Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Nucleare, il dietro front del governo è una vittoria del Pd

Bersani: “Ora il governo risponda sulle energie rinnovabili, noi lavoreremo per raggiungere il quorum perché vogliono depotenziare il referendum”. E annuncia un question time sulle politiche energetiche. Finocchiaro: “Il governo vuole nascondere il suo fallimento aggirando il voto”. Bianchi: “Vigileremo perché la marcia indietro sia definitiva, ora un piano energetico nazionale”. “Sul nucleare il governo con ogni evidenza scappa dalle sue stesse decisioni, è una vittoria del PD”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, al termine della riunione della segreteria ha commentato la notizia che il Governo ha deciso di soprassedere sul programma nucleare e ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus, all’esame dell’aula del Senato, l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese. ”Credo che questa – ha proseguito il segretario- sia in ogni caso una vittoria nostra, di chi già prima dell’incidente in Giappone aveva messo in luce l’assurdità del piano così come il governo lo aveva concepito. Per noi è positivo ma non è abbastanza, perché è chiaro che il governo …

Bersani: «Serve un concorso di forze ampie. C’è il rischio di vedere Berlusconi al Quirinale», di Maria Zegarelli

«Napolitano ha ragione. Io sono sicuro che la Milano democratica saprà rispondere». Il Pd rilancia: «Un’alleanza tra moderati e progressisti». «Il tramonto di Berlusconi sarà drammatico». Bersani definisce «sacrosante» le parole di Napolitano. Alle opposizioni: «Serve un’alleanza tra le forze progressiste e moderate per sconfiggere il berlusconismo». «Sacrosante e precise», le parole di Giorgio Napolitano, reale il rischio «di pericolose degenerazioni» evocate dal Capo dello Stato, perché «siamo dentro a questa degenerazione, certamente». Pier Luigi Bersani commenta così il duro monito del presidente delle Repubblica e definisce «vergognoso» l’episodio dei manifesti contro i magistrati a Milano, «le destre stanno seminando mentalità barbarica e anticostituzionale» aggiunge parlando ad una iniziativa elettorale a Civitanova Marche. È alla luce di questo che secondo il segretario dei democratici è necessaria una coalizione elettorale fra le forze progressiste e moderate del Paese, «non sante alleanze», ma un cartello forte e unito «perché se ci si divide, con un solo voto in più Berlusconi può fare il presidente della Repubblica il prossimo giro». Il Berlusconismo non si esaurirà con l’uscita da …

Bersani: PD il pilastro per la riforma repubblicana

Bersani: PD il pilastro per la riforma repubblicana Un po’ di crescita e un po’ di giustizia in più è l’unico modo per ricominciare a pensare di essere un paese solo. La leadership non può contare più delle istituzioni, dei partiti e dei singoli individui. “Siamo il partito della Costituzione e dell’Unità d’Italia. Vogliamo essere il partito del secolo nuovo, una sintesi tra tradizioni e innovazione. Ma per essere questo rifugiamo dai nuovismi. Nessun albero può dare frutti se si tagliano le radici”. Così Bersani ha introdotto il suo intervento durante l’iniziativa “150. Con l’Italia. Tutta intera”. Per il leader democratico “c’è bisogno di un maggiore radicamento del pensiero se si vuole creare un orizzonte di cambiamento. Dobbiamo lavorare per unire politica e pensiero su basi nuove. Una sintesi tra valori costituzionali e valori patriottici: un’energia positiva e vitale”. “Noi siamo a nostro agio nell’anniversario dei 150 anni d’Italia e notiamo che questo non è accaduto per la destra. Non si confonda il patriottismo con la sua degenerazione nazionalista dei primi del 900; il patriottismo …

"Ma l’opposizione c’è", di Mario Lavia

Ma l’opposizione c’è Quando uno come Scilipoti fa finta di inserire al contrario la tessera con cui si vota, come per suggerire ai suoi padroni “guardate, posso anche non votare col governo”, certo, ti cascano le braccia. Perché poi “Munnizza”, come è stato carinamente ribattezzato dai dipietristi, si sa che vota e voterà per Berlusconi, il suo futuro e la sua paga lì stanno. E dunque, stai lì giorni e giorni, disciplinatamente, pronto a fare casino ogni volta che puoi, e niente, l’orribile legge ad personam passa, tu hai perso e loro hanno vinto, la forza dei numeri ce l’hanno, ma non quella della ragione, come dice Castagnetti, e allora del diritto si fa strage. Ma alla fine della battaglia di Montecitorio – non è la prima e non sarà l’ultima – va detto che i deputati dell’opposizione sono stati bravissimi, che hanno scritto una buona pagina di vita parlamentare, che sono comunque riusciti a mettere sotto i riflettori l’inconsistenza di merito della legge e anzi la sua intrinseca logica arrogante e a beneficio del …

"L’università che ci meritiamo", di Maria Chiara Carozza, Marco Meloni

Pochi mesi dopo l’approvazione della riforma Gelmini, le università italiane sono impegnate in un compito davvero difficile: sopravvivere. I tagli al sistema dell’istruzione e della ricerca sono avvenuti prontamente, mentre l’attività di normativa secondaria procede con lentezza, nonostante le rassicurazioni del ministro. Gli atenei si ritrovano ad affrontare un vero e proprio ginepraio normativo, a cui è ormai appesa la didattica. Inoltre, a parte qualche normativa di minutissimo calibro, il governo non ha ancora adottato alcuno dei provvedimenti fondamentali – sono decine – per l’attuazione della legge. Lo schema di regolamento per l’abilitazione scientifica (passaggio fondamentale per l’accesso al ruolo dei professori) ha ricevuto un pesante parere negativo da parte del consiglio di stato. È il caso di essere realisti: un governo agonizzante non può essere in grado di adottare tutti gli atti necessari per dare gambe a una riforma che, altrimenti, si risolve nell’incertezza più totale e nel blocco delle attività ordinarie degli atenei. Proprio in questo ritardo preoccupante, troviamo la conferma delle nostre osservazioni dei mesi precedenti: abbiamo più volte sottolineato come la …

"Una "dote personale" pubblico-privata per aiutare i giovani", di Tucci Claudio

La proposta Pd. Conto Inps per i nuovi nati, una «dote personale» pubblico-privata per aiutare i giovani. Dote di cittadinanza. È un conto per ciascun nuovo nato che viene aperto automaticamente presso l’Inps e finanziato con fondi pubblici e privati. Si chiama «Dote personale di cittadinanza» e rappresenta il cuore del ddl che il Pd presenterà domani al Senato e che ha come prima firmataria Anna Finocchiaro. Un contributo per aprire un’impresa o pagarsi gli studi: il meccanismo consente di maturare 27mila euro in 18 anni. L’investimento per Lo Stato 7-8 miliardi da coprire con rimodulazione della spesa e lotta all’evasione. Un conto individuale per ciascun nuovo nato aperto automaticamente presso i’Inps e finanziato con fondi pubblici e privati. Obiettivo? Aiutare il “futuro” ragazzo ad avviare un’impresa o pagarsi gli studi. Si chiama «Dote personale di cittadinanza» e rappresenta il cuore del disegno di legge «Piano nazionale per l’autonomia e la libertà delle nuove generazioni», targato Pd che sarà presentato domani al Senato. Sul conto sarà appostata anno per anno, fino alla maggiore età del …

Processo breve, sì alla legge «salva premier» Bersani: «E' un passo verso l'abisso»

Per il suo capo la maggioranza regge. Anche se non con i 330 voti stimati bensì con 314. La Camera ha approvato il provvedimento sul processo breve pro-Berlusconi superando l’ostruzionismo duro praticato dall’opposizione, Pd e Idv innanzi tutto. Il ddl passa con le proteste fino all’ultimo di chi contrasta il provvedimento a cui la maggioranza si è aggrappata. Sono 314 i voti a favore, 296 i no. Un capitolo buio, per la democrazia, per i cittadini. Bersani parlaesplicitamente di “abisso”. «Abbiamo fatto tutto il possibile per combattere contro questa vergogna», afferma il presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini. Rafforzata da gruppi come i Responsabili, i numeri stanno con la maggioranza. Nell’emiciclo echeggiano applausi mentre Pd e Idv (pensando a Licio Gelli e alla tessera avuta da Berlusconi) intonano in coro ‘P2-P2’ urlato da Pd e Idv verso il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto. Il quale ripete per l’ennesima volta le accuse a «una parte della magistratura» il cui intento sarebbe quello di «abbattere» il premier solo perché lo vuole giudicare come un normale cittadino. …