"Conti avvelenati: per chi verrà mancano 20 mld", di Marco Causi
Una delle cose che il paese, e l’Europa, si aspettano dalla nuova fase politica che si sta aprendo in Italia è che il racconto della verità si sostituisca alle cortine fumogene copiosamente sparse al vento dal marketing di stile berlusconiano. Non sarà facile. Ancora in queste ore le litanie propagandistiche di tanti (quasi ex) ministri del governo dimissionario riempiono stampa e televisione. Una su tutte: che erlusconi e Tremonti stiano lasciando in eredità un bilancio pubblico già programmato per il pareggio nel 2013. Non è vero. D’altra parte, se fosse vero non si capirebbe perché fin dall’inizio di luglio, appena letto il testo del primo decreto-manovra, gli analisti europei e internazionali abbiano lanciato l’allarme sul fatto che l’Italia non stesse mantenendo gli impegni. E infatti quella manovra cifrava molto meno di quanto promesso nei documenti di programmazione concordati con l’Europa ad aprile (25 miliardi contro 42). Il problema, purtroppo, è restato tutto intero anche dopo le numerose manovre e correzioni di luglio e di agosto. È vero che il complesso della manovra è stato portato …
