maniche. Siamo un partito popolare. Siamo un partito libero, senza padroni. Abbiamo radici in ogni luogo del paese e vogliamo bene alle nostre comunità, ciascuno di noi alla sua. Ma tutti assieme vogliamo bene all’Italia. Le vogliamo bene e tuttavia non ci piace ancora abbastanza. Ci piacerà davvero solo quando sarà garantito il diritto di ognuno di studiare, di lavorare, di aver soccorso nel bisogno, senza discriminazioni e senza mai dover mendicare un diritto con il cappello in mano. E neppure il mondo così come è, ci piace abbastanza. Per la violenza che lo agita, per le guerre e il sangue sparso fino alle porte di casa nostra. La pace può venire solo dalla libertà. Noi siamo amici di ogni donna e di ogni uomo che nel mondo ha la forza di alzarsi in piedi e …

Bersani: "La sfida per il Paese"

Bersani chiude la Festa Democratica nazionale a Reggio Emilia Care Democratiche e cari Democratici, eccoci qui. Siamo tanti qui e siamo stati tanti, tantissimi, nelle oltre duemila feste che abbiamo organizzato ovunque. Siamo un partito capace di rimboccarci le maniche. Siamo un partito popolare. Siamo un partito libero, senza padroni. Abbiamo radici in ogni luogo del paese e vogliamo bene alle nostre comunità, ciascuno di noi alla sua. Ma tutti assieme vogliamo bene all’Italia. Le vogliamo bene e tuttavia non ci piace ancora abbastanza. Ci piacerà davvero solo quando sarà garantito il diritto di ognuno di studiare, di lavorare, di aver soccorso nel bisogno, senza discriminazioni e senza mai dover mendicare un diritto con il cappello in mano. E neppure il mondo così come è, ci piace abbastanza. Per la violenza che lo agita, per le guerre e il sangue sparso fino alle porte di casa nostra. La pace può venire solo dalla libertà. Noi siamo amici di ogni donna e di ogni uomo che nel mondo ha la forza di alzarsi in piedi e …

"Ora il Pd si gioca tutto", di Claudio Sardo

L’affermazione della linea Draghi nella Bce ha consentito all’Italia e all’Europa di tirare un sospiro di sollievo. La partita non è conclusa, anzi è appena iniziata, visto il groviglio di questioni politiche, economiche, istituzionali che i Paesi dell’Eurozona sono chiamati a sciogliere per invertire la rotta suicida degli ultimi anni. E il punto decisivo – persino più del rischio di commissariamento che può inficiare la qualità democratica degli Stati costretti a ricorrere al Fondo salva-spread – resta la capacità di attuare finalmente una nuova politica, di spezzare la spirale recessiva, di creare lavoro e innovazione, di liberarci insomma dai dogmi fallimentari della dottrina liberista. L’Europa è la sola dimensione dove si può combattere questa battaglia decisiva. Maggiore integrazione politica e cambio della rotta economica (verso un nuovo, competitivo modello di sviluppo) sono due facce della stessa medaglia. Non ci sarà l’una senza l’altra. Ma non è scontato che l’una porti l’altra con sé. Il successo di Draghi e il conseguente allentamento della pressione speculativa hanno da noi rianimato i sostenitori del Monti-bis. Sono numerose e …

"Ora il Pd si gioca tutto", di Claudio Sardo

L’affermazione della linea Draghi nella Bce ha consentito all’Italia e all’Europa di tirare un sospiro di sollievo. La partita non è conclusa, anzi è appena iniziata, visto il groviglio di questioni politiche, economiche, istituzionali che i Paesi dell’Eurozona sono chiamati a sciogliere per invertire la rotta suicida degli ultimi anni. E il punto decisivo – persino più del rischio di commissariamento che può inficiare la qualità democratica degli Stati costretti a ricorrere al Fondo salva-spread – resta la capacità di attuare finalmente una nuova politica, di spezzare la spirale recessiva, di creare lavoro e innovazione, di liberarci insomma dai dogmi fallimentari della dottrina liberista. L’Europa è la sola dimensione dove si può combattere questa battaglia decisiva. Maggiore integrazione politica e cambio della rotta economica (verso un nuovo, competitivo modello di sviluppo) sono due facce della stessa medaglia. Non ci sarà l’una senza l’altra. Ma non è scontato che l’una porti l’altra con sé. Il successo di Draghi e il conseguente allentamento della pressione speculativa hanno da noi rianimato i sostenitori del Monti-bis. Sono numerose e …

"Senza regole serie le primarie saranno un boomerang", di Cesare Damiano e Giorgio Merlo

E’ inutile girare attorno all’ostacolo. Le prossime primarie per sciegliere il candidato premier del centro sinistra possono essere una grande opportunità per l’espansione elettorale del Pd e, quindi, della intera coalizione; oppure possono trasformarsi in un poderoso boomerang. Innanzitutto per il Pd, per la sua immagine, la sua credibilità e il suo progetto politico. Per noi si tratta di una questione di scelta politica, di rapporti interni al partito e anche di scelte regolamentari. Ma andiamo con ordine. Le primarie si devono fare. Così ha deciso Bersani e così ha scelto il Pd. Primarie che servono per dare un’ampia legittimazione popolare e democratica al futuro candidato Premier e anche per rispondere ad una domanda di rinnovamento che sale con forza dalla società italiana. Ma le primarie, che sono e restano uno strumento e non un dogma da santificare e venerare ogni giorno, non possono diventare un espediente per “scassare” il partito e demolire la stessa impalcatura di un soggetto politico che è nato appena 5 anni fa. Francamente non crediamo che questo rientri tra gli …

"Senza regole serie le primarie saranno un boomerang", di Cesare Damiano e Giorgio Merlo

E’ inutile girare attorno all’ostacolo. Le prossime primarie per sciegliere il candidato premier del centro sinistra possono essere una grande opportunità per l’espansione elettorale del Pd e, quindi, della intera coalizione; oppure possono trasformarsi in un poderoso boomerang. Innanzitutto per il Pd, per la sua immagine, la sua credibilità e il suo progetto politico. Per noi si tratta di una questione di scelta politica, di rapporti interni al partito e anche di scelte regolamentari. Ma andiamo con ordine. Le primarie si devono fare. Così ha deciso Bersani e così ha scelto il Pd. Primarie che servono per dare un’ampia legittimazione popolare e democratica al futuro candidato Premier e anche per rispondere ad una domanda di rinnovamento che sale con forza dalla società italiana. Ma le primarie, che sono e restano uno strumento e non un dogma da santificare e venerare ogni giorno, non possono diventare un espediente per “scassare” il partito e demolire la stessa impalcatura di un soggetto politico che è nato appena 5 anni fa. Francamente non crediamo che questo rientri tra gli …