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"Strage di Bologna: necessario far emergere tutta la verità". La lettera di Pier Luigi Bersani ai familiari delle vittime

In occasione del 31° anniversario della strage di Bologna il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, ha inviato oggi un messaggio al Presidente Associazione delle Vittime della Strage di Bologna del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi. “Caro Bolognesi, il fatto che siano trascorsi 31 anni non può cancellare la necessità di impegnarsi per far emergere tutta la verità sulla strage di Bologna. Nessuno di noi – ha scritto Bersani – potrà mai dimenticare quella mattina del 2 agosto del 1980, quando, alle 10 e 25, scoppiò una bomba nella stazione ferroviaria, provocando la morte e il ferimento di tanti innocenti. Dopo tanti anni di indagini e di depistaggi, oggi vi sono sentenze della magistratura, ma cosa ci sia stato davvero alle spalle di quell’attentato vile e sanguinario ancora non è chiaro. Voglio garantire il nostro impegno perché vi sia una risposta. Una società civile non può accettare l’umiliazione di vedere offuscata dal segreto di Stato la ricostruzione di una vicenda così importante nella propria storia recente. Di sicuro – ha proseguito Bersani – in …

Bersani: "Il paese sente la paura e i mercati chiedono una svolta votiamo subito come in Spagna", di Goffredo De Marchis

ROMA – Segretario Bersani, dopo un nuovo lunedì nero quali sono i reali pericoli per l´Italia? «Io vedo rischi profondi e di sistema. La bufera di ieri non cesserà nelle prossime settimane. Sono segnali drammatici ed evidenti». Il solito pessimismo dell´opposizione? «Il primo che mi dà del catastrofista mi arrabbio. Siamo nei guai seri. È ora di accorgersene. Anzi, l´ora era arrivata già da un po´. Che il Paese sarebbe finito nel mirino della speculazione si sapeva e così è stato. Ci siamo messi nei pasticci per una politica economica che è partita da un´analisi totalmente sbagliata del momento. La situazione di eccezionale gravità è stata velata con il populismo dei cieli azzurri e delle ronde. Ma per quale motivo emerge la sfiducia dei mercati e del mondo verso di noi? Solo per il problema del debito pubblico?». Beh, è un problema enorme. «Siamo d´accordo. Ma non basta. Da tre anni il Pd dice che l´Italia ha anche altri punti deboli. Almeno tre. Il primo è la crescita. Nella crisi abbiamo perso 6 punti di …

Berlusconi mercoledì in Aula. Parti sociali convocate giovedì

Il premier in Parlamento, niente “tavolo unico” con le opposizioni Il governo ha convocato le parti sociali per giovedì mattina per un confronto sui temi della crisi. Nel pomeriggio dello stesso giorno si svolgerà anche un confronto fra le forze di opposizione con sindacati e imprese ma in un tavolo separato rispetto a quello governativo. La scorsa settimana le parti sociali avevano lanciato un appello comune al governo, inedito e dai toni drammatici, chiedendo subito un patto per la crescita, per dare un segnale di discontinuità ed evitare che la dinamica dei mercati finanziari porti a una situazione insostenibile per il paese. Dopo un prolungato pressing del Pd, Berlusconi ha deciso inoltre di riferire mercoledì prossimo alla Camera e al Senato sulla situazione economica. A quanto si apprende, il premier potrebbe intervenire nel pomeriggio. Tempi e modi dell’intervento a Montecitorio saranno definiti nella conferenza dei capigruppo prevista domani, dove il governo ufficializzerà la disponibilità del presidente del Consiglio a informare le camere. Il governo Per quanto riguarda il governo, il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi …

"Camera e Senato, battaglia sui risparmi", di Giovanna Casadio

Pd all´attacco: Palazzo Madama paga ancora personale “ereditato” da Dc e Psi. Entro domani voto sui bilanci. A Montecitorio dismessi altri uffici. La Finocchiaro propone l´impegno a varare una stretta-bis alla ripresa d´autunno Sette sono ereditati dal defunto Psi, due dal Msi, uno dal Pli, e poi ancora quattro sono gli assunti al Senato quando c´era il gruppo di Rifondazione, tre provengono dal gruppo dei Verdi e due sono sopravvissuti alla Democrazia cristiana. Certo, non è facile abbattere la scure dei “tagli” sui posti di lavoro, ma il pd Pietro Ichino dice che l´operazione-trasparenza va fatta anche su questi, sugli “ereditati”, lavoratori cioè «in soprannumero sostanziale», in parte inutilizzati, sopravvissuti a gruppi e partiti scomparsi da Palazzo Madama e che però continuano a pesare su quel bilancio. Anzi. I costi per il personale dei gruppi («Voce di bilancio già anomala, dal momento che c´è quella per il funzionamento dei gruppi», fa notare il senatore Ichino) sono lievitati di un milione di euro circa: da 12,96 milioni a 14,05. E quindi, sulla «eredità dei partiti defunti» …

"Crisi, proposta Bersani-Casini. Il sì di Confindustria e sindacati", di Roberto Brunelli

Di fronte al «governo che non c’è», Bersani e Casini propongono un incontro con le parti sociali per affrontare il dilagare della crisi. Intanto il Terzo Polo rilancia l’ipotesi di un governo di unità nazionale. Finora l’obiettivo era stanare il «governo che non c’è». Obbligarlo a presentarsi alle Camere. Spingere l’esecutivo a dichiarare quel che intende fare di fronte alla sfiducia dei mercati, al crollo di credibilità dell’Italia, al dilagare della crisi. Insistere nel chiedere di rispondere all’inedito appello di Confindustria, sindacati, cooperative e banche per cambiare drasticamente passo sull’orlo dell’abisso economico. Ma ieri, di fronte allo straordinario e perdurante silenzio di Silvio Berlusconi e con premier, ministri, sottosegretari intenti a partire per le ferie, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini hanno deciso per un’accelerazione netta. Con una nota, il segretario del Pd e il leader dell’Udc hanno annunciato di aver «preso contatto con i rappresentanti delle forze sociali che nei giorni scorsi hannochiesto un patto per la crescita dell’Italia», proponendo a queste un incontro «con tutte le forze parlamentari di opposizione per discutere …

Intervista a Dario Franceschini: «Per ricostruire questo Paese serve un’alleanza larga», di Simone Collini

Il capogruppo Pd alla Camera «È un’operazione titanica e avremo bisogno di tutti per gestire una legislatura di transizione. È pericoloso pensare di aver già vinto. Potremmo ritrovarci con Berlusconi al Quirinale» L’esperienza di Area democratica, partita con le primarie, sta dimostrando che si può evitare la distorsione del fenomeno correntizio, che provoca soltanto danni quando le componenti sono legate a persone e diventano strumenti di lotta interni, e che si può invece accettare l’idea che un grande partito non identitario come il nostro non deve temere la vivacità di idee e contenuti». Dario Franceschini ha appena chiuso i quattro giorni di convegno organizzati ad Amalfi da Area democratica. Il capogruppo del Pd alla Camera è soddisfatto, di questa iniziativa e del contributo dato al partito. «Con Areadem abbiamo anche dimostrato che ci può essere gestione unitaria senza rinunciare ad offrire idee al partito». Avete offerto alle altre forze di opposizione l’ipotesi di un’ampia alleanza, ma la risposta è stata no… «Il dibattito con Vendola ha dimostrato che se un grande partito ha la responsabilità …

"La deriva del partito personale", di Ilvo Diamanti

Il modello ‘Berlusconi’ ha incarnato il modo di fare politica nella Seconda Repubblica: il leader crea il partito e gli fornisce un senso. Come hanno fatto anche in parte la Lega, l’Idv, Sel e il Terzo polo. Ma ora lo Stato, diventato di fatto presidenziale, si trova di fronte a un futuro senza leader e senza partiti LA SECONDA Repubblica è ormai alla fine. Vent’anni dopo l’avvio, arranca faticosamente. Insieme agli attori che hanno contribuito a fondarla e a plasmarla. Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, per primi. In particolare, appare logoro il modello berlusconiano, imperniato sulla personalizzazione iperbolica del partito e del governo. Enfatizzata dall’uso dei media. La Seconda Repubblica: ruota intorno al partito di Berlusconi. “Personale” e non personalizzato. Perché, a differenza di quel che avviene nelle altre democrazie occidentali, il partito non agisce come una macchina per selezionare e sostenere il leader. Viceversa, è il leader a creare il partito. A fornirgli regole e valori. Identità e organizzazione. Un “partito personale”, riassunto nel corpo del Capo (come ha precisato Mauro Calise nella nuova …