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"Decreto legge di revisione della spesa pubblica (spending review) approvato alla Camera dei Deputati: dichiarazione di voto di Pier Paolo Baretta (PD)

Signor Presidente, signori rappresentanti del Governo, voteremo a favore del provvedimento di revisione della spesa pubblica, innanzitutto perché condividiamo la scelta di aggredire le inefficienze e gli sprechi tuttora presenti nello Stato e nella pubblica amministrazione. Tagliare gli sprechi, infatti, è giusto. I cittadini, che stanno facendo pesanti sacrifici, chiedono – e hanno il diritto di farlo – che arrivino loro messaggi espliciti che si fa sul serio. Ciò fa parte di quella politica dell’equità che è alla base del Governo Monti e sulla quale più volte, in questi mesi, abbiamo richiamato l’Esecutivo. Sappiamo che non è una scelta facile, una strada scontata: come per le liberalizzazioni, le resistenze si annidano ovunque, ma vanno battute, e finalmente il Governo ha cominciato, e i limiti presenti nel provvedimento non annullano l’importanza di questo avvio. Voteremo a favore anche perché contenere e razionalizzare la spesa pubblica non solo è giusto, ma anche assolutamente necessario. La crisi economica è grave ed è urgente la necessità di recuperare risorse per ridurre il nostro debito pubblico e liberarne altre per …

Fassina: "Il ministro adesso dice cose che sosteniamo da dieci anni", di F. Sch.

Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, ha visto che il ministro Fornero dice «il rigore da solo non basta»? «Noi l’avevamo già detto… Soprattutto, il rigore da solo non funziona, in particolare quando si colpisce l’economia reale. Siamo in una spirale manovre recessive-recessione-allontanamento degli obiettivi di finanza pubblica. Invece bisogna avere come priorità lavoro e imprese». Infatti è stata fatta la riforma del lavoro… «Il fatto è che, com’è noto, nonostante l’ideologia degli ultimi trent’anni, le regole del mercato del lavoro non fanno sviluppo. Sono come l’olio nel motore: ora il nostro motore non gira perché manca la benzina, ossia la domanda che non c’è». Il ministro parla anche di riduzione del carico fiscale sui più deboli: su questo sarà d’accordo, no? «Beh, lo diciamo da qualche decennio… Infatti tra le misure che non condivido della riforma c’è di sicuro l’aumento dei contributi previdenziali per le partite Iva iscritte alla gestione separata, perché sono soggetti a redditi bassi». Però il ministro dice anche che oggi le condizioni per questa redistribuzione del carico fiscale non ci …

Dal 25 agosto a Reggio Emilia la Festa Democratica nazionale

Una Festa nazionale dedicata a tutti gli amministratori che resistono alle mafie. Questa è la Festa Democratica che prenderà il via a Reggio Emilia il prossimo 25 agosto e che terminerà il 9 settembre presso Campovolo. La scelta di Reggio Emilia, la città del tricolore, dei ponti di Santiago Calatrava e terra legata a figure come quella di Nilde Jotti e di don Giuseppe Dossetti, è sinonimo di nobiltà della politica e cuore storico della democrazia italiana. Ai dibattiti serali saranno presenti i principali leader politici e sindacali italiani, nonché alcuni ministri del governo Monti. Tra le attrazioni di maggiore richiamo vanno segnalate: il concerto “Ciao Lucio” del 25 agosto dedicato al grande cantautore emiliano Lucio Dalla recentemente scomparso e che vedrà alternarsi sul palco “gli amici del primo tempo” ovvero gli Stadio, Luca Carboni, Samuele Bersani ePierdavide Carone; il concerto dei Subsonica; il concerto di chiusura della Festa con Mauro Pagani polistrumentista della PFM. Ilaria Prili, fotografa e curatrice, propone tre serate consecutive di proiezioni dal titolo: “Tra ombra e luce”, il mondo moderno, …

"Non abbiamo bisogno di governissimi", intervista a Pier Luigi Bersani di Maria Zegarelli

Casini dice che non pensa di farsi «fare da Vendola l’esame del sangue», mentre Vendola spiega che lui e Casini stanno «lavorando a due prospettive diverse»: Pier Luigi Bersani non sembra preoccupato dai distinguo tra i due leader, a cui il Partito democratico si è rivolto per l’alternativa di governo nel dopo Monti. «Mi sembra che tutto nasca da un equivoco, perché qui nessuno ha proposto un’alleanza con Udc e Sel», risponde il segretario dando il via a questa intervista. Segretario, come giudica le reazioni alla Carta d’intenti del Pd? «Dal mio punto di vista mi sembrano reazioni positive, come anche i primi incontri, a partire da Nichi Vendola e il Forum del Terzo settore hanno dimostrato. Nei prossimi giorni ne seguiranno altri, ma credo che la nostra iniziativa sia stata compresa». Vendola è stato tra i primi a condividere la Carta, ma la sua base è in rivolta, preccupata da un’alleanza che va dai progressisti ai moderati. «Credo che nel giro di poco tempo tutto si chiarirà perché mi sembra che alla base ci …

Bersani a Monti: «Ora si apra la fase due», di Simone Collini

Un messaggio al governo: con l’approvazione della spending review, la prossima settimana, i «compiti a casa» sono stati tutti fatti, si chiude la fase delle manovre e si deve aprire la stagione dello sviluppo, del sostegno all’economia reale. E un messaggio a chi lavora per impedire a chi vincerà le prossime elezioni di governare e quindi per rendere obbligata anche nella prossima legislatura la strada delle larghe intese: «Vedo che in molti ci stanno provando, ma resteranno vittime delle loro macchinazioni». Chi ha parlato in queste ore con Bersani ha trovato il leader del Pd da un lato preoccupato per la situazione economica, dall’altro soddisfatto per l’intesa siglata con Vendola per un nuovo centrosinistra, «di governo», disponibile a promuovere con l’Udc un «patto di legislatura». Il buon risultato con cui ieri ha chiuso la Borsa e il calo dello spread hanno fatto tirare il fiato, però dall’Europa arrivano ancora «parole forte e fatti deboli» e secondo il leader democratico, che in questo fine settimana si sta muovendo tra Feste del Pd a Pisa, Cassano Magnago, …

Il centrosinistra in Italia è la stabilità della prospettiva europea

Il Segretario del PD Bersani, il leader spagnolo del Psoe, Alfredo Pérez Rubalcaba e la vicesegretaria Elena Valencian, hanno tenuto un incontro e una conferenza stampa congiunta, presso la sede nazionale del Partito, per discutere sulla crisi economica che accomuna i due Paesi fratelli, Italia e Spagna. “Per affrontare la crisi è necessario che la politica rialzi la voce, altrimenti non ne veniamo fuori”, ha dichiarato il Segretario del PD Pier Luigi Bersani , parlando delle risposte da dare alla crisi dopo l’incontro con il leader socialista spagnolo del Psoe, Alfredo Perez Rubalcaba e la vicesegretaria Elena Valenciano , presso la sede nazionale del Partito. “Siamo Paesi fratelli e Partiti fratelli e siamo molto preoccupati”. Bersani durante la conferenza stampa, assieme al segretario del Psoe, ha commentato l’ esito della riunione del board della Bce . “L’andamento della riunione della Bce ci lascia preoccupati perchè temiamo e abbiamo la percezione che la opinione pubblica europea e internazionale abbia inteso parole forti ma decisioni precarie e deboli. L’unica strada – ha proseguito il Segretario democratico – …

"Ci vuole coraggio, l’inerzia non basta", di Claudio Sardo

Buone notizie da Bersani e Vendola. c’è una sinistra disposta ad assumersi responsabilità di governo, a mettersi in discussione, ad affrontare la crisi sociale più drammatica del dopoguerra, a parlare di uguaglianza e democrazia laddove prevalgono ancora le vecchie e fallimentari ricette economiche, a combattere il populismo e la demagogia che purtroppo annidano anche dalle nostre parti. Siamo in un passaggio storico. Dal quale dipenderà il futuro dei nostri figli e la stessa democrazia europea. Usciremo dalla crisi cambiati. Ma i progressisti non possono limitarsi ad esprimere un disagio impotente. Nel cambiamento devono giocarsi le loro carte. Devono garantire la tenuta del Paese, e dunque gli impegni internazionali dell’Italia, condizione per giocare la partita in Europa. Ma devono anche trasformare in azione di governo il loro pensiero critico e la loro speranza di giustizia sociale. Abbiamo un vantaggio: senza maggiore uguaglianza, senza maggiore mobilità sociale, senza maggiore innovazione resteremo schiacciati dalla competizione globale. Le destre hanno fallito. I nazionalismi sono figli della paura e negano il futuro. Solo una svolta a sinistra dell’Europa può consentirci …