Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Pd: «La manovra svende il patrimonio artistico»", di Ste. Mi.

Ricordate i famigerati tentativi di vendere il patrimonio artistico di passate legislature berlusconiane? Furono sventati. Che ora ci stiano riprovando? Sotto sotto, sì, accusano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. E non rischiano certo monumenti e luoghi d’arte come il Colosseo. Rischiano pezzi dello Stato di cui ogni tanto aleggia la possibilità di svendita come l’Arsenale di Venezia. «Nascosto tra decine di commi nella manovra finanziaria c’è un blitz che rischia di privatizzare il patrimonio storico e paesistico del nostro Paese: ai commi 17 e 18 dell’articolo 10 si prevede infatti – scrivono in una nota Della Seta e Ferrante – che lo Stato possa dare in pagamento ai propri creditori, al posto delle somme dovute, i propri gioielli di famiglia». Le ricchezze pubbliche ai creditori dello Stato dunque? «Il tutto – prosegue la nota congiunta dei due parlamentari democratici – senza nessun paletto che eviti l’alienazione di beni di valore storico, culturale e paesaggistico, e senza la possibilità di scongiurare cambiamenti di destinazione d’uso che trasformino, per esempio, un antico …

Bersani: Il governo deve dimettersi

“Tra il marasma nel governo e una manovra finanziaria che dà un colpo enorme al sociale, Berlusconi invece di rilasciare interviste sui suoi disegni futuri dovrebbe andarsene. Andare avanti così diventa pericoloso per il Paese” Berlusconi ha dichiarato di non voler ricandidarsi per le prossime elezioni. “È già difficile credergli quando parla del giorno dopo figuriamoci se…”. È con l’ironia che il segretario del PD, Pier Luigi Bersani ha risposto alle domande dei cronisti durante la conferenza stampa che si è svolta a Torino sul tema del rilancio del processo di integrazione europea a cui hanno partecipato il segretario del Partito socialista francese Martine Aubry e il sindaco di Torino Piero Fassino. “Mi pare che per gli italiani – ha continuato Bersani – Berlusconi non abbia più credibilità neanche per i prossimi giorni, non credo quindi che ne possa avere per quel che dice, annuncia o promette per i prossimi anni”. Quindi commentando la bufera che si è scagliata contro il ministro Tremonti, scaricato da Berlusconi dopo il caso Brunetta-cretino, Bersani è stato molto chiaro: …

Province, sì o no? Parliamone ma senza demagogia

I presidenti Pd scrivono a l’Unità dopo il voto alla Camera sulla proposta Idv per l’abolizione. Abbiamo assistito in questi giorni ad un dibattito sulla cancellazione delle Province intriso di demagogia e di superficialità. I cittadini e le imprese ci chiedono di riformare con coraggio la pubblica amministrazione per renderla più snella ed efficiente e per consentire al Paese riforme ormai non più rinviabili. Tutto ciò è tema che riguarda seriamente il Partito Democratico e la sua capacità di collocarsi in modo convincente sul terreno delle riforme, spiegando ai cittadini ciò che intende fare e soprattutto ciò che farà al governo del Paese. Per questo la scelta del Partito di non sostenere l’ipotesi demagogica dell’Idv e dei centristi, volta solo all’incasso di un consenso a breve, ci convince. Di fronte alla presa di posizione di autorevoli esponenti del nostro partito, per “amor di verità” crediamo di dover richiamare il nostro programma elettorale del 2008, che come Presidenti di Provincia abbiamo condiviso e che prevedeva l’eliminazione entro 1 anno di tutti gli ATO, settoriali e non, …

Referendum stop di Bersani «Irresponsabile dividere il Pd», di Simone Collini

Bersani convoca la Direzione del Pd per discutere di legge elettorale e lancia ai dirigenti che stanno sostenendo i referendum un ammonimento: «Da irresponsabili creare divisioni interne al partito». Una Direzione ad hoc, il 19 mattina, per avere il pronunciamento formale che il Pd sostiene una ben precisa legge elettorale, e poi la sera stessa una riunione con il gruppo di presidenza del Senato per depositare il testo in Parlamento. Pier Luigi Bersani avrebbe volentieri fatto a meno di un partito spaccato su due fronti referendari per superare il «Porcellum». «È da irresponsabili creare delle divisioni interne al partito, per di più in un momento in cui all’ordine del giorno ci sono altre importanti questioni», si è sfogato il leader del Pd nei colloqui avuti ieri. Per questo ora Bersani vuole accelerare per porre fine alla vicenda, chiedendo ancora una volta ai dirigenti democratici di lasciare alla società civile lo strumento referendario e di impegnarsi nelle sedi giuste per andare oltre la «porcata» di Calderoli. Ovvero, negli organismi del partito e poi alla Camera e …

"Un Fatto abusivo su Berlinguer", di Stefano Menichini

Si tranquillizzino quelli che si preoccupano per il futuro dell’antiberlusconismo di stampo giustizialista quando non ci sarà più Berlusconi. Non rimarranno disoccupati, coloro per i quali il casellario giudiziario è il prisma attraverso il quale leggere l’Italia, e che ritengono che ogni politico o uomo di potere siano a priori colpevoli di qualcosa, finché non riescono a dimostrarsi innocenti. Al Fatto, per esempio, hanno deciso di riposizionarsi per tempo. Per loro, quando Berlusconi non ci sarà più non cambierà granché: la politica è comunque un oceano di corruzione, nessun partito fa eccezione e il Pd – in quanto futuro probabile principale partito di governo – merita fin d’ora un bel trattamento demolitorio. Ed ecco allora ieri la prima pagina, titoli, commenti, articoli: «Questione morale addio», «La diversità perduta», «Berlinguer chi era costui?», «Mazzetta rossa la trionferà». Magari si trattasse del prezioso ruolo del watch-dog che non fa sconti ad alcuna parte politica. Questa è intimidazione a mezzo stampa. È la negazione di una qualità politica differente che, passando dalle sfuriate di Beppe Grillo, finisce per …

Anna Finocchiaro e Dario Franceschini presentano mozione sulla gravissima difficolta' finanziaria delle autonomie territoriali

I gruppi del Pd di Camera e Senato hanno presentato una mozione sul tema della finanza locale per chiedere che la manovra economica sia coerente con i principi del federalismo fiscale. Di seguito il testo. Il Senato, premesso che le autonomie territoriali italiane, e in modo particolare i comuni, versano in una situazione di gravissima difficoltà finanziaria, evidenziata nella predisposizione dei bilanci preventivi per il 2011, con pesanti ripercussioni sui servizi forniti ai cittadini (nidi e scuole dell’infanzia, assistenza agli anziani e ai disabili, manutenzione strade, edifici e verde pubblico, polizia urbana), mentre altre forti difficoltà si annunciano per il 2012 visti i tagli già previsti; infatti la manovra triennale di finanza pubblica 2011-2013 (legge 30 luglio 2010, n. 122, di conversione con modificazioni del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78), recepita successivamente nella legge di stabilità per il 2011 (legge 13 dicembre 2010, n. 220) grava in modo del tutto sproporzionato su comuni, province e regioni. Essa prevede che su circa 40 miliardi di euro complessivi di riduzione delle spese correnti ben 22,4 miliardi …

Legge elettorale, Bersani s’arrabbia: «La nostra proposta è al Senato», di Maria Zegarelli

Le acque sono agitate nel Partito democratico. Onde alte provocate dal dibattito sui referendum sulla legge elettorale tanto che alla fine il segretario Pier Luigi Bersani per la seconda volta nel giro di poche ore torna a invitare tutti i big del partito ad attenersi «alla proposta del partito» che non è certo il referendum abrogativo del Porcellum firmato Passigli e non è neanche quello pro-Mattarellum di cui è capofila Arturo Parisi che ieri mattina si è incontrato a Santi Apostoli con Walter Veltroni, Pierluigi Castagnetti, Achille Passoni e diversi altri parlamentari Pd. «I referendum li promuove la società civile, esprime tutti i referendum che vuole, uno, due, ma anche 5 o 7 dice il segretario in Transatlantico i partiti invece hanno il loro da fare in Parlamento: perché le leggi elettorali per bene si fanno in Parlamento». E il Pd una sua legge ce l’ha, «una proposta giusta e buona», firmata Bressa, sui cui dettagli ancora si conosce poco, ma che di sicuro «non è un ritorno al proporzionale, prevede i collegi e il …