Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Sulla sussidiarietà il nostro modello diverso da CL", di Franco Monaco

Confesso la mia diffidenza verso una certa retorica bipartisan. Specie in una stagione politica nella quale l’oggettiva esigenza di fronteggiare l’emergenza e di invocare il senso di una responsabilità comune può condurre a offuscare le differenze politiche e a misconoscere la funzione costituzionale dell’opposizione. Alla quale compete sì di non sottrarsi al dovere di cooperare alla fuoriuscita dalla crisi, ma anche di porre le premesse di un’alternativa. La qualità e la forza di una democrazia si misurano anche dalla sua capacità di non rinunciare, pure dentro le emergenze, ai fondamentali della stessa democrazia. Tra questi appunto la funzione costituzionale di un’opposizione degna di questo nome. Tanto più diffido della retorica bipartisan in tema di sussidiarietà. Un principio prezioso, sia chiaro, che, con la riforma del titolo quinto, abbiamo messo in Costituzione. Un principio cardine anche dell’insegnamento sociale della Chiesa sin dalla enciclica «Quadragesimo Anno» di Pio XI del 1931. Ma anche una parola decisamente inflazionata e dal significato mobile e incerto. È la ragione per la quale non ho mai aderito alla pur affollata associazione …

«Bersani alle parti sociali: tavolo di confronto su crisi, sarà un autunno pesante», di Celestina Dominelli

Un tavolo con le parti sociali «per proseguire il confronto e affrontare l’emergenza» in vista di «un autunno pesante». Pierluigi Bersani riparte da qui per incalzare il Governo sulla manovra correttiva. Così, nell’incontro con le parti sociali convocato oggi dal Pd per illustrare loro le dieci ricette anti-crisi, il numero uno dei Democrats cerca di costruire un fronte comune tra opposizione, associazioni datoriali e i sindacati contro il decreto varato dall’esecutivo. Bersani: la manovra è fortemente recessiva Al vertice voluto dai democratici ci sono tutte le sigle: dal direttore di Confindustria, Giampaolo Galli, ai vertici di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Luigi Angeletti, al segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, e al numero uno dell’Ugl, Giovanni Centrella. A loro Bersani ribadisce le critiche che già ieri aveva puntellato nel corso della conferenza stampa di presentazione della contro-manovra. Il leader dei Democrats ripete quindi che l’impatto della manovra è fortemente recessivo e tale da scompaginare le tutele sociali nel nostro paese. Quindi torna a ribadire le sue perplessità per «i molti e molti miliardi …

"«Dal governo una torta indigeribile». I dem presentano la contromanovra", di Rudy Francesco Calvo

Bersani: «Peonti a discutere, non so se lo sarà anche la maggioranza». Dieci punti «per il rigore, l’equità e lo sviluppo sostenibile» È soddisfatto Pier Luigi Bersani. Probabilmente, sa già che le sue proposte troveranno vita dura in parlamento, di fronte a una maggioranza già troppo in affanno al proprio interno per poter concedere aperture di credito al Pd. Ma il suo partito ha superato una prova non facile e per questo lui ha voluto ringraziare questo «meraviglioso collettivo », in grado di giungere a una serie di proposte condivise prima dell’avvio della discussione al senato. «Non so se il governo e la maggioranza saranno in grado di fare altrettanto», attacca il segretario dem. Accanto a lui sono seduti Enrico Letta, Rosy Bindi e Stefano Fassina, ma i parlamentari in sala sono molti, a sottolineare l’importanza del momento. «Eravamo descritti come l’armata Brancaleone – ricorda Bersani – e invece si è visto che i partiti con un padrone vanno nel caos. È meglio tenerlo presente anche per il futuro». Il riferimento è a chi «intende …

L’Italia di domani. Per il rigore, l’equità e lo sviluppo sostenibile

Le critiche alla manovra e la sintesi delle proposte alternative nel decalogo PD La Manovra di Ferragosto è inadeguata, fortemente iniqua sul piano sociale e poco credibile rispetto alla sfida che il Paese ha di fronte: il riavvio dello sviluppo, la promozione del lavoro, l’abbattimento del debito pubblico. Per una corretta valutazione economica e politica, il Decreto del governo va collocato nella scia delle manovre precedenti, in particolare della manovra di metà luglio scorso e della manovra dell’autunno 2010. Solo così si può cogliere la portata insostenibile degli interventi sulle famiglie a reddito basso e medio (i pesanti tagli ai servizi forniti da Regioni, Province e Comuni e gli aumenti di tasse e tariffe locali; i ticket sanitari; la de-indicizzazione delle pensioni sopra i 1000 euro; l’azzeramento delle risorse per le politiche sociali; l’aumento delle accise sui carburanti; l’impoverimento della scuola pubblica e dell’università, ecc). L’insieme degli interventi definiti dalla manovra di metà luglio e dall’intervento aggiuntivo del 12 Agosto viene stimato in 2,1 miliardi di euro per il 2011, 24 miliardi di euro per …

"Responsabili come chiede il Colle ma il governo accetti confronto", intervista a Dario Franceschini di Annalisa Cuzzocrea

Cambiare la filosofia della manovra, costringere a pagare chi non l`ha mai fatto e pensare – da subito – al dopo Berlusconi. A un governo che faccia recuperare prestigio al Paese, che si occupi delle regole e della crisi prima di aprire – con le elezioni del 2013 – una fase nuova. E` appena tornato dalle vacanze Dario Franceschini, ma il capogruppo del Pd alla Camera ha già bene in mente qual è la svolta che il suo partito deve contribuire a preparare. E non crede affatto a una vera frattura tra Bossi e Berlusconi. Napolitano ha invitato tutto il mondo politico a superare lo spirito di parte per il bene del Paese. Cosa deve fare il Pd? «Abbiamo sempre accolto gli appelli di Napolitano e ci siamo comportati nel modo più responsabile possibile. Abbiamo permesso la conversione di un decreto che non condividevamo in tre giorni. Stiamo affrontando in modo costruttivo la discussione sulla nuova manovra. Ma fare l`opposizione significa anche denunciare le cose che non vanno bene. Nel caso del primo decreto la …

"Bersani: sulle pensioni sono pronto a discutere", di Federico Geremicca

Ne ha per il tandem Berlusconi-Tremonti, rei «di aver disseminato il Paese di macerie»; e ne ha – naturalmente – per la Lega, perché «è un anno che denuncio le loro contraddizioni, e ora osservo l’effetto della crisi strategica in cui sono caduti». Ma Pier Luigi Bersani commenta anche l’ultima uscita (lunedì a Cortina) di Luca Cordero di Montezemolo, prendendosela con «un certo terzismo che attacca destra e sinistra ma non dice mai da che parte sta». Interrotte le vacanze (in realtà mai cominciate) per tornare a Roma e definire gli emendamenti pd alla manovra-bis del governo, il leader democratico accoglie con cortesia la richiesta di intervista. Che non può che cominciare dall’intervento pronunciato dal Capo dello Stato l’altroieri a Rimini. Il Presidente Napolitano è parso avercela anche col Pd, colpevoli di far risalire a Berlusconi qualunque problema investa il Paese. «Noi ripassiamo sempre due o tre volte, nella nostra testa, quello che dice il Presidente. Lo ascoltiamo. Io rivendico al Pd di aver fin dal primo giorno, inascoltato, descritto la situazione per quel che …

"Il Pd non fa sconti sulla manovra", di Rudy Francesco Calvo

Bersani ascolta le raccomandazioni del Quirinale, ma va avanti per la sua strada. Intervenire sulle pensioni? È l’ultimo dilemma del Pd, che sarà sciolto ufficialmente solo oggi, quando nel primo pomeriggio Pier Luigi Bersani, insieme a Enrico Letta, Rosy Bindi e Stefano Fassina, presenterà la contromanovra dem. Domani, poi, ne discuteranno insieme alle parti sociali: sindacati, Confindustria, Abi, piccole imprese, cooperative, ecc. Gli emendamenti sono stati formulati ieri sera in una riunione a palazzo Madama dai responsabili economici del partito. La piattaforma di partenza rimane comunque quella già illustrata qualche giorno fa, declinata in sette punti: prelievo straordinario sui capitali scudati, misure più incisive sulla lotta all’evasione fiscale, imposta sui grandi valori immobiliari, un piano di dismissioni di edifici pubblici, liberalizzazioni (anche dei servizi pubblici locali), misure per la crescita, riduzione della spesa per politica e pubblica amministrazione. Se la scorsa settimana perfino la maggioranza sembrava disposta a prendere in considerazione l’intervento sui capitali scudati, seppur sottodimensionato, la proposta dem negli ultimi giorni sembra aver perso la propria forza, colpita anche da sospetti di incostituzionalità. …