"Il governo di salvezza taglierebbe le tasse", di Gianni Del Vecchio
Si continua ad ipotizzare nuovi esecutivi postberlusconiani: e ci si interroga su eventuali programmi. «Come si può pensare che con milioni di disoccupati un governo, anche di breve durata, non si occupi dell’emergenza economica?». Massimo D’Alema ieri in tv ha rilanciato la proposta di un esecutivo di transizione, già condivisa da Fini sabato scorso ad Asolo. Un’idea questa che piace a più d’uno in parlamento, soprattutto all’area centrista casinian-rutelliana che del governo di responsabilità nazionale è da sempre grande sponsor. La vera novità delle ultime ore è che questo futuribile esecutivo non avrebbe come unico obiettivo quello di cambiare la legge elettorale e portare gli italiani alle urne. Dovrebbe anche occuparsi di un’altra emergenza imperante: la crisi economica. Il deputato d’area franceschiniana Sergio D’Antoni non ha dubbi: «S’è già aperta una nuova fase politica e un’eventuale governo di transizione non potrà limitarsi a discutere di legge elettorale ma dovrà giocoforza occuparsi anche dell’economia e di come portare l’Italia fuori dalle secche della crisi». Ma quali sono i punti sui quali è possibile trovare una convergenza …
