Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Appello per il Risveglio civile dell'Italia

Con l’Italia che vuole cambiare. Sottoscrivi e diffondi l’appello già firmato da alcuni intellettuali a sostegno della manifestazione di sabato 11 dicembre. Tra i firmatari Bodei, Scola, Urbinati, Schiavone, Galli. L’Italia si trova ad affrontare uno dei passaggi più difficili e preoccupanti della sua storia repubblicana. La crisi economico-sociale rischia di intrecciarsi con la crisi democratica, in una situazione in cui la condizione di giovani, famiglie e imprese risente drammaticamente della recessione degli ultimi due anni e dell’assenza di qualsiasi iniziativa del governo in grado di promuovere una ripresa della produzione e dei consumi, di ridurre le diseguaglianze sociali, di contrastare la disgregazione del Paese, di investire su scuola, università e ricerca quali risorse fondamentali per il futuro. Le manifestazioni di studenti e ricercatori di questi giorni segnalano un disagio che va ben al di là dell’opposizione alla finta riforma dell’Università voluta dal governo. Esse rivelano l’inquietudine di una generazione rispetto all’incapacità di chi ha governato finora di offrire un orizzonte di futuro e di speranza. La condizione e lo stato d’animo dei giovani sono …

"In piazza per la spallata", di Maria Zegarelli

Bersani: cambiamo l’Italia. Due milioni a San Giovanni «Sarà una festa di liberazione». 18 treni speciali, 1500 autobus. Il Pd sabato in piazza per la «spallata» al governo. Quanti saranno? «Non uno in meno di quanti ne portò Berlusconi nel 2006 contro Prodi», annnunciano dal Nazareno. Bersani chiuderà con un lungo intervento. Dare la «spallata» finale al governo Berlusconi e iniziare una nuova fase per la politica e il paese, insomma fare della manifestazione del Pd di sabato prossimo a Roma una Festa della liberazione, a tre giorni dal voto di fiducia alle Camere. Possibilmente portando a Roma «non una persona di meno di quelle che portò Berlusconi nel 2006 contro la Finanziaria del governo Prodi», butta lì Lino Paganelli parlando con Nico Stumpo, responsabile organizzazione del partito. Riguardando le dichiarazioni trionfali dell’allora Fi i conti dovrebbero essere presto fatti: oltre due milioni di persone. «Noi di numeri non ne diamo, sarà la piazza a parlare», frena Stumpo, malgrado il clima di grande ottimismo che si respira nel quartier generale al Nazareno. GLI ORGANIZZATI A …

Una legge di (s)bilancio che non dà risposte al Paese

Dal governo provvedimenti privi di contenuti significativi. Il Pd propone 17 maxiemendamenti “I provvedimenti della decisione di bilancio per gli anni 2011-2013 sono privi di contenuti significativi e in quanto tali rappresentano una risposta debole e del tutto inadeguata alle aspettative dell’intero tessuto sociale e produttivo del Paese, duramente colpito dalla recente crisi economica e finanziaria ed ora in attesa di interventi per il sostegno alla competitività e dei redditi”. Questo è quanto emerge dalla conferenza stampa al Senato sulla legge di stabilità proposta dal governo dove hanno partecipato il presidente Anna Finocchiaro, il relatore di minoranza senatore del Pd, Luigi Lusi e il capogruppo democratico in Commissione Bilancio, Widmer Mercatali. Il Pd ha presentato 17 macroemendamenti per denunciare l’immobilismo del governo e rilanciare la crescita del Paese. Anna Finocchiaro ha spiegato che l’azione del Pd è ispirata a un “atteggiamento responsabile nei confronti del Paese”, ovvero la promessa di “approvare la legge di stabilità prima del 14 dicembre”. Poi, ha precisato: “Non si tratta di un’apertura di credito nei confronti di questo governo, che …

«Attenti agli strappi del premier, la nostra sarà la piazza della democrazia», intervista a Pier Luigi Bersani di Giovanni M. Bellu

Segretario Bersani, manca una settimana alla manifestazione del Pd e dieci giorni al voto di fiducia. E uno dei coordinatori del Pdl ha appena offeso il Quirinale. Si respira un’aria brutta. Ci dica: secondo lei ci sono pericoli per la tenuta democratica? “Siamo sicuramente a un passaggio crucialissimo. Man mano che si avvicinano momenti critici per lui Berlusconi è sempre più pericoloso. Fasi come questa, quando c’è il tramonto ma ancora non si vede l’alba, sono fasi nelle quali la nostra democrazia può subire degli strappi. Si, l’uscita di Verdini è stata vergognosa, ma fa parte di un già sentito. È l’idea che la Costituzione sia un orpello e che chiunque non faccia quel che Berlusconi vuole sia un traditore, un eversore. È un’idea pericolosa che Berlusconi cerca di far entrare nel senso comune. Come l’idea del tradimento e del ribaltone. Aveva una maggioranza mai vista, aveva tutto, e alla fine si è ribaltato da solo”. Ieri ha ripetuto che la caduta del suo governo sarebbe un colpo mortale alla stabilità economica. “Ma se sono …

"Pd e destra per salvare il Paese e dopo un anno si va a votare", intervista a Dario Franceschini di Giovanna Casadio

Franceschini: ma Berlusconi resti fuori. Serve un esecutivo che affronti la crisi economica e metta mano a una nuova legge elettorale. Invito rivolto a chi nella maggioranza antepone l´interesse nazionale all´interesse di parte. «Berlusconi si tolga di mezzo. Già da mesi avrebbe dovuto dimettersi. Quanto costerà questo atteggiamento del premier all´Italia? Ha lanciato l´allarme-rating ma l´instabilità è colpa della sua maggioranza e dipende anche dalla stagnazione di un paese, il nostro, che non ha più crescita. La sua pretesa di restare comunque a Palazzo Chigi, il suo discredito internazionale quanto incidono sul differenziale di interessi tra noi e la Germania? Un costo economico spaventoso a carico delle famiglie italiane». È una requisitoria quella di Dario Franceschini. Per le opposizioni, così come per Fini, è cominciato il conto alla rovescia: meno nove giorni al voto di sfiducia a Berlusconi. E la partita è già spostata sul “dopo”. Per il capogruppo Pd l´obiettivo è un governo di responsabilità anche di un anno, o quanto occorre, per affrontare l´emergenza economica e la riforma elettorale. Siete così certi di …

Chiusura Camera il Pd: "Occupiamola"

Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ed il presidente del gruppo parlamentare della Camera, Dario Franceschini, hanno scritto oggi una lettera ai deputati del Pd per criticare la decisione di sospendere i lavori parlamentari imposta dalla maggioranza di centrodestra e per chiedere loro di far sentire la voce del Pd nel paese. “Cari colleghi- scrivono Bersani e Franceschini- l’inusitata decisione di sospendere i lavori della Camera in attesa della discussione sulla fiducia al governo e’ molto grave e assolutamente indicativa di come questa maggioranza di destra consideri il ruolo del Parlamento”. Momento delicato. “Tutti noi- aggiungono- abbiamo cercato di contrastare questa scelta. In giorni decisivi, in un momento cosi’ delicato dal punto di vista economico e sociale, e con importantissime scadenze europee, sarebbe stato doveroso continuare l’attivita’ del Parlamento”. “Ciascuno nei propri territori, puo’ tuttavia svolgere un ruolo importante in questi giorni, mobilitando i nostri iscritti, i simpatizzanti, i cittadini per spiegare le nostre ragioni e preparare nel modo migliore la manifestazione che il Pd ha indetto per l’11 dicembre in piazza San Giovanni, …

"Pd: che la rabbia diventi energia positiva", di Luciana Cimino

E’ il momento dell’altra Italia. Quella che si oppone al malgoverno di un presidente del consiglio amico di dittatori da operetta e al disfacimento del paese causato dalle leggi dei suoi ministri. Ma anche quella che propone un nuovo modo di gestire la cosa pubblica, perché «il Pd è una forza di governo, solo momentaneamente all’opposizione», come ha più volte sottolineato il segretario Pier Luigi Bersani. E allora ecco che a chiamare a raccolta militanti e simpatizzanti per la grande manifestazione dell’11 dicembre a Roma (partenza da Piazza della Repubblica alle ore 14.30) non è solo l’antiberlusconismo, ma la voglia di mettere in campo un’altra idea di paese. ”Noi – spiega Bersani – ci prepariamo a fare la nostra manifestazione, l’11 dicembre qui in piazza San Giovanni, per dire al Paese il nostro progetto. Non diremo solo che Berlusconi deve andare via, quello lo stiamo dicendo tutti i giorni, invece, diremo cosa vorremmo fare per mettere insieme un po’ di riforme per affrontare questa situazione drammatica, a partire dal primo problema, quello del lavoro. Vogliamo …