Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Sale il Pd, frena il Pdl: Indeciso uno su due", di Renato Mannheimer

Sta diffondendosi, ancora una volta, l’ipotesi di nuove consultazioni politiche da tenersi in autunno o, al massimo, nella prossima primavera, fortemente sollecitate in queste ore dall’opposizione, anche in conseguenza del comportamento tenuto in occasione dell’approvazione della manovra economica. Quali potrebbero essere i risultati di queste eventuali elezioni anticipate? Nessuno può saperlo in questo momento. Ma l’elemento maggiormente caratterizzante il quadro odierno è la forte crescita di consensi per il centrosinistra, dovuta anche alla spinta degli esiti delle ultime amministrative e dei referendum. Il Pd è oggi stimato oltre il 28%(ma, secondo altri istituti di ricerca, ad esempio Ipsos e Demos, si trova quasi al 30%), e supera così il dato ottenuto alle ultime europee (26%), pur restando lontano da quello delle politiche (33%). All’inizio dell’anno in corso, il partito di Bersani superava di poco il 24%. Un avanzamento notevole, di circa 4 punti, in un solo semestre. Il trend di crescita riguarda anche alcune altre forze del centrosinistra, specie quelle che potremmo forse definire le più «radicali» nell’atteggiamento antiberlusconiano. Ad esempio, l’Idv di Di Pietro …

Costi della politica: il PD li vuole tagliare, il governo mette la fiducia e lo impedisce. Libero e Il Fatto non se ne accorgono

Libero scrive che nella notte PD e PDL si accordano per aumentarsi lo stipendio, ma non è vero. Il Fatto riprende l’articolo. I senatori Marilena Adamo, Paolo Baretta e Francesco Sanna spiegano come sono andate le cose. Alcuni quotidiani “vicini” a Berlusconi (Libero e Il Giornale) ed Il Fatto ieri hanno pubblicato degli articoli sulla discussione in Senato della manovra economica del Governo, in particolare sulla riduzione dei costi della Politica, che – oltre a diverse inesattezze- travisano totalmente la realtà e assimilano la posizione del PD a quella di PDL e LEGA. Invece il Governo ha messo la fiducia su un maxiemendamento predisposto da Tremonti e dalla maggioranza. Su quello ha deciso di votare avendo i numeri per approvarlo. Il PD, l’IDV e l’UDC che avevano presentato emendamenti alternativi sui costi della politica (vitalizi, accorpamento dei comuni, accorpamento delle province, accorpamento delle società comunali, niente doppi incarichi, stipendi dei parlamentari in linea con la media europea da subito) se li sono visti vanificare dalla fiducia, che ha impedito qualsiasi modifica al testo del Governo. …

Camera dei Deputati – Manovra: dichiarazione di voto di Pier Luigi Bersani

Signor Presidente, la fiducia che il Governo ha posto oggi l’aveva annunciata un mese fa, come aveva già fatto per quarantasei volte prima di questa. Noi abbiamo consentito al Governo, insieme alle altre forze di opposizione, di cambiare i tempi della questione di fiducia, di porla in una settimana invece che nelle solite tre. L’abbiamo fatto per l’Italia aggredita dai mercati, per non aggiungere due settimane di confusione ed una situazione già confusa e drammatica, sapendo che la confusione finisce sempre per scaricarsi sui più deboli. Nei vostri confronti, sia chiaro, la nostra responsabilità si ferma qui. Noi adesso la nostra responsabilità ce la prendiamo davanti agli italiani e diciamo subito che siamo radicalmente «contro» (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Siamo contro la vostra politica economica, se mai ce n’è stata una; siamo contro la vostra conduzione delle cose in sede europea; siamo contro, ancor più fermamente, ai contenuti ingiusti di questa manovra. E diciamo una parola chiara. L’Europa ci conosce, conosce la nostra tradizione di forza europeista e di Governo che non …

"Il Pd si smarca dal Quirinale", di Rudy Francesco Calvo

L’emergenza non è finita, il Colle chiede altre prove di responsabilità: il Nazareno pone le sue condizioni. Pier Luigi Bersani non ha intenzione di retrocedere dalla strada intrapresa. Già oggi la manovra sarà approvata definitivamente alla camera: «Un miracolo» (per stessa ammissione del capo dello stato) che non si sarebbe potuto compiere senza il ruolo responsabile del Partito democratico. Ora, però, tocca ad altri, cioè al governo, assumersi le proprie responsabilità e lasciare la guida del paese. A rafforzare la convinzione del leader dem è stato il colloquio avuto ieri mattina con il Governatore di Bankitalia Mario Draghi. È bastata una rapida occhiata ai giornali per convincere Bersani a virare su palazzo Koch al rientro dal suo viaggio in Medio Oriente, dopo una rapida telefonata per fissare l’appuntamento. Il segretario del Pd voleva avere un quadro chiaro dei conti pubblici e dal Governatore ha ricevuto la conferma del fatto che l’Italia è tutt’altro che al sicuro. Ma, dopo aver ascoltato le parole di Draghi, ha rafforzato anche il proprio giudizio su una manovra «sbagliata e …

Manovra, Legnini: "Governo ha voluto mantenere vitalizi"

“I gruppi d’opposizione avevano presentato e sottoscritto solo 22 emendamenti, il 10% appena del totale di quelli presentati ed esaminati. Di tutto questo, il governo non ha accolto nulla”. “I gruppi d’opposizione avevano presentato e sottoscritto solo 22 emendamenti, il 10% appena del totale di quelli presentati ed esaminati, su temi di primaria importanza che erano stati anticipati al Ministro Tremonti che pure aveva dimostrato una apertura”. Lo ha dichiarato il senatore Giovanni Legnini, relatore di minoranza nel corso del dibattito sulla manovra in corso nell’aula di Palazzo Madama. “Avevamo chiesto – ha spiegato Legnini – di esaminare un pacchetto serio, e non una presa in giro sui costi della politica, con l’anticipo al 2012 dell’equiparazione del trattamento economico a quello dei Paesi di testa dell’area Euro estendendo questo trattamento anche ai membri del governo. Avevamo poi chiesto una norma sui vitalizi per superare l’insostenibile sistema attuale sostituendolo con quello contributivo come per tutti i lavoratori dipendenti; e ancora: norme più serie e incisive su auto e voli blu riducendoli drasticamente a pochi soggetti e …

Manovra: dichiarazione di voto per il PD di Anna Finocchiaro al Senato della Repubblica

Signor Presidente, onorevoli colleghi, signori rappresentanti del Governo, questa manovra non è la nostra. Ne contestiamo l’impostazione ed i contenuti e non la voteremo. È credo il 12° provvedimento economico di questo Governo in tre anni, l’ennesimo negli ultimi 10 anni in cui quasi ininterrottamente, salvo i 20 mesi del secondo Governo Prodi, avete governato questo Paese. Tralascio la querelle tra il Presidente del Consiglio ed il Ministro dell’economia che ha accompagnato la genesi di questa manovra finanziaria. Ricordo, però, che sin dall’inizio vi dicemmo che mancavano 15 miliardi. Avevamo ragione noi. E se oggi ci avviciniamo a quell’obiettivo di rafforzamento che l’Europa ci raccomanda e ci avviciniamo accorciando un po’ le distanze all’obiettivo del pareggio di bilancio è perché quella obiezione è stata fatta e con tanta determinazione sostenuta. Vi abbiamo chiesto più equità, più regole e più crescita. Avete dato troppo poco. Avete accentuato l’iniquità di questa manovra con i tagli del 20 percento ai presidi essenziali dello welfare. Vede, senatore Garavaglia, certo che ci sono – come dice il ministro Tremonti – …

"Cosa vuol dire responsabilità e quali sono oggi i compiti del Pd", di Alfredo Reichlin

È il momento delle responsabilità. Sì, certamente. È in gioco come poche altre volte il destino dell’Italia ed è su questo terreno che le forze della sinistra e della democrazia italiana sono chiamate alla prova. Devono dimostrare di non essere un assemblaggio di vecchie storie e di saper guardare al di là dei calcoli di parte. In sostanza devono dare la prova che sono in grado di prendere in mano il Paese e di dare ad esso una nuova guida. Ma una nuova guida rispetto a cosa? Certamente rispetto a questo miscuglio di impotenza e di corruzione che è il governo Berlusconi. Ma credo che, se non gettiamo lo sguardo su ciò che sta succedendo in Europa e nel mondo, noi da questa fogna non usciamo bene. E credo anche che in questo sforzo stia la prova regina del senso di responsabilità del Partito democratico. Voglio dire che le nuove e diverse ipotesi di governo di cui si discute saranno positive solo se il Pd saprà essere il perno di una nuova corrente ideale (se …