"Pd pronto a riscrivere le regole", di Mariantonietta Colimberti
Il giorno dopo Mirabello e mentre è in pieno svolgimento la festa nazionale democratica a Torino, nel Pd ci si interroga sulle conseguenze del discorso di Gianfranco Fini e sugli scenari che potranno aprirsi di qui a qualche mese, se non a poche settimane. E proprio da Torino è arrivata ieri la richiesta di dimissioni del governo da parte del vicesegretario Enrico Letta: «Berlusconi e Bossi prendano atto che è finita, vengano in aula e aprano la crisi». Che le parole del presidente della camera abbiano segnato un punto di non ritorno è un giudizio condiviso da tutte le anime del maggior partito di opposizione che Europa ha raccolto. Così come è diffusa la convinzione che la situazione politica possa precipitare da un momento all’altro e il paese rischiare di andare alle urne con l’attuale legge elettorale, che, ricorda Pierluigi Castagnetti, «ha già fallito due volte, nel 2006 e nel 2008; in entrambe le occasioni, infatti, la maggioranza è venuta meno a metà legislatura». «Se prevalesse l’asse Lega-berlusconismo populista – rileva il veltroniano Walter Verini …
