Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Senza le donne non c'è cambiamento", intervista a Roberta Agostini di Maria Zegarelli

La coordinatrice delle Democratiche: «Spetta a noi costruire il futuro. C`è bisogno di una nuova cultura politica e di una vera democrazia paritaria». Le parole che non vorrei più sentire pronunciare da un politico? Non ci ho pensato, mi vengono in mente quelle che vorrei si pronunciassero più spesso». Roberta Agostini, 42 anni, laurea in Filosofia, consigliere provinciale nonché coordinatrice nazionale delle Donne Democratiche, preferisce partire da quello che ci vorrebbe per rinnovare non solo la classe dirigente politica, ma la «cultura politica stessa». Va bene, allora partiamo da ciò che vorrebbe sentire più spesso quando i politici parlano. «Mi piacerebbe si usasse più spesso la parola “partecipazione” e che si partisse da qui per aprire una stagione di riforma delle istituzioni democratiche. Mi piace molto anche la parola “capacità”, diversa da “merito”, perché è sulle capacità delle persone che dobbiamo saper investire per costruire una società solidale. Un` altra parola che mi piace molto è “relazione”: ci arriva dal movimento delle donne e mai come ora è attuale. E’ soltanto insieme agli altri che …

«Non c’è un nuovo partito», di Mariantonietta Colimberti

Parlano Bindi, Letta, Fioroni, Garofani. L’impressione è che questa volta le parole di Angelo Bagnasco siano arrivate con tutta la forza che lo stesso presidente della Cei ha voluto trasmettere. Che quella del cardinale sia stata una prolusione il cui peso doveva risultare chiaro a tutti è stato evidente nuovamente ieri. Il Sir, l’agenzia stampa della Cei, in una nota in cui si dice che i vescovi italiani condividono le parole del loro presidente sul «disagio» del paese, ha esplicitato due concetti: il primo, che «su Berlusconi e la questione morale» Bagnasco ha parlato «con franchezza, ripetendo una posizione già molto ben definita a più riprese. Ma questo è comunque il passato»; il secondo, che il mondo cattolico è invitato a «muoversi in prospettiva. Perché in questo momento bisogna cominciare ad articolare una proposta». Di che proposta di tratta? Non si parla di un partito, almeno per ora, ma di qualcosa di diverso dall’assetto attuale sì. «L’alternativa – ha spiegato ancora il Sir – non è l’alternanza, cioè la sostituzione dell’attuale maggioranza di governo con …

Scommettiamo su una politica sana, diversa da Berlusconi

Rosy Bindi con un botta e risposta con i ragazzi riuniti a Cortona conclude i lavori della quarta edizione della Scuola Politica del PD, parlando di ricambio generazionale, primarie, welfare, limite dei mandati parlamentari. “Donne e uomini a servizio della comunità”. E’ Rosy Bindi , Presidente dell’Assemblea nazionale del PD, a chiudere i lavori della Scuola Politica del Partito Democratico a Cortona, organizzata dalla responsabile Formazione della Segreteria nazionale del Pd, Annamaria Parente . La Scuola, giunta alla sua quarta edizione, si è confermata un appuntamento importante e di grande spessore formativo, per le nuove generazioni di giovani (oltre 200 i partecipanti da tutta Italia) che si affacciano alla politica. La Presidente ha iniziato il suo intervento, sottolineando l’importanza che ci sia una Scuola di Politica all’interno del PD, perché l’investimento sui giovani è l’unica garanzia di crescita negli anni a seguire . Inoltre, proprio ai giovani sarà affidato il compito di unire le diverse anime del partito, quando ci sarà una classe dirigente “di nativi del PD”, come ha evidenziato anche il Segretario Pier …

"L'unico tunnel è quello dell'ignoranza", di Giovanni Belfiori

Questo è il governo della meritocrazia e delle competenze? Questa è la cultura delle tre “i” inglese, impresa, informatica? e questa è la stessa signora Gelmini che si rallegra per l’alto numero di bocciature che selezionano i migliori? Imboccate il tunnel o attraversate il ponte, purché ve ne andiate al più presto. Il problema è che a volte uno non ci crede: questo non è solo il governo del Cavaliere delle gaffe Silvio Berlusconi, è anche il governo degli insulti di Brunetta, delle barzellette idiote di Sacconi, del programma che Scilipoti copia (e copia pure male) dal manifesto fascista di Giovanni Gentile, è anche il governo dell’ignoranza, e il ministro Gelmini è diventato in poche ore la regina trash del web italiano e internazionale. La storia dei neutrini e del tunnel inesistente da 45 milioni di euro che collegherebbe il Cern di Ginevra con i laboratori del Gran Sasso è un must che corona degnamente gli ultimi mesi (speriamo!) di un ministro che ha voluto consapevolmente cancellare l’istruzione pubblica italiana. Volenterosa carnefice di insegnanti e …

Bersani: «Premier a due passi dal delirio Pd pronto a governo d'emergenza»

Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in una nota rinnova una proposta per il Paese: Democratici pronti a un esecutivo di emergenza. Il comunicato viene diffusto mentre stamattina Berlusconi ha ripetuto le sue invettive anti-comunisti via telefono a una convention del Pdl. Rosy Bindi: «Berlusconi ormai è un incosciente». «Ci aspettano scelte difficili e sempre più difficili – scrive per ogni giorno che passa senza un cambiamento. Il Partito democratico, nel segno dell’equità e della crescita, è pronto a prendersi le sue responsabilità a sostegno di un governo di emergenza e di transizione». Secondo il segretario «le dichiarazioni zuccherose di Berlusconi sono a due passi dal delirio. I fatti ci mettono di fronte alla verità, dopo anni di menzogne. Davanti a noi c`è il passaggio più arduo dal dopoguerra a oggi. Di più, le preoccupazioni degli italiani sono diventate preoccupazioni per il mondo. Ci aspettano scelte difficili e sempre più difficili per ogni giorno che passa senza un cambiamento». Aggiungendo, riguardo alla disponibilità a un governo di emergenza dei Democratici: «Chi, per puro egoismo, …

"La marcia dei democratici", di Federica Mogherini

Domenica saranno tantissimi i democratici che percorreranno, al fianco della Tavola della Pace e di centinaia di associazioni ed enti locali, i 24 chilometri che separano Perugia da Assisi per testimoniare il proprio impegno di pace e di fratellanza tra i popoli, cinquanta anni dopo la prima marcia per la pace voluta da Aldo Capitini. Dal 1961 a oggi molto, se non tutto, è cambiato. Non c’è più la guerra fredda, anche se le sue ombre sopravvivono nella mente di molti che hanno oggi responsabilità di governo. Sono cresciute in tutto il mondo le attese di vita, di salute e di ricchezza, di istruzione e di rispetto dei diritti umani, anche se la divaricazione tra chi ha e chi non ha si è fatta più drammatica, tra le diverse aree del mondo, tra stati e dentro gli stati. Paesi che allora venivano definiti “in via di sviluppo” oggi sono il motore trainante di una possibile uscita da quella crisi economico-finanziaria che è nata proprio nel cuore del ricco e sviluppato occidente. Alle grandi guerre del …

La sfida delle nuove classi dirigenti. Dibattito a Cortona sul ricambio generazionale con Giovanni Floris, Fausto Raciti e Marina Sereni

Il giornalista di Ballarò, Giovanni Floris ha introdotto il dibattito serale alla Scuola di politica del PD, affrontando un tema cruciale per le nuove generazioni presenti in sala: “Crisi dell’Occidente: la sfida per le classi dirigenti”. Hanno partecipato all’incontro anche Fausto Raciti, segretario nazionale dei Giovani Democratici e Marina Sereni, vicepresidente dell’Assemblea del PD. I tre ospiti hanno risposto con molta partecipazione alle domande spesso pungenti dei giovani della platea, simbolo tangibile del malcontento e delle aspettative disilluse del nostro tempo. Floris ha esordito con una frase ad effetto molto significativa: “Il potere non si contesta si conquista, quindi datevi da fare!”, rispondendo ad una domanda di un giovane coordinatore di circolo, che ha lamentato la presenza di filiere e correnti all’interno del PD, che a suo avviso spesso determinano la scelta dei nuovi dirigenti politici. Il giornalista ha poi descritto a grandi linee le contraddizioni e le difficoltà che i giovani devono affrontare per trovare un posto al sole nel nostro Paese. C’è stata una grande richiesta di flessibilità nel mondo del lavoro da …