"Oltre Silvio, le riforme", di David Sassoli
La fotografia del paese è impietosa e anche un negazionista come Tremonti ha dovuto ammetterlo: scivolando ancor più verso il basso, con nuovi esclusi e vecchi mandarini, ogni tentativo di ripresa sarà ancora più difficile. A forza di tentare rincorse potremmo ritrovarci senza fiato. A due anni dall’esplosione della crisi, il sistema Italia rischia di frantumarsi, con un governo non in grado per i numeri ormai ridotti di sostenere riforme urgenti e impegnative. Ha fatto bene ieri Pierluigi Bersani a scrivere che il paese «non può accettare di essere narcotizzato dal chiacchiericcio politicista», ma ha necessità di «cambiare l’agenda» guardando oltre Berlusconi. E cosa c’è “oltre Berlusconi”, in questa fase storica, con i problemi che ci ritroviamo, con i giovani disoccupati che aumentano di mese in mese, aziende in forte crisi, bilanci familiari in rosso, un divario fra ricchi e poveri mai conosciuto nell’età contemporanea, un assetto istituzionale fragile e ridondante che genera una sfiducia crescente nelle capacità del sistema democratico di far quadrare i conti nel rapporto fra persona e comunità? Il Pd, dopo …
