Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

«Tutti gli scenari della conta piemontese», di Fabrizia Bagozzi

Il Pdl rischia di perdere il Piemonte ma il garbuglio giuridico è intricatissimo. Ritrovatisi il Piemonte come asset forse senza contarci più di tanto, ora i Padani sentono di stare per perderlo. Perché, anche se non circolano cifre ufficiali sui riconteggi sulle liste delle regionali che il Tar ha dichiarato invalide (Consumatori e Al centro con Scanderebech), quelle ufficiose indicano un netto recupero da parte di Bresso, che ha perso per circa novemila voti di differenza e che li avrebbe ampiamente recuperati. La Lega agita lo spettro del sovvertimento della volontà popolare, ribadito da Bossi, mentre Bresso annusa il vento a favore. Ma dato il complicato intreccio di ricorsi, controricorsi e rinvii, quali sono a grandi linee gli esiti possibili? Proviamo a ricostruire la vicenda. In questi giorni era attesa l’udienza con cui il Tar, chiuso il nuovo computo, decideva il da farsi. Ma i ritardi accumulati – nel novero manca ancora Torino – l’hanno fatta slittare di 25 giorni. Allo stesso tempo è slittata anche l’udienza (prevista per martedì) con cui il Consiglio di …

Se un ministro denuncia un deputato…e un presidente di regione non ha i voti.

Perle leghiste: il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, vuole denunciare la capogruppo Pd in Commissione Antimafia, Laura Garavini, per le sue dichiarazioni sulle liste presentate alle amministrative. Intanto Mercedes Bresso risulta in vantaggio, nel riconteggio delle schede, su Roberto Cota, attuale governatore del Piemonte Ciò che può accadere in Italia, da quando il berlusconismo a trazione leghista dilaga, ormai supera l’immaginazione. Non si finisce mai di stupirsi, e si accumulano primati rispetto agli altri Paesi europei, roba da guinness . Roberto Maroni, ministro dell’Interno ha espresso l’intenzione di inoltrare denuncia nei confronti della Capogruppo Pd nella Commissione Antimafia, Laura Garavini. E’ la prima volta che un ministro della Repubblica denuncia un deputato dell’opposizione, in ordine ad affermazioni fatte nell’esercizio del proprio mandato. L’oggetto della denuncia: le dichiarazioni della parlamentare ‘sulla trasparenza delle liste elettorali e sull’infiltrazione della ‘ndrangheta in Lombardia’. Su questo tema è stata indetta immediatamente dal Pd una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, a cui hanno partecipato: Emanuele Fiano e Andrea Orlando, Responsabili Sicurezza e Giustizia del Partito Democratico e Marco Meloni, esponente …

Finanziaria sprint: ci vuole poco a tagliare. Scavalcano il Parlamento

Sempre all’insegna del “ghe pensi mi”: anche per la Finanziaria, il governo avrebbe già deciso di fare da sé, riducendo al silenzio il Parlamento e gran parte degli stessi ministri, che devono passare per i nuovi tagli di Tremonti. Peccato che il metodo scelto, questa volta, infranga da subito non solo la prassi politica ma anche quella giuridica. E questo mentre Bankitalia rivela che il tasso di disoccupazione reale supera l’11% contando anche gli scoraggiati e le ore di cassa integrazione, nonché l’impoverimento delle famiglie che hanno meno reddito disponibile e sono più indebitate. La soluzione del ministro dell’economia qual’è? Un bluff sul digitale promettendo ai suoi colleghi soldi freschi dalla vendita delle frequenze del digitale. L’ennesimo effetto annuncio stavolta alle spalle dei suoi stessi colleghi perché non si tratterebbe della vendita all’asta delle frequenze lasciate libere da Rai e Mediaset, come proposto ieri da Pier Luigi Bersani per finanziare la scuola e l’università, ma delle frequenze delle tv locali. Le briciole di un piatto potenziale da miliardi di euro. “Il ministro Tremonti e il …

«Ci siamo anche se non aderiamo», di Stefano Fassina

Perché il Pd non aderisce, ma partecipa con tanti suoi dirigenti, compreso il sottoscritto, alla manifestazione Fiom-Cgil di domani? Il Pd, dalla sua nascita, non aderisce alle manifestazioni organizzate da altri. Pur partecipandovi con i suoi massimi dirigenti, il Pd non ha aderito agli scioperi generali indetti dalla Cgil nei mesi scorsi, alle manifestazioni del “popolo viola” e, sabato scorso, alla mobilitazione di Cisl e Uil per la riforma del fisco. Perché? Per una ragione semplice: un partito non è il contenitore di pur legittimi interessi parziali e di pur valide rivendicazioni di movimenti tematici. Un partito è declinazione autonoma, sintesi alta, di interessi parziali e rivendicazioni tematiche intorno ad una visione orientata all’interesse generale. Aderire alla piattaforma di altri vorrebbe dire rischiare di smarrire sul terreno economico-corporativo l’insostituibile funzione etico-politica distintiva del partito. In altri termini, indebolire la funzione di proposta generale nella rincorsa di domande di rappresentanza parziali. Aderire no, ma partecipare sì. Perché i movimenti non violenti e democratici sono linfa vitale per un partito di popolo, per una forza radicata nella …

"«Per la riforma una corsia preferenziale». Il Pd teme la trappola «Pronti per votare»", di Simone Collini

Bersani sospetta che dietro il niet di Schifani a Fini ci sia la volontà di far finire su un binario morto la riforma elettorale. Il leader del Pd lavora alla strategia delle alleanze in vista di un possibile voto in primavera. Finocchiaro: «Maggioranza e governo non stanno più in piedi». D’Alema: «Normale che Bersani dialoghi con Vendola e Udc» «Speriamo che non sia un modo per non cambiare la legge elettorale». Pier Luigi Bersani, racconta chi ci ha parlato dopo l’arrivo della risposta di Renato Schifani a Gianfranco Fini, concede il beneficio del dubbio al presidente del Senato. Il leader del Pd non si spinge a dire esplicitamente, come fa il capogruppo dell’Idv Felice Belisario, che «la maggioranza punta solo a insabbiare una vera riforma». Ma tra i Democratici è più di un semplice sospetto che dietro la volontà di mantenere la discussione nel ramo del Parlamento in cui Pdl e Lega sono autosufficienti ci sia il tentativo di far finire la discussione su un binario morto senza neanche farla arrivare alla la Camera, dove …

"Intervista a Manuela Ghizzoni: «Senza fondi Gelmini dovrebbe dimettersi»", di Jolanda Bufalini

La parlamentare Manuela Ghizzoni, battagliera capogruppo Pd in commissione Cultura, assieme al segretario Pier Luigi Bersani ieri ha incontrato una delegazione di ricercatori e studenti. Riforma senza copertura finanziaria. Il re è nudo? «Non vorrei che qualcuno avesse la memoria corta: risale a due settimane fa il siparietto di Mariastella Gelmini con Giulio Tremonti che assicuravano che le risorse ci sono. Ora il governo ha smentito il suo ministro e io spero che il ministro sia conseguente». Cosa significa conseguente? «Gelmini ha messo la faccia su questa riforma. Io mi dimetterei». Cosa significa la mancanza di soldi? «Sono senza copertura due emendamenti del governo, quello che prevede 9000 assunzioni straordinarie in sei anni (misura per noi largamente insufficiente) e quello che prevede la restituzione degli scatti stipendiali per le fasce più basse di reddito. Erano gli emendamenti grimaldello per il via libera alla riforma». Ma mancano anche i soldi per il funzionamento ordinario degli atenei? «C’è una voragine nelle casse dello Stato per l’università: un miliardo e 350 milioni sottratti dal governo. Ma così le …

Dichiarare senza prevenire, qual è il mestiere di Maroni?

Difficile vigilia della manifestazione romana. Il Pd: l’ordine responsabilità del governo Dopo la debàcle di Genova, il Viminale mette le mani avanti sul corteo Fiom Il corteo della Fiom di domani come Italia-Serbia di martedì sera? Il ministro dell’interno, Roberto Maroni, mette le mani avanti in vista del corteo organizzato dalla Fiom e sembra voler scaricare ogni responsabilità sul servizio d’ordine del sindacato. In studio ospite di Porta a Porta, il leghista infatti si è abbandonato a dichiarazioni preoccupanti: «Il rischio di infiltrazioni nel corteo della Fiom è elevato, come hanno detto anche le analisi dei nostri servizi, ma la nostra attenzione sarà massima. Il rischio è che alcuni gruppetti, non certo le 20 o 40mila persone che sfileranno pacificamente, staccandosi vadano a spaccare vetri. L’occasione è troppo ghiotta per l’infiltrazione nella manifestazione anche da parte di gruppetti stranieri». E ancora: «Incontrerò i responsabili della Fiom e sono certo che, essendo questo un grande sindacato, eviteranno con il loro servizio d’ordine che gruppetti di violenti possano fare danni». Uno scaricabarile in piena regola, che ha …