Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Le primarie del dopo Monti", di Francesco Cundari

La volée con cui Pier Luigi Bersani ha ributtato la palla dal campo del Pd al campo più largo e ancora indefinito del centrosinistra, annunciando primarie aperte per la scelta del candidato a Palazzo Chigi, non ha spiazzato soltanto i potenziali alleati di Sel e Idv. Le parole pronunciate ieri da Matteo Renzi, ma anche il dibattito che si è svolto venerdì a Roma sulle «forme della politica organizzata» tra il segretario del Pd, gli intellettuali chiamati a raccolta dal Crs e i giovani dirigenti democratici dell’area «Rifare l’Italia», dimostrano che dalla coalizione che ancora non c’è la palla è rimbalzata a grande velocità dentro l’unico partito rimasto, cioè il Pd. In campo ci sono diverse idee di rinnovamento. In alcuni casi, molto diverse. Bersani ha fatto le sue scelte: da un lato ha tenuto fermo il partito sulla linea del sostegno al governo Monti in nome della responsabilità nazionale, dall’altro, sul terreno del rinnovamento e della rilegittimazione della politica, ha puntato sulle primarie, confermando questa scelta di apertura delegando alla «società civile» le stesse …

"Bersani: Pd senza padroni. Prima legge sulla cittadinanza", di Simone Collini

Neanche un accenno a Matteo Renzi e solo un passaggio dedicato alle primarie, sostanzialmente per dire che non bisogna pensarci adesso. Al centro dell’intervento con cui Pier Luigi Bersani chiude l’Assemblea nazionale dei segretari di circolo del Pd c’è invece altro. C’è la rivendicazione del fatto che il Pd è un partito «senza padroni»: «Non abbiamo padroni ad Arcore, a via Bellerio e neanche i padroni che arrivano via internet», dice con chiaro riferimento al Pdl, alla Lega e a Beppe Grillo. Ma soprattutto c’è un ragionamento già proiettato al dopo Monti, con una rassicurazione sulla «fase di rinnovamento» che si aprirà e con un «impegno» assunto pubblicamente. La prima: «C’è una nuova generazione ormai di lungo corso sui territori, nelle amministrazioni, che salvo l’ausilio di qualche preziosa esperienza dovrà caricarsi le responsabilità che il Pd avrà nel governo del Paese». Il secondo: «La prima norma del nuovo governo di alternativa dirà che tutti i bambini che oggi nascono in Italia e non sono né immigrati né italiani saranno italiani» (su questo tema il Forum …

Le donne nella crisi

Il racconto del seminario delle Donne democratiche con Linda Laura Sabbadini , Direttore del Dipartimento statistiche sociali e ambientali Istat e Magda Bianco , Servizio Studi di struttura economica e finanziaria Banca d’Italia. “Non si esce dalla crisi con le politiche finora adottate. E’ unanime il consenso nelle sedi istituzionali sulla necessità di una vera partecipazione delle donne alla sfera pubblica, politica, amministrativa, eppure questo stesso consenso viene a mancare in fase decisionale” così Roberta Agostini introduce il seminario che ci porta a guardare dentro questa crisi, a vedere come le donne la stanno attraversando. Il rapporto annuale dell’ Istat , illustrato da Linda Laura Sabbadini che ne dirige il Dipartimento statistiche sociali e ambientali, analizza la situazione partendo dalla crescita dell’ occupazione femminile registrata dagli anni 90 al 2008, crescita concentrata però al Centro Nord, situazione che si modifica e si aggrava con la crisi del 2009, che vede aumentare la disoccupazione quanto la qualità del lavoro femminile, mentre si registra un alto dato di inattività soprattutto al Sud, che allarga il divario sul …

Bersani: Pd senza padroni, né Arcore né internet

Assemblea dei segretari Pd alla Fiera di Roma, ha parlato il segretario del Pd Bersani. Che nel suo discorso ha indirettamente risposto a Renzi, Grillo e Berlusconi: “Siamo un partito giovane, senza padroni né ad Arcore né in via Bellerio né su internet. E ci mettiamo la faccia”. E quando dice che c’è chi vuol guidare stando ai box, è chiaro il riferimento al leader del Movimento 5 Stelle che non vuole candidarsi. Su se stesso: “Io moderatamente bersaniano”. PRIMA NORMA: TUTTI I BAMBINI IN ITALIA SARANNO ITALIANI Propongo per concludere come prima norma di un governo di alternativa: tutti i bambini nati in Italia saranno italiani. ESSERE PIU’ FORTI DEI NOSTRI DIFETTI “Il movimento ‘Se non ora quando?” chiede una risposta paritaria per il cda Rai: è giusto”. Il segretario lo cita come un esempio delle cose da fare. Dobbiamo essere più forti dei nostri difetti, se ci crediamo migliori diventeremo migliori. TOCCA A NOI Tocca a noi, dobbiamo tener legato il tema sociale. Vogliamo vincere su una prospettiva del Paese, mettendoci in gioco. …

"Bisogna fermare chi punta sul voto anticipato", di Michele Ciliberto

Bisogna saperlo: l’Italia attraversa un momento grave. Bisogna esserne consapevoli. Dopo una fase in cui si cominciava, pur faticosamente, a indirizzarsi in una direzione positiva, la situazione volge di nuovo al peggio. Sia sul piano interno che su quello internazionale. Il travagliato risultato del vertice odierno di Monti con Hollande, Merkel e Rajoy è una conferma di questo con gli effetti che si possono immaginare sulla condizione generale dell’Italia e dell’Europa e, in primo luogo, sugli strati più’ deboli che stanno pagando già da tempo il costo più alto della crisi. È una situazione difficile e delicata che richiederebbe da parte di tutti forze politiche,sociali, intellettuali un massimo di attenzione e di responsabilità per evitare con tutte le forze di cadere nel burrone che da tempo è spalancato di fronte a tutti noi. Richiederebbe, insomma, che questo Paese si sentisse una comunità, una nazione. Unita, nel momento del pericolo, da vincoli di solidarietà, da un comune sentire capace, almeno in un momento come questo, di superare tradizionali corporativismi e particolarismi e una congenita, strutturale verrebbe …

"Sisma Emilia arrivano dieci milioni Ue. Letta: «Si corre per ripartire»", di Natalia Lombardo

In arrivo dall’Europa 10 milioni di euro per il rilancio del commercio nelle zone dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Vasco Errani, ieri all’assemblea regionale di Confcommercio. Sono una parte dei fondi per la ricostruzione stanziati dall’Ue e «disponibili da subito», ha detto il Governatore che vuole «giungere in tempi brevi» a definire le percentuali di rimborso per le imprese danneggiate. E che nella «bassa» sia stato colpito il cuore produttivo dell’Italia lo ha toccato con mano Enrico Letta, vice- segretario del Pd, che ieri si è recato nei comuni e nei distretti industriali più colpiti. Mirandola, dal centro storico «devastato», poi Rolo, Bomporto e Sorbara, i cui produttori di Lambrusco lottano per non saltare la vendemmia. «Sono rimasto impressionato dalla volontà, dalla determinazione degli abitanti, che si sono rimboccati le maniche per ripartire al più presto», racconta Letta. Nel distretto biomedicale si sta facendo «una corsa contro il tempo per dare delle garanzie alle multinazionali e impedire che se ne vadano altrove», così come nei caseifici la corsa …

"Bersani: l’Italia ce la farà Berlusconi il peggio", di Simone Collini

Cauto sugli esiti dell’incontro a quat- tro di Roma e preoccupato dal gioco allo sfascio di Berlusconi. Bersani non si aspettava che dal vertice tra Monti, Hollande, Merkel e Rajoy sarebbero uscite tutte le risposte per mettere in salvo l’Euro e per consentire all’Italia di affrontare adeguatamente la crisi economica. Né sì aspettava che con un governo chiamato ad affrontare l’emergenza l’ex premier sarebbe usci- to di scena. Ma la giornata di ieri ha confermato al leader del Pd che c’è di che essere preoccupati, per quel che potrebbe succedere nei prossimi mesi e poi anche in un futuro più lontano se dovessero imporsi «nuovi eccezionali- smi italici» dopo il ventennio dominato dal berlusconismo. L’ITALIA CE LA FARÀ Il Paese, è il ragionamento di Bersani, rischia un «impoverimento». E, come dice chiudendo un convegno sui parti- ti organizzato nella sede del Pd dall’as- sociazione “Rifare l’Italia” e dal “Centro per la riforma dello Stato”, c’è chi gioca ad alimentare il vento dell’an- tipolitica e «i prossimi saranno gli anni più difficili dal dopoguerra ad oggi, …