Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"L'eredità di Togliatti e il PD", di Michele Prospero

Il 21 agosto di 48 anni fa moriva Palmiro Togliatti. Senza i suoi arnesi anche il comunismo italiano sarebbe stato un movimento marginale,presto sopraffatto da un arido schematismo dogmatico e quindi condannato ad un celere e indolore declino. Fu soprattutto il suo realismo alla Cavour a guidare la metamorfosi di una avanguardia rivoluzionaria, che aveva avuto il battesimo di fuoco nella resistenza armata, in un soggetto popolare così radicato nella società da schivare, con adattamenti e innesti, anche i detriti della catastrofe del comunismo. Se la sinistra storica non si è spenta completamente malgrado le tante suggestioni coltivate per condurla all’oblio, e se un nucleo parziale ma inconfondibile di essa si rintraccia ancora oggi nell’esperienza del Pd, questo è dovuto proprio alle sorprendenti mille vite di una creatura che nel dopoguerra è divenuta una tradizione, cioè un qualcosa di così profondo e sostanziale nel sentire collettivo che non è possibile trascendere e rimuovere, anche volendolo. Il senso dell’operazione di Togliatti è stato anzitutto quello di innestare una settaria truppa d’assalto, nata dopo la frattura dell’Ottobre …

"Unioni gay nel programma", di Paola Concia

Mentre ci fermiamo in una panchina per scrivere questo articolo Ricarda mi chiede: «Su cosa?». Sul programma del centrosinistra per le prossime elezioni. Cioè sul fatto che deve esserci scritto che faremo una legge per il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali: uguali diritti e uguali doveri delle coppie sposate. Non vorrai continuare ad essere clandestina in Italia vero? Lei sorride e dice: «Ma è ovvio che deve esserci scritto!». Tanto ovvio non è, se dobbiamo continuare a specificarlo. Per lei è ovvio perché vive in un Paese in cui siamo una coppia riconosciuta con quasi gli identici diritti e doveri delle coppie eterosessuali. Dove in questi giorni il partito della Merkel vuole rompere l’ultima differenza tra coppie omo ed etero con l’equiparazione fiscale. È vero, il differenziale tra Italia e Germania, non è soltanto sui titoli di Stato e sulla salute delle rispettive economie, ma anche sui temi dei diritti civili. Anche perché di questi temi si occupano alacremente i partiti conservatori. Va bene, sono protestanti, ma stanno nel Ppe come l’Udc, sia chiaro. Anch’io, …

"La ricostruzione oltre Monti", di Alfredo Reichlin

Chi governerà tra pochi mesi l’Italia? La risposta non è così facile. Essa non sta più tutta dentro i vecchi schemi del gioco politico parlamentare e comporta il disperato bisogno di forze dirigenti nuove, capaci di misurarsi con gli sconvolgimenti che vediamo. Dunque chi governerà, e in nome di quale visione delle cose che ci sovrastano? E quindi con quale proposta politica, intendendo per proposta politica il tipo di problema che si pose Alcide De Gasperi alla cui «proposta politica» (un centro che guarda a sinistra) si richiama oggi un nuovo fermento cattolico moderato. E che si pose in modi diversi Palmiro Togliatti con la sua proposta di «democrazia progressiva». So bene che l’Italia di allora era molto diversa, ma come allora anche oggi la nostra patria sembra sospesa tra la dissoluzione del vecchio Stato e la ricostruzione di una nuova Repubblica. È con questo animo che io ho letto la Carta d’intenti presentata da Pier Luigi Bersani. C’è in essa un forte senso di verità soprattutto nella sua analisi, ed è da qui che …

"Al partito o alla coalizione? Il «premio» divide Pd e Pdl", di Roberto D'Alimonte

Premio al partito o premio alla coalizione? Quando si riaprirà il tavolo della riforma elettorale dopo le ferie estive questo sarà uno dei nodi che dovranno essere sciolti per arrivare all’accordo. Un nodo delicato per i suoi effetti sulla struttura della prossima competizione elettorale e sul suo esito. Infatti farà una bella differenza che il premio venga assegnato al partito o alla coalizione con più voti. Va da sé che chi ha la possibilità di fare alleanze preferisce la seconda soluzione (premio alla coalizione), mentre chi è solo preferisce la prima (premio al partito). Su questo punto, come su altri, gli interessi dei due maggiori partiti al momento divergono. Il motivo è che il Pd ha dei possibili alleati e il Pdl no. Il 1° agosto Bersani e Sel hanno annunciato un accordo di massima sulla base di una carta di intenti redatta dal leader del Pd. Secondo Bersani questo accordo rappresenta la prima tappa nella «costruzione dell’alternativa di governo». La conseguenza logica è che al Pd vada bene un sistema elettorale che incentiva le …

Bersani: "Fedeli all'Europa del rigore, industria fra le politiche prioritarie", di Fabrizio Forquet

«La prima cosa che intendo dire all’Italia e all’Europa è che noi siamo quelli dell’euro, siamo quelli dei governi Prodi, Amato, D’Alema che fecero fede in condizioni difficili a tutti i patti internazionali, europei e occidentali, che siamo quelli di Ciampi e Padoa Schioppa». Pierluigi Bersani sa che la sfida più grande per lui è ormai arrivata. Mancano sette-otto mesi alla chiusura della legislatura, ma ormai la corsa in vista delle elezioni è partita. Chi vuole avere chance per andare al governo deve mettere sul tavolo le carte migliori che ha a sua disposizione. Bersani è tra i più accreditati. Lui lo sa. E ha scelto il Sole 24 Ore per provare a spiegare agli elettori italiani, all’Europa e ai mercati perché devono fidarsi del centro-sinistra dopo i buoni risultati del governo Monti. Bersani, per cominciare, non c’è il rischio che i prossimi mesi siano occupati dalla campagna elettorale, proprio mentre il Paese è ancora chiamato a scelte difficili? «E’ intanto utile, in questi mesi che ci avvicinano fisiologicamente ad un appuntamento elettorale, come avviene …

"Bersani: i progressisti non si chiudono nell'autosufficienza", di Maria Zagarelli

E pensare che solo qualche ora prima Pier Luigi Bersani aveva detto che di elezioni anticipate non se ne parlava e che l’agenda del suo partito per costruire il campo progressista procedeva come previsto: ieri l’incontro con il segretario socialista Riccardo Nencini, le lettere inviate ad associazioni e movimenti (oltre mille) con allegata la Carta d’intenti e gli appuntamenti già fissati per fine agosto. Poi, quell’intervista a Mario Monti sul Wall Street Journ al e la frase sullo spread a 1200 se fosse rimasto Berlusconi, la bufera in Parlamento con il Pdl che minaccia di staccare la spina. Un altro giorno da brivido per la «strana maggioranza» appesa a umori e malumori del Pdl. E allora sarà anche per questo che il segretario Pd non perde tempo, che continua a chiedere di stringere i tempi sulla legge elettorale perché, come ha spiegato anche ieri, non sarà certo il suo partito a provocare il voto anticipato, ma non può garantire per gli altri, quindi è meglio essere pronti. Intanto Bersani incassa un altro ok, quello dei …

Bersani: "Possiamo vincere le elezioni ma non possiamo chiuderci nell'autosufficienza"

«Il campo dei progressisti lancia una proposta a quelle forze centriste europeiste e costituzionali che vogliono far da argine al populismo. Un dialogo ci può essere, ma io organizzo il campo dei progressisti. La nostra disponibilità è larga ma dipenderà anche dal sistema elettorale con cui voteremo». Nell’intervista di questa mattina, nel corso della trasmissione “Uno mattina”, Pier Luigi Bersani ha risposto alle domande sui principali temi di attualità politica a livello nazionale ed europeo. Alla proposta avanzata nei giorni scorsi da Pierferdinando Casini di fare una alleanza tra progressisti e moderati dopo il voto delle prossime politiche il segretario del Pd ribadisce che “noi da due anni abbiamo le idee molto chiare – afferma Bersani – Il campo dei progressisti lancia una proposta a quelle forze centriste europeiste e costituzionali che vogliono far da argine al populismo. Un dialogo ci può essere, ma io organizzo il campo dei progressisti: noi possiamo vincere le elezioni ma non possiamo chiuderci nell’autosufficienza – e che comunque – la nostra disponibilità è larga ma dipenderá anche dal sistema …