Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Lerner: "Il federalismo della lega? Solo propaganda"

NORD, ITALIA. MICA PADANIA. Verso l’Assemblea PD a Varese, intervista a Gad Lerner: “Il PD può crescere al nord contrapponendo idee e valori a quelli leghisti”. L’8 e 9 ottobre il Partito Democratico terrà l’Assemblea Nazionale a Varese. Una scelta simbolica della volontà di non lasciare il nord alle destre. Ci prepariamo a questo appuntamento con una serie di interviste “NORD, ITALIA. MICA PADANIA” a chi nel nord vive e si interessa da anni del suo sviluppo socio-economico. Il primo appuntamento è con Gad Lerner, giornalista e conduttore de L’INFEDELE su La7, seguiranno, tra gli altri Luca Ricolfi (sociologo ed editorialista de La Stampa) e Aldo Bonomi (sociologo e fondatore del Consorzio AASTER Associazione Agenti di Sviluppo del Territorio). Lerner che ne pensa della vicenda della scuola di Adro? E’ uno scandalo. Lo scandalo che desta questo abuso di un luogo pubblico, non si tratta solo di propaganda ma di educazione forzata della gioventù. Mi scandalizza la modestia delle reazioni come se le istituzioni non facciano più parte del bene comune. Si è detto che …

Veltroni non convince Franceschini "Che amarezza il documento di Walter", di Matteo Tonelli

Il capogruppo democratico alla Camera a Repubblica Tv. “Il testo l’ho letto sui giornali, io lavoro per rafforzare Bersani e resto fedele al patto con i nostri elettori”. “Pronti a votare la mozione sulla Rai dei finiani”. “Leader? Decideranno le primarie”. “Bisogna chiudere con l’era Berlusconi, poi si decidera che fare”. “E’ stata una vicenda dolorosa sia dal punto di vista politico che da quello personale. E qui mi fermo..”. Dice di non volerne parlare Dario Franceschini della mossa di Walter Veltroni. Ma in realtà ne ha una gran voglia. Lui, che dopo le dimissioni del segretario prese il suo posto, lui che vede la minoranza che capeggia spaccata in due dalla conta veltroniana, quel documento con le 75 firme in calce non l’ha digerito 1. Dannoso, inutile, intempestivo. Ennesimo segnale di “un virus autodistruttivo 2” l’aveva definto a caldo. E oggi, davanti alle telecamere di Repubblica Tv, resta su quelle posizioni: “Non c’era bisogno di questa cosa adesso, non nego il dibattito perché non siamo un partito identitario, ma se è vero che c’è …

L'Italia ha bisogno di una guida, il governo della destra ha fallito

Nonostante l’ampia maggioranza che gli italiani gli hanno concesso alle ultime elezioni politiche, oggi la destra è divisa, il governo è in crisi, impegnati unicamente a capriole parlamentari degne di un funambolo per raccattare i voti necessari per la propria sopravvivenza. Uno spettacolo indegno che questo Paese non merita, provato da una crisi economica e sociale pesantissima che lo sta lasciando senza fiato, alla quale si aggiunge una crisi morale profonda, provocata da quella cultura berlusconiana che in questi anni ha imperversato e impoverito il tessuto civile dell’Italia. Siamo alla fine di un ciclo politico durato 16 anni, nel quale il Paese ha dilapidato pezzi significativi del proprio patrimonio: conoscenze e saperi, tessuto produttivo e competitività delle imprese, lavoro e diritti, giovani e donne. Il nostro Paese continua a scivolare sempre più in basso. Il governo straparla da due anni di riforme, di sviluppo e di innovazione ma poi colpisce le Regioni e i Comuni, tagliando risorse e servizi al territorio, alle famiglie e alle scuole. Ci allontaniamo rapidamente dai Paesi più forti d’Europa e …

«La sinistra divisa tra realisti e sognatori», di Eugenio Scalfari

Prima (ma necessaria) premessa. A me non piace il politichese. Non mi piace come linguaggio e cerco infatti di tenermene lontano; ma non mi piace neppure come argomento anche perché – ne sono certo – non piace neppure ai nostri lettori. Voglio rubare a Franco Marcoaldi le parole con le quali chiude il suo spettacolo “Sconcerto” che ha avuto all’Auditorium di Roma tre serate di grande successo: “Le cose sono quello che sono. Un’arancia è un’arancia. Una casa è una casa. La pioggia che cade è la pioggia che cade”. Ecco. Ai nostri lettori piace questo linguaggio ed anche a me. Seconda premessa. La comparsata di Berlusconi alla cena che ha concluso il vertice di Bruxelles tra i capi di governo dell’Unione europea è stata semplicemente scandalosa. Si parlava dei “rom”, alias zingari. Sarkozy li sta cacciando dalla Francia ancorché – come lui stesso ha detto – metà di loro siano cittadini francesi. La Commissione europea è contraria ad una politica che colpisce un’etnia anziché singoli responsabili di eventuali reati. Il nostro premier gli ha …

"Reichlin: «Il Pd è fuori partita»", di Giovanni Maria Bellu

Colloquio con Alfredo Reichlin: «Il Pd vittima del grande abbaglio del “secolo breve” non ha saputo individuare i nuovi soggetti del cambiamento. E così rischia l’irrilevanza». «Sorpreso.. preoccupato… allibito…», dice Alfredo Reichlin commentando le ultime vicende del Partito democratico. Il tono non è quello di chi sta cercando di individuare il participio più appropriato: è quello di chi è sorpreso (preoccupato, allibito) per essere stato interrotto in modo inopportuno nel mezzo di un ragionamento complesso. Il ragionamento – che Reichlin sta sviluppando da tempo – sui cinque lustri di questa interminabile «fase politica» e sulla difficoltà del Pd «a entrare in partita»: «Continuiamo a litigare sugli schieramenti e sulle alleanze e ancora non sappiamo nemmeno con quale legge elettorale si voterà, né quando. La verità è che non siamo stati in grado di elaborare e di proporre una nostra idea di società». Questa frase – così appropriata e attuale, così “sulla cronaca” – è stata pronunciata all’inizio della settimana scorsa. E dunque il suo autore oggi avrebbe qualche motivo per accogliere la polemica attorno alle …

«"E' arrivato il soccorso rosso". Il Cavaliere brinda alle liti PD», di Francesco Bei

Allo studio un mini-rimpasto per far posto ai centristi. “Ero già sicuro di vincere se andiamo alle elezioni. Ma adesso…”. Fitto verso lo Sviluppo Le contromisure dei finiani – esposti contro Mediaset, mozioni contro Minzolini e Masi – sono all´altezza della sfida. Ma c´è qualcosa che in questi giorni fa tornare il sorriso a Berlusconi. Qualcosa che rende meno rischioso immaginare, come gli chiedono i leghisti, di tornare al voto in primavera. Quel “qualcosa” è lo stato in cui si trova l´opposizione e in primo luogo il Partito democratico. Venerdì è stata giornata di incontri per il premier a palazzo Grazioli, sono sfilati prima Angelino Alfano e Michela Vittoria Brambilla, poi i dissidenti toscani del Pdl che ce l´hanno con Verdini. A tutti il Cavaliere è apparso rilassato, a tratti persino divertito via via che Paolo Bonaiuti gli segnalava le agenzie sullo scontro interno al Pd. «Guarda – ha confessato ridendo a un ministro – mi sono dovuto stropicciare gli occhi perché non credevo a quello che stavo leggendo: sembrava una fiction!». Berlusconi, racconta l´interlocutore, …

«Lo Stato tra quei banchi», di Michele Serra

Miracolo a Roma. Il ministro Gelmini ha chiesto alla direzione scolastica di Adro di far rimuovere i simboli “padani” dalla locale scuola pubblica (ci vorrà tempo, perché ci vorranno gli scalpelli…). Non riesco a immaginare niente di più triste di un “aperitivo padano” con il figliolo del Bossi, a Bologna, in un ristorante che si chiama Kristal. Immagino i salatini, il prosecchino, i brindisi, e un cameriere (napoletano) che per favorire i clienti serve anche qualcosa di verde, per esempio sciroppo di menta allungato con acqua brillante. Una festa. Eppure è proprio dal Kristal, secondo le cronache, che la Lega scatena la sua grande campagna per la padanizzazione di Bologna, che secondo il Trota è “stanca del rosso”. Veramente di rosso, a Bologna, è rimasto pochino: per avere vent´anni, il giovane Bossi parla come un articolo del “Carlino” di quarant´anni fa, quando Bologna era rossa davvero e i brindisi si facevano nelle osterie, altro che Kristal. Oggi i “rossi”, a Bologna, vivono soprattutto di ricordi. Ma se davvero il candidato sindaco del centrodestra fosse leghista, …