Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Processo breve rinviato. Il PD vince la sua battaglia

Dopo il rinvio alla Camera, la discussione riprenderà la prossima settimana. Con l’iniziativa parlamentare e la mobilitazione dei nostri militanti e simpatizzanti, il Pd ha battuto la maggioranza. Bersani : “Abbiamo più fisico di Berlusconi e dobbiamo resistere un giorno di più”. Letta: “la maggioranza non è in grado di reggere una normale attività legislativa”. Franceschini “il Paese ha diritto di avere un Governo che governa e che non dà la priorità solo ai problemi processuali del loro capo”. Il blitz del governo è fallito miseramente. L’obiettivo di far approvare l’ennesima legge salva premier puntando i riflettori mediatici solo sotto la luce dell’emergenza di Lampedusa ha prodotto tanto rumore per nulla. Con l’iniziativa parlamentare e la mobilitazione dei nostri militanti e simpatizzanti, il pd ha battuto la maggioranza: la discussione sul processo breve, dopo la bagarre dentro e fuori l’Aula di Montecitorio, è stata rimandata al prossimo 5 aprile. E’ una nuova sconfitta per il governo Berlusconi. Da queste due frenetiche giornate parlamentari il segnale politico più marcato sta nel fatto che le opposizioni sono …

Giustizia: continua il presidio del PD contro il processo breve. Bersani: “Fare insieme fronte comune contro lo sfregio alla Costituzione e alla democrazia italiana.

Bindi: “Siamo in una dittatura della maggioranza”. Oggi la maggioranza è andata di nuovo sotto sulla votazione del processo verbale contenente gli insulti del ministro La Russa. La giornata parlamentare di oggi è ricominciatancora più calda di quella di ieri. Lo scontro tra opposizione e maggioranza è ripreso su questioni procedurali: dal processo verbale della seduta in Aula, ieri erano stati escluse le cordiali parole con cui il ministro La Russa aveva insultato le opposizioni (“conigli”) e il Presidente della Camera (“vaff…”) Il PD ha chiesto di correggere il processo verbale. Fini ha replicato “che pur con le osservazione fatte, e di cui si prenderà debita nota, il processo verbale si intende approvato”. Dopo una prima sospensione dei lavori in Aula di 5 minuti per la lettura del verbale, alla ripresa, il Pd, Udc e l’Idv sono tornati a ribadire la richiesta di riscrittura del processo verbale con la conseguente rettifica. La votazione che ne è scaturita e il voto di parità ha fatto respingere l’approvazione del processo verbale. Una nuova sconfitta per la maggioranza. …

Imprese edili, ecco le nuove regole

Approvata alla Camera la legge che disciplina l’attività di costruttore. Ghizzoni e Miglioli: “Favorire concorrenza leale e qualità del prodotto”. La Camera dei Deputati ha approvato con un’ampia maggioranza il testo unificato di diverse proposte di legge relative alla “Disciplina dell’attività di costruttore edile e delle attività professionali di completamento e finitura edilizia”. Una delle proposte di legge porta la firma, tra gli altri, degli onorevoli Ivano Miglioli e Manuela Ghizzoni. Ecco di seguito la loro dichiarazione congiunta. «Le proposte su questa materia sono partite dalle associazioni di categoria, in particolare CNA e Confartigianato. Nella Commissione Ambiente e Lavori Pubblici vi è stato un confronto unitario che ha portato ad un testo condiviso. Come sempre, quando la maggioranza non opera con forzature o a colpi di forbici, il Partito democratico da il suo decisivo contributo. Si è inteso fornire una disciplina ad attività di un settore privo di regole per l’accesso e per svolgere l’attività imprenditoriale, con l’obiettivo che chi l’avvia e la svolge in edilizia abbia le competenze necessarie per garantire la sicurezza dei …

Presidio del PD contro il processo breve.

Oggi alle ore 18.00 davanti Montecitorio saranno presenti Bersani, Bindi, Letta e Finocchiaro per dire basta con le amnistie personali, con le prescrizioni brevi, con le bugie, con le intimidazioni alla magistratura. Basta con l’umiliazione del Parlamento costretto ad approvare in fretta e furia leggi e leggine per salvare Silvio Berlusconi dai processi Basta con le amnistie personali, con le prescrizioni brevi, con le bugie, con le intimidazioni alla magistratura. Basta con l’umiliazione del Parlamento, costretto ad approvare in fretta e furia leggi e leggine per salvare Silvio Berlusconi dai processi e a far finta di credere, per di più con il sigillo di un voto di fiducia, che Ruby sia la nipote di Mubarak. Oggi pomeriggio, alle ore 18, il Partito Democratico organizza davanti a Montecitorio un presidio contro le forzature del Pdl, della Lega di Bossi, Calderoli e Maroni e dei cosiddetti responsabili che questa mattina alla Camera hanno imposto lo stravolgimento dei lavori parlamentari per parlare di processo breve e prescrizione breve. Saranno presenti il segretario nazionale Pier Luigi Bersani, il presidente …

"Tre lavoratori su quattro? Precari", di Cesare Damiano

Ormai l’allarme sociale è altissimo e investe soprattutto i giovani. Il fallimento del governo è totale. Ora bisogna voltare pagina. Meno lavoro e sempre più precario. Le conseguenze sul piano occupazionale della grande crisi di questi anni diventano di giorno in giorno più allarmanti e rischiano di condizionare in modo pesante il futuro del nostro paese. Nel biennio 2009-2010 oltre il 76 per cento delle assunzioni è stato fatto con contratti a termine. Tradotto, significa che ogni quattro lavoratori tre sono precari. Con tutte le conseguenze del caso, sul piano economico, sociale e umano. L’ultima conferma in ordine di tempo è data da uno studio presentato nel secondo «Rapporto UIL sulle comunicazioni obbligatorie», basato non su sondaggi ma sui dati concreti delle assunzioni e delle cessazioni dei rapporti di lavoro. Nei due anni presi in considerazione, dei 14,3 milioni di rapporti di lavoro instaurati 11 milioni sono precari. Il 66,3 per cento è costituito da contratti a termine, l’8,6 per cento da contratti di collaborazione a progetto. I cosiddetti contratti standard – cioè i rapporti …

Lampedusa, PD: “Se sono capaci gestiscano il problema. Altrimenti se ne vadano a casa”

Vergognosa la ricetta del ministro Bossi per risolvere l’emergenza degli sbarchi sull’isola: “immigrati? Fora da i ball”. Bersani:”Se il governo la pensa come lui faccia da solo, non si può tenere il piede in due scarpe”. Come gettare benzina sul fuoco? Basta chiederlo al ministro Umberto Bossi, primo firmatario della legge che disciplina la situazione degli stranieri in Italia tutt’ora in vigore: “immigrati? Fora da i ball” con tanto di gesto e fischio di accompagnamento sonoro. La posizione della Lega è quella classica: fare dell’emergenza un motivo per aumentare il consenso populista della paura. A Bossi non interessa risolvere il problema degli sbarchi a Lampedusa ma serve solo ad incendiare gli animi dei propri elettori a colpi di frasi ad effetto. La colpa è sempre di qualcuno e mai della Lega. Questa volta la responsabilità è dell’Europa che non vuole condividere la gestione dell’emergenza degli sbarchi. L’eventuale soluzione dei problemi è quella “prenderli dall’isola e rimandarli a casa loro”. Se il governo, come Bossi, dice ‘fora dai ball’, faccia da solo”. Lo dice il segretario …

"Il nucleare e l'acqua: nessun dorma", di Stella Bianchi

Il 12 e il 13 giugno prossimi i cittadini avranno la possibilità di decidere su tre questioni importanti che riguardano la vita e il futuro di ognuno di noi. Per noi del Partito democratico la scelta è chiara: un sì contro il legittimo impedimento, un sì contro il nucleare, un sì per l`acqua pubblica e contro la privatizzazione forzata imposta dal governo Berlusconi e una nostra proposta di legge per il governo pubblico del servizio idrico integrato. Abbiamo sempre espresso con forza la nostra contrarietà al piano di ritorno al nucleare voluto dal governo Berlusconi. Lo ripetiamo da mesi e con motivazioni tutt`altro che ideologiche. Secondo il piano approssimativo del governo dovremmo importare una tecnologia vecchia e non ancora sperimentata, sopportare costi altissimi e per di più incerti, tempi lunghissimi di realizzazione degli impianti senza alcun piano certo di gestione delle scorie radioattive, neppure di quelle già esistenti nelle centrali non ancora smantellate. Il ritorno al nucleare voluto dal governo è una scelta sbagliata che non ha il consenso dei cittadini e che tanto più …