"Basta opacità. Il Pd deve scegliere da che parte stare", di Cesare Damiano
Sulla Fiat i democratici hanno discusso, come deve avvenire in un partito aperto. Ma poi bisogna arrivare a sintesi chiare e condivise su questi che sono i veri contenuti, altro che alleanze. Oggi e domani si svolge a Torino il referendum tra i lavoratori Fiat sull’accordo di Mirafiori. Nel Pd, attorno a quest’intesa, si è sviluppato un dibattito forte che ha visto emergere un arco di posizioni, alcune delle quali contrapposte. In un partito democratico è normale che questo avvenga. Non è normale, invece, che non si arrivi ad una posizione di sintesi riconosciuta. Su questo tema la direzione del partito si deve esprimere. Definendo il proprio giudizio sui contenuti dell’intesa, sul rispetto dell’esito del referendum e, soprattutto, delineando un indirizzo chiaro su temi come la rappresentanza sindacale messa in discussione nell’accordo di Mirafiori e sul diritto di sciopero, a proposito del quale vanno chiarite tutte le possibili ambiguità interpretative: il suo esercizio non può essere impedito al singolo lavoratore. Al di là della questione Fiat, il punto è che il Pd si trova oggi …
