Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

«Le politiche regionali», di Gian Carlo Sacchi

E’ probabile che i prossimi consiglierei regionali siano chiamati ad un funzione costituente. L’applicazione del nuovo Titolo quinto della Costituzione ed altre riforme già annunciate in tale direzione, nonché l’applicazione della legge sul federalismo fiscale, impegneranno i nuovi amministratori oltre la semplice tutela del proprio territorio e non più come replicanti delle appartenenze politiche del parlamento nazionale. In tutti i Paesi federali, quali noi vorremmo essere (?), infatti, viene rafforzata la mediazione nel rapporto locale – statale, in modo da rappresentare le caratteristiche e le necessità delle diverse realtà e ricercare l’unitarietà in termini di obiettivi e di risultati. Educazione,istruzione e formazione, nell’ambito dei servizi alla persona, sono uno dei pilastri delle politiche regionali, in quanto decisive sia per la garanzia dei diritti di cittadinanza che per lo sviluppo anche economico delle comunità. La campagna elettorale è appena iniziata, ma non sembra esserci tutta questa consapevolezza e sensibilità nei programmi dei candidati e dei partiti, anzi le annunciate riforme governative nel settore sembrano passare sotto silenzio se si pensa, tra l’altro, alla coincidenza delle elezioni …

«Le dieci domande al Pd», di Barbara Spinelli

Durerà il tempo della campagna elettorale, la nuova retorica di Berlusconi sulle norme anti-corruzione da applicare a politici e servitori dello Stato, ma l’opposizione farebbe male a sottovalutarne la forza. Sono norme in parte già affossate e poco credibili, visto che di corrotti che hanno fatto carriera ce ne sono molti nel Pdl. Non solo: sono regole contraddette dallo zelo con cui Berlusconi ha respinto, per tema di creare precedenti, le dimissioni di Bertolaso responsabile di scarso controllo sulla corruttela nella Protezione civile e di Cosentino indagato per contatti con la camorra. Falso ardimento è infine il divieto di candidarsi a chi è stato condannato in via definitiva: in Italia le condanne definitive possono giungere dopo quindici anni, sempre che non siano prima prescritte come nel caso di Berlusconi stesso. Resta che il premier sa fiutare lo spirito del tempo e subito appropriarsene, come già fece agli esordi di Mani Pulite quando contribuì (con le sue televisioni, spalleggiato da Lega e missini) ad affossare la prima Repubblica. Solo dopo denunciò i non più utili magistrati. …

"Ora salviamo insieme queste voci libere", di Dario Franceschini

Non dovrebbe essercene bisogno, ma chiedo a ministri e sottosegretari di fare una semplice prova. Prendano in mano un libro di storia che parli dell’Italia contemporanea. Non ho preferenze. Che l’autore sia Melograni o Ginzborg, Perfetti o Agosti, De Rosa o Scoppola basta andare con gli occhi alle note per vedere quante volte ricorrono le testate dei giornali di partito, protagonisti del dibattito politico fino a diventare documenti, fonti vere e proprie per chi voglia studiare e capire la nostra storia. La mia non è una digressione. So bene quanto sia cambiato l’universo della comunicazione, quanto pesino oggi altri media, altri strumenti, voci diverse. Eppure credo che ancora oggi per capire l’Italia non si possa prescindere da queste voci, dal dibattito che vi si svolge, dallo sguardo così particolare con cui leggono i fenomeni. Per questo credo che la battaglia per garantire la loro sopravvivenza non sia solo una difesa di interessi di parte ma una questione generale. In ballo ci sono un gran numero di testate e anche quattromila posti di lavoro, tra giornalisti …

Sestola è tornata in montagna

Accolto dal governo l’emendamento al decreto che declassava la “perla” del nostro Appennino. Sestola torna ad essere un Comune di montagna. Il governo ha accolto un emendamento presentato da un gruppo di parlamentari – in gran parte del Pd – e ha cancellato le norme del decreto sulla finanza locale che escludevano la “perla” dell’Appennino modenese dal novero delle località montane. Soddisfazione è stata espressa dall’on. Ivano Miglioli del Pd. “Evidentemente – ha commentato il parlamentare modenese – il governo ha preso atto del clamoroso errore ed è tornato sui suoi passi. Del resto già Tremonti e Frattini, ospiti pochi giorni fa di una manifestazione proprio a Sestola, hanno potuto constatare l’assurdità di un provvedimento del governo che declassava, e non considerava più comune montano, una delle più importanti località turistiche dell’Appennino. Anche se mi chiedo dov’erano i due illustri esponenti del governo quando il Consiglio dei ministri adottava quel provvedimento”. Originariamente il decreto in questione escludeva dalle aree montane i comuni con meno del 75 per cento della superficie comunale oltre i 600 metri …

Emergenza cultura?

Con il decreto denominato “Bertolaso spa”*, il Governo voleva infilare la cultura nella Protezione civile per poter assumere a tempo indeterminato, nei ruoli del Ministero dei Beni culturali, il Capo di Gabinetto di Bondi (un regalo prima di lasciare il dicastero?). Anche in questo caso, però, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Infatti, il PD… leggi di seguito per sapere come è andata a finire. Nella seduta della Camera di ieri sera (dopo cena), durante a discussione del Disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 195 del 2009 (il suddetto “Bertolaso spa), è intervenuta l’on. De Biasi per denunciare il tentativo del Ministero dei Beni Culturali di far approvare la norma ad personam per il Capo di Gabinetto. Ecco il suo intervento. EMILIA GRAZIA DE BIASI. Signora Presidente, oggi, in una lettera aperta indirizzata agli uomini e alle donne della Protezione civile, il sottosegretario Bertolaso fa alcune considerazioni su tutta la vicenda, che io rispetto in toto, essendo la sua opinione. Mi permetto, però, di rispondere a due punti che ritengo …

Conoscenza e innovazione, incontro a Bologna

L’appuntamento promosso dal Partito Democratico dell’Emilia-Romagna, avrà luogo domani, venerdì 19 febbraio, a partire dalle ore 15.30, presso l’Hotel I Portici di Bologna. Partecipano, tra gli altri, Ignazio Marino e Stefano Bonaccini. “Conoscenza e innovazione: una Regione che costruisce futuro”, questo il titolo dell’appuntamento che si terrà domani, venerdì 19 febbraio, dalle ore 15.30, a Bologna presso l’Hotel I Portici, in via Indipendenza 69. Partecipano Ignazio Marino, senatore del Partito Democratico, Stefano Bonaccini, segretario regionale del PD, Marilena Pillati, responsabile Scuola del PD dell’Emilia-Romagna, Simona Caselli, responsabile Univeristà e Ricerca del PD dell’Emilia-Romagna, Mariangela Bastico, senatrice del PD, Manuela Ghizzoni, deputata del PD e Patrizio Bianchi, rettore dell’Università di Ferrara. “L’iniziativa rappresenta l’occasione per aprire un confronto sulle proposte del PD dell’Emilia-Romagna per la campagna elettorale in tema di scuola, università e ricerca” commenta Marilena Pillati. “Mentre la scelta della maggioranza che governa il Paese è quella di disinvestire sui sistemi dell’istruzione, della formazione e della ricerca, compromettendo così la crescita e il futuro del Paese” prosegue la responsabile Scuola del PD regionale “in Emilia-Romagna …

Bonino allontana i cattolici dal Pd? Fioroni: «Non l'abbiamo candidata alla guida del paese», di Sara Bianchi

Giuseppe Fioroni non sembra turbato dagli attacchi di Avvenire al Pd, anche perché «il fatto che il giornale della Conferenza episcopale italiana si preoccupi di noi è un riconoscimento fondamentale per il ruolo che i cattolici svolgono nel centro sinistra». È la prima volta che questo si verifica dalla nascita del Pd, dice, e poi precisa di sottoscrivere «in pieno» le parole di Marco Tarquinio sull’incompatibilità tra dottrina sociale della chiesa e cultura radicale. Ma la candidatura alla Regione Lazio di Emma Bonino («chiamata a rispettare la pluralità di consensi nella colaizione») «non significa aver abdicato a una deriva radicale e neanche aver rinunciato a portare avanti propri progetti». «Non l’abbiamo mica candida al governo del Paese». Ma al di là dell’addio di Paola Binetti, da cui sono partite le riflessioni di Avvenire, assicura Fioroni «la presenza dei cattolici nel Pd è molto significativa sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo». Piuttosto l’invito al mondo cattolico «nel suo complesso» è quello di riflettere «sulla mutazione genetica del Pdl e sulla progressiva irrilevanza dei cattiolici …