Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Bersani: Siamo gente perbene, ci metto la faccia

Caro Direttore, il Fatto Quotidiano, peraltro in buona compagnia, mi attribuisce la tattica o l`imbarazzo del silenzio sul caso Penati. Per la verità, sono stato il primo a parlarne giovedì scorso alla festa de l`Unità di Roma trasmessa in diretta da Rai News e da YouDem, intervistato da Corradino Mineo davanti a 4000 persone. Qualcuno evidentemente mancava e non ha letto i resoconti delle agenzie di stampa. Quello che ho detto e scritto in questi giorni mostra forse una sottovalutazione del problema? Spero di no. Noi non possiamo certo dividere il mondo mettendo i cattivi da una parte e i buoni dall`altra. Con ben altri mezzi si provvederà a questo nella valle di Giosafat. A noi tocca inderogabilmente rispettare la magistratura, pretendere che le istituzioni non siano esposte nel disagio e chi è coinvolto faccia un passo indietro, affermare la parità dei cittadini davanti alla legge, applicare la presunzione di innocenza, anche quella di Penati che la rivendica con forza. A noi tocca produrre riforme che tolgano possibilità alla corruzione. A noi tocca allestire nei …

"Trent'anni di questione morale", di Umberto Gentiloni

La questione morale «divora i partiti e le istituzioni», «nell’ Italia di oggi fa tutt’uno con l’occupazione dello Stato»; questa frase domani compie trent’anni e non li dimostra, tanto appare legata all’attualità stringente. Tre decenni sono il tempo che ci separa dalla celebre intervista che il segretario del Pci Enrico Berlinguer concesse a Eugenio Scalfari (Che cos’è la questione morale, «la Repubblica», 28 luglio 1981). Un tempo lontano che traspare dalla lunghezza del testo, dal linguaggio di un mondo che non c’è più, dalla descrizione di un’Italia distante, attraversata da narrazioni identitarie e appartenenze contrapposte, segnata dalle ultime pervasive traiettorie della contrapposizione bipolare. Ma è anche un tempo terribilmente vicino per la qualità dell’analisi che si affaccia nella conversazione e per il peso di quella vicenda e del suo riproporsi nelle dinamiche dell’Italia successiva. L’intervista giunge dopo la formazione del governo Spadolini, la breve parentesi di collaborazione tra democristiani e comunisti è ormai al tramonto: il preambolo da una parte e l’alternativa democratica dall’altra mettono nuovamente i due principali partiti in competizione per la conquista …

Legge elettorale. Dal PD una buona medicina per il sistema

Approvata a larghissima maggioranza la proposta di riforma elettorale nella riunione dei gruppi parlamentari di Camera e Senato. Lo schema prevede anche la parità di genere nella composizione delle liste e una serie di incompatibilità e ineleggibilità “Una buona medicina per il sistema, norme veramente salutari”: così il segretario del PD, Pier Luigi Bersani ha definito la proposta di riforma elettorale messa a punto dal Partito democratico che stamane è stata approvata a larghissima maggioranza (3 astensioni e 5 referendari che non hanno partecipato al voto) nella riunione dei gruppi parlamentari di Camera e Senato riuniti nella Sala della Regina di Montecitorio. La proposta che verrà depositata entro questa settimana al Senato è leggermente diversa da quella iniziale, nel senso che viene accresciuta la quota maggioritaria. All’inizio si prevedeva un sistema misto con il 65% dei collegi uninominali assegnati con doppio turno, una parte proporzionale pari al 30% e un diritto di tribuna del 5% dei seggi. La proposta approvata oggi semplifica il sistema prevedendo un 70% di maggioritario a doppio turno e un 30% …

"Una legge sui bilanci dei partiti", di Pier Luigi Bersani

Caro Direttore, ci si chiede se i recenti fatti giudiziari mettano in discussione qualcosa della natura del Partito democratico. Voglio rispondere con chiarezza. Noi non rivendichiamo una diversità genetica. Noi vogliamo dimostrare una diversità politica. In primo luogo, a proposito dell`inchiesta di Monza così come in ogni altra occasione, noi diciamo: la magistratura faccia serenamente e fino in fondo il suo mestiere. Abbiamo fiducia nella magistratura. Confidiamo che Penati possa vedere presto riconosciuta l`innocenza che rivendica con forza. Intanto, Penati ha fatto con correttezza e responsabilità un passo indietro. Questo è infatti il nostro secondo criterio: in caso di inchieste le istituzioni e il partito, in attesa che le cose si chiariscano, non devono essere messi in imbarazzo e devono poter agire in piena serenità. I nostri principi sono dunque: fiducia nella magistratura, rispetto assoluto delle istituzioni, presunzione di innocenza secondo il principio costituzionale. Teniamo altresì fermo ii principio secondo il quale, verificata l`assenza di “fumus persecutionis” un parlamentare è un cittadino come gli altri. Se le leggi vanno cambiate, si cambiano. Finché ci sono …

"La forza dei ragazzi", di Walter Veltroni

Quelle immagini non ci lasceranno mai. Quello che è avvenuto nelle strade di Oslo, sulle rive dell’isola Utoya ci interroga.Pretende da noi una risposta: l’odio ha preso le forme più brutali, quelle della strage, della caccia contro ragazzi indifesi. Credo che sia nostro dovere dare una risposta immediata, forte e capace di interpretare l’animo degli europei davanti a questa tragedia. Per questo rivolgo un appello ai giovani democratici perché siano promotori di una grande iniziativa di tutti i ragazzi europei proprio sull’isola dove è stata seminata morte. Certo, ora qualcuno parlerà di follia, di crimine isolato. In realtà, in questa terribile tragedia c’è il compendio di tutti i mali di questa epoca: nazionalismo estremista, xenofobia, fondamentalismo. Breivik è mosso da quel sangue cattivo che emerge qua e la in tutta Europa. Non sopporta gli altri, odia i giovani laburisti perché agiscono con generosità e si dedicano ad una umanità che lui avverte diversa. La parola che aborre è multiculturalismo. Una parola che è, invece, la stella polare di chi vuole un continente aperto al dialogo, …

"Province e città metropolitane. Così il Pd ridisegna il Paese", di Roberto Brunelli

Una riforma istituzionale e degli enti locali oltre le polemiche dell’antipolitica: riduzione delle province, comuni sotto i 5000 abitanti associati tra loro, le città metropolitane… parla il responsabile pd per gli enti locali. Ci vuole uno scatto, su questo non c’è dubbio. E la posta in gioco è alta. Da una parte c’è il crescente distacco dei cittadini dalla politica, dall’altra il bisogno di ridisegnare la fisionomia della «macchina Italia» rendendola al tempo stesso più efficiente e meno costosa. Il Pd ci sta lavorando da tempo, consapevole del fatto che la via è stretta: la crisi corre globalmente, rischia di imporre riforme che invece sarebbe meglio gestire piuttosto che ritrovarsi a subire e porta con sé anche sentimenti irrazionali che spingono a scelte improvvide. È intorno a questo nodo scorsoio che si sviluppa la discussione intorno ai cosiddetti costi della politica e intornoalla riforma degli enti locali. Il Partito democratico, per parte sua, ha presentato una proposta di legge costituzionale, primo firmatario Bersani. Consapevole di un fatto: che non c’è tempo da perdere. Sul piatto …

«La destra coltiva l’antipolitica per negare la questione sociale», intervista a Vasco Errani di Simone Collini

Il presidente della Regione Emilia Romagna: «Le inchieste su dirigenti Pd? La nostra diversità si vede dal rispetto del ruolo della magistratura». È in atto un attacco contro la politica, in generale, senza distinzioni», dice Vasco Errani paventando gli effetti negativi di un’operazione che «favorisce inevitabilmente la destra» e mette a rischio la «qualità della democrazia». Per il presidente della Regione EmiliaRomagna, gli esponenti della maggioranza che citano i casi riguardanti Alberto Tedesco e Filippo Penati per denunciare una questione morale nei confronti del Pd hanno l’obiettivo di «nascondere la grave questione sociale di cui è responsabile il governo». Ma c’è o no una questione morale nel Pd, presidente Errani? «Non c’è. Ci sono singoli casi». Che pongono o no un problema? «Il punto fondamentale è che la nostra diversità non ha un carattere genetico. La diversità si definisce nei comportamenti. La nostra differenza rispetto alla destra è che il Pd, sia sul caso Tedesco che nell’inchiestariguardante Penati, ha detto che non c’è fumus persecutionis e che la magistratura deve svolgere il suo lavoro. E …