Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Basta opacità. Il Pd deve scegliere da che parte stare", di Cesare Damiano

Sulla Fiat i democratici hanno discusso, come deve avvenire in un partito aperto. Ma poi bisogna arrivare a sintesi chiare e condivise su questi che sono i veri contenuti, altro che alleanze. Oggi e domani si svolge a Torino il referendum tra i lavoratori Fiat sull’accordo di Mirafiori. Nel Pd, attorno a quest’intesa, si è sviluppato un dibattito forte che ha visto emergere un arco di posizioni, alcune delle quali contrapposte. In un partito democratico è normale che questo avvenga. Non è normale, invece, che non si arrivi ad una posizione di sintesi riconosciuta. Su questo tema la direzione del partito si deve esprimere. Definendo il proprio giudizio sui contenuti dell’intesa, sul rispetto dell’esito del referendum e, soprattutto, delineando un indirizzo chiaro su temi come la rappresentanza sindacale messa in discussione nell’accordo di Mirafiori e sul diritto di sciopero, a proposito del quale vanno chiarite tutte le possibili ambiguità interpretative: il suo esercizio non può essere impedito al singolo lavoratore. Al di là della questione Fiat, il punto è che il Pd si trova oggi …

"Un premier irresponsabile", di Stefano Fassina

È vero che, dopo 20 anni di “Silvio”, come lo chiamano i suoi giornali, non dovremmo più stupirci di nulla. Tuttavia, colpisce la contraddizione tra le due destre ieri a Berlino. Da una parte Angela Merkel, la signora che pur illudendosi di fare da sola in Europa tenta di difendere il modello renano e mette gentilmente alla porta la Fiat quando il dott. Marchionne le presenta, per la Opel, un’offerta di acquisto viziata da pesantissimi costi sociali. Dall’altra, il nostro misero Presidente del Consiglio che sostiene la Fiat nell’ “abbandono” di Torino in caso di vittoria del “no” alle Carrozzerie di Mirafiori. Nessun Capo di Stato al mondo avrebben mai detto che «le imprese e gli imprenditori italiani avrebbero buone motivazioni per spostarsi in altri Paesi». È un’affermazione inaccettabile ed irresponsabile. Sin dall’annuncio di Fabbrica Italia, il Governo Berlusconi si è lavato le mani, invece di svolgere quella funzione di mediazione alta tra interessi economici e sociali diversi, distintiva di un governo democratico. Sin dall’inizio, ha rinunciato alla politica industriale per l’auto. Sin dall’inizio, il …

Bersani a Casini: "O superiamo i veti o teniamo Berlusconi altri 10 anni"

Bersani al tg3: “siamo gli unici a parlare di lavoro. Marchionne saprà prendere le misure alle auto ma alle parole no, quei venti miliardi per cosa li vuole spendere e che fine ha fatto la ricerca? Nessuno glielo chiede” Pier Luigi Bersani, al Tg3, mette alla frusta l’Udc e Pier Ferdinando Casini, respingendo l’idea di un Pd in mezzo al guado in fatto di alleanze. “Discutiamo di cose concrete, sceglieranno loro se aprire una discussione che superi i veti reciproci con cui ci teniamo Berlusconi e un altro decennio berlusconiano, con Berlusconi presidente della Repubblica, o se intendiamo avanzare altre ipotesi. Ma vorrei sapere quali sono queste ipotesi, perché con questi traccheggiamenti non si governano i problemi che abbiamo – ha detto il segretario del Pd – mentre noi stiamo lavorando a un progetto per l’Italia che riguarda la democrazia, la crescita e il lavoro e lo vogliamo presentare a tutte forze di opposizione. Ciascuno si prenderà le sue responsabilità, poi tireremo le somme. Noi diciamo di guardare oltre Berlusconi, ci prendiamo la responsabilità di …

Fiat: è inaccettabile l'assenza da parte del governo. Il Pd farà la sua parte

Qualunque risultato verrà dal referendum dei lavoratori della Fiat dovrà essere rispettato. Così Bersani al termine di una riunione con il segretario della Fiom, Maurizio Landini. Dal Pd punti di convergenza con il sindacato. Il Pd non si esprime sul referendum che si terrà a Mirafiori e il segretario Pierluigi Bersani ha ribadito al segretario della Fiom, Maurizio Landini, in un incontro al partito che il risultato andrà riconosciuto, qualunque esso sarà. Per oltre un’ora il confronto tra i democratici e le tute blu rivela una sintonia di fondo in particolare sul tema della rappresentanza sindacale e sulla politica industriale. “Se io fossi stato ministro – ha detto Bersani secondo quanto riferiscono i partecipanti all’incontro – avrei chiamato Marchionne e gli avrei chiesto di chiarire tutte le implicazioni del Piano industriale della Fiat”. Secondo il leader Pd, infatti, gli investimenti da parte del Lingotto vanno verificati e su questo aspetto devono impegnarsi, da una parte il governo e anche Confindustria. Nei confronti della associazione guidata da Marcegaglia, Bersani ha espresso più di una preoccupazione e …

"Paradosso Democratico" di Francesco Piccolo

Il Pd ha una vocazione maggioritaria. Vale a dire che è nato per governare. È moderato, responsabile, alla ricerca di soluzioni concrete. Stando all’opposizione, tutte queste caratteristiche lo debilitano. Altri partiti più piccoli, sono nati per non governare: quelli più a sinistra per opporsi su tutto, quelli più al centro per fare l’ago della bilancia per tutti. Stando all’opposizione, tutte queste caratteristiche li rafforzano. Qui sta il punto non risolto del Pd: è molte volte più grande degli altri; quindi avrebbe il compito di scegliere un candidato, fare un progetto di governo e poi vedere se gli altri aderiscono (oppure una nuova proposta di legge elettorale, e poi vedere se altri sono d’accordo). Ma gli altri hanno dalla loro che se le cose rimangono così, è meglio. E quindi possono ottenere molto di più delle forze che rappresentano. Questo è il motivo principale per cui il Pd nei fatti non fa proposte concrete. Non può forzare, perché ogni volta che forza gli rispondono: no. Eppure, non c’è un altro modo di uscire dall’impasse che forzare …

"Bersani, appello all´unità delle opposizioni", di Giovanna Casadio

“Destra nel caos, chi alza la testa come Fini e Tremonti viene bombardato”. Messaggio alla Lega: pronti a discutere sul federalismo ma basta diversivi. Bersani batte di nuovo sul tasto dell´unità di tutte le opposizioni. «Il centrodestra non ha prospettive, è nella confusione – denuncia il segretario del Pd – Da dieci anni siamo indietro in tutte le classifiche. Le opposizioni si devono organizzare perché è ora di guardare oltre Berlusconi e i progressisti e i moderati devono incontrarsi per aprire una fase nuova». È l´appello a Casini e Fini per un «patto repubblicano», fatto nei giorni scorsi e rilanciato ieri al Tg2. E poi, lo stile del personalismo populista berlusconiano è quello delle campagne contro Fini o Tremonti. Sono vicende che «insegnano un paio di cosucce» sul Pdl – osserva Bersani – prima fra tutte che «chi alza la testa lì muore, viene bombardato». Ancora più indispensabile è quindi che le forze d´opposizione «facciano una riflessione sulle responsabilità che hanno». Parole dure. Provocano un fuoco di fila di reazioni nel centrodestra. Il ministro Bondi …

"Oggi come centocinquanta anni fa un altro Risorgimento è possibile", di Pippo Civati

Così il Risorgimento è uscito dai sussidiari e dai libri di testo un po’ polverosi, per tornare a parlare, attraverso le parole misurate e sensibili alla critica del nostro Presidente, alle italiane e agli italiani. 150 anni sono un’eternità e, però, per altri versi, sono un secolo e mezzo molto breve, in cui molte cose rimangono ancora da fare, nonostante due guerre, una dittatura, e due Repubbliche. Le divisioni e le dicotomie ancora ci accompagnano, come se tutto fosse irriformabile. I ritardi (e gli sprechi) sembrano una traccia che non si perde. In più, se è possibile, l’Italia si è ancora più allontanata dall’Europa, e il suo provincialismo assume, talvolta, i toni dell’autarchia, ancora più paradossale (e dolorosa) ai tempi della globalizzazione. L’estate scorsa ho attraversato il Paese per raccontarlo per conto di questo giornale (che si chiama Unità ed è bello ricordarlo oggi), da Torino a Marsala, passando anche per la Reggio Emilia del Tricolore e dei mille colori, alle prese oggigiorno con la complessa sfida dell’integrazione e della convivenza. Raccontammo di Ippolito Nievo …