Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Fassina: Nostro obiettivo etico e politico è la persona che lavora

Relazione introduttiva di Stefano Fassina Seconda conferenza Nazionale per il Lavoro. La nostra Seconda Conferenza Nazionale per il Lavoro cade in una fase difficilissima per l’Italia e per l’Europa. Il nostro pensiero e il nostro abbraccio va innanzitutto agli uomini e alle donne dell’Emilia colpiti da un terremoto infinito. Siamo con voi, vi siamo vicini con solidarietà fattiva. Per ricostruire. Per produrre speranza. Per riaprire il futuro, vostro e dell’Italia. È trascorso un anno esatto dalla nostra prima Conferenza Nazionale per il Lavoro a Genova. Il quadro europeo si è aggravato. Le scelte sbagliate dei conservatori tedeschi e francesi, sostenute da larga parte delle tecnocrazie di Bruxelles, Francoforte e Parigi, hanno acutizzato le tensioni finanziarie sulle economie periferiche dell’Eurozona. La Grecia è al collasso politico e economico perché il Memorandum è insostenibile. Sarebbe stato utile un segnale di disponibilità da parte dei leader dell’area euro per rivedere il Memorandum in vista delle elezioni di domenica prossima. Purtroppo, non e arrivato. A metà Novembre scorso, grazie in particolare al Pd, è nato il Governo Monti. L’Italia …

Bersani a Monti: «Riprendiamoci la sovranità», di Maria Zegarelli

«Bisogna riorganizzare i fondamentali, riprendere sovranità» e affiancare al rigore sui conti anche le misure per la crescita. Lo ha detto l’altro giorno alla Camera e lo ripete anche adesso, in occasione dell’Assemblea nazionale Pd sull’Agricoltura, il ministro per le politiche Agrarie Mario Catania è seduto in prima fila, ha da poco concluso il suo intervento. Pier Luigi Bersani richiama la politica ad esercitare il proprio ruolo e, rivolgendosi al ministro, esorta: «Anche nell’emergenza abbiamo bisogno che il sistema Paese cominci ad alzare la testa». Sottolinea: «Con Monti ci intendiamo larghissimamente, ma non si può dire che una volta è la crescita che manca, una volta è la riforma del lavoro, un’altra il debito perché i mercati leggono la realtà ma anche la creano e se hanno deciso di andare a prendere il predatore dalla savana decidono indipendentemente dal fisico dell’animale». E l’animale-Italia è sotto botta, morso dalla recessione. Per questo il segretario Pd invoca un «gesto politico» senza del quale «l’Europa non può uscire dal problema». Il Pd, come il Pdl, sa bene che …

«2013, niente condannati in lista». L’odg Pd crea tensione a destra, di Susanna Turco

Dell’Utri, Ciarrapico, De Angelis: i primi casi di «incandidabili» se il governo eserciterà la delega. La legge anticorruzione passa, il nodo incandidabili resta. Ieri, il ministro della Giustizia Paola Severino ha salutato con favore l’approvazione dell’ordine del giorno del Pd che impegna il governo a provvedere, «entro quattro mesi» dall’approvazione della legge, ad adottare la delega che articola e rende applicabili le norme sull’incandidabilità contenute nel ddl anticorruzione. «I timori sull’impossibilità di procedere in tempi utili rispetto alle elezioni del 2013 mi sembra che siano stati così superati», ha detto la Guardasigilli. Sulla possibilità di tenere fuori dal Parlamento già alle prossime elezioni chi è stato condannato in via definitiva, tuttavia, non tutti sono così ottimisti, soprattutto dopo le parole del capogruppo Pdl Cicchitto in Aula e i malumori del partito di via dell’Umiltà. La volontà di introdurre al Senato nuove modifiche è infatti chiara, così come lo è il conseguente allungamento dei tempi prima dell’approvazione della legge. Una dilazione che per il Pdl è tanto più desiderabile in quanto coinvolge appunto l’incandidabilità: la delega …

"Sanità, scoppia il caso dei fondi pilotati, indagato il braccio destro di Formigoni", di Davide Carlucci

Un’altra bufera, l’ennesima, investe la sanità lombarda. E tocca un fedelissimo del sistema di potere formigoniano, il direttore generale della Sanità Carlo Lucchina, già tirato in ballo in più occasioni nel corso di un’altra inchiesta, quella che riguarda i 70 milioni di euro della fondazione Maugeri distratti da Pierangelo Daccò e Antonio Simone. Ieri gli uffici di Lucchina in Regione sono stati perquisiti dai militari del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza. Il dirigente è accusato di turbativa d’asta: avrebbe favorito, insieme ad altre ventisette persone — altri funzionari della sanità, direttori generali di ospedali, imprenditori, medici e tecnici — alcune aziende del settore delle tecnologie medicali nell’aggiudicazione di progetti sperimentali negli ospedali Niguarda di Milano, e nei nosocomi di Lecco, Busto Arsizio e Saronno. L’inchiesta del pm Carlo Nocerino — coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, lo stesso che si occupa del caso Maugeri — ipotizza anche i reati di associazione per delinquere, rivelazione del segreto d’ufficio e peculato. Le gare truccate sarebbero tre: una per l’adozione, da parte dei medici, …

"Quella norma non salva né Penati né Berlusconi", di Luigi Ferrarella

Non salva Penati dall’inchiesta di Monza sulle tangenti rosse e non salva Berlusconi dal processo Ruby: se si parla poco delle sensibili lacune e reali incongruenze della nuova legge, è paradossalmente perché da destra su Penati e da sinistra su Berlusconi si continuano a sbandierare due inesistenti «al lupo al lupo». Non è vero che la legge contenga una norma destinata a mandare al macero il processo che la Procura di Monza è orientata a chiedere per l’ex capo della segreteria politica del segretario pd Bersani: per il semplice fatto che la legge non inciderà sulla prescrizione delle due imputazioni di corruzione e delle due ipotesi di violazione della legge sul finanziamento dei partiti datate 2008-2009 e 2008-2010, che continueranno a prescriversi dopo 7 anni e mezzo, tra la metà 2016 e metà 2017. Poi ci sono tre accuse di concussione, l’attuale articolo 317 che punisce da 4 a 12 anni «il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente denaro od …

Documento per una nuova cultura politica dei Diritti

Al termine dei propri lavori, il Comitato diritti del PD ha consegnato al Segretario del partito un documento che individua i principi comuni che dovrebbero animare la cultura politica dei democratici in materia di diritti. Il documento è stato largamente condiviso nelle sue linee di fondo e nella sua impostazione generale, pur nella pluralità di sensibilità e di posizioni su singoli punti. In questa prospettiva il documento viene offerto come contributo per l’elaborazione della sintesi politico-programmatica e delle concrete proposte legislative agli organi dirigenti del PD. Principi comuni di cultura politica dei democratici in materia dei diritti 1. Il tema dei diritti riveste per il PD un’importanza centrale. 1.1. In quanto partito “democratico”, il PD ha scelto di porre la propria storia dentro quel grande movimento di democratizzazione della società che si è avviato con le Dichiarazioni dei Diritti dell’uomo e del cittadino nel secolo XVIII e che – attraverso le lotte di emancipazione sociale e del lavoro, la resistenza al totalitarismo, le lotte per l’emancipazione femminile – ha contribuito a scrivere le Carte dei …

“Rai, il Pd voterà i candidati della società civile”, Annalisa Cuzzocrea

Una lettera aperta alle associazioni che si sono battute per la libertà e il miglioramento dell’informazione: «Scegliete due candidati per il cda Rai, il Pd li voterà». Pier Luigi Bersani esce dall’angolo. Dopo aver spinto per un cambio di governance che non è arrivato – nonostante l’intenzione di Monti di dare più poteri al direttore generale – il segretario democratico aveva deciso: «Noi non partecipiamo alle nomine ». Una mossa che, fuori e dentro il partito, era stata letta come un azzardo. Non partecipare significa non finire nel calderone delle proteste, com’è successo per i casi di Privacy e Agcom, ma vista l’intenzione del centrodestra di andare avanti, avrebbe significato anche lasciare che il Pdl facesse incetta di consiglieri. Così, Bersani martedì ha cominciato a scrivere. La lettera l’ha completata ieri, l’ha diffusa in serata. È diretta alle associazioni Libera, Se non ora quando, Libertà e Giustiziae Comitato per la libertà e il diritto di informazione (che tiene dentro Federazione nazionale della Stampa, Articolo 21, Usigrai e altre sigle). Parla di una Rai «umiliata da …