Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Lodo Alfano incostituzionale

Il Lodo Alfano è illegittimo. Così si sono pronunciati i giudici della Corte Costituzionale contro il provvedimento fortemente voluto da Silvio Berlusconi. La legge che sospende i processi delle quattro più alte cariche dello Stato è stata bocciata a tutto campo : secondo i magistrati, il lodo viola ben due norme della Costituzione: l’articolo 138, vale a dire l’obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come questa); e l’articolo 3, quello che stabilisce il prinicipio di uguaglianza di tutti i cittadini. La decisione è stata presa a maggioranza e avrà come effetto la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset. Per Lanfranco Tenaglia, responsabile Giustizia del P, “Giustizia è fatta, la Corte costituzionale si conferma isola della ragione e riporta l’eguaglianza tra tutti i cittadini. Come avevamo sostenuto, fin dall’inizio, il Lodo Alfano è una legge iniqua ed illegittima che è stata finalmente cancellata con una decisione tecnica ineccepibile. Ora non …

«Discorso agli Educatori*», di Dario Franceschini

Un ministro di questo governo, uno di quelli con il più alto indice di gradimento e di esposizione mediatica, qualche giorno fa, parlando dal palco di una festa di partito, si è lasciato andare ad una serie di pesanti e volgari insulti alle opposizioni. Non è stata una sfuriata improvvisa, frutto, magari, di un incontrollato impeto di rabbia. La cosa, era capitata già qualche giorno prima: stesso linguaggio, stesse volgarità, stessi obiettivi. Intervistato da un giornalista sul perché di tanta furia, il ministro della Funzione Pubblica ha tranquillamente spiegato che se non avesse usato quel linguaggio, quel tono e quello stile i giornali non si sarebbero accorti dei suoi ragionamenti e non gli avrebbero dato spazio. Devo confessare che questa giustificazione mi ha colpito anche più della volgarità. Se questa è la società in cui viviamo, se il circuito che tiene assieme potere e comunicazione si regge su queste regole, se un uomo delle istituzioni ritiene inevitabile aderirvi, che senso ha parlare di educazione? Educare a cosa? Partiamo da qui. Potremmo dire semplicemente che la …

«Il senso del PD per le primarie», di Piero Fassino

In uno scenario politico i partiti ridotti a macchine di potere o di pura propaganda per un leader solitario, il fatto che 450 mila persone, si riuniscano, discutano, votino, è un evento di grande valore non solo per il Pd, ma per la credibilità della politica e della democrazia. Un evento partecipativo che adesso, con le Primarie del 25 ottobre, si amplierà a milioni di elettori del Partito Democratico. E analizzando l’esito dei congressi, la partita delle Primarie appare del tutto aperta. Rischia di essere parziale e fuorviante, infatti, una lettura dei risultati dei 7000 congressi di circolo soltanto attraverso le percentuali. Limitarsi a confrontare il 55-56% di Bersani, a livello nazionale, con il 36-37% di Franceschini, offusca infatti che in gran parte delle regioni e delle provincie il divario in voti assoluti è molto più contenuto di quanto le percentuali facciano credere. Le cifre sono chiare: nelle Marche la differenza è di 500 voti; in Umbria, Veneto e Abruzzo 1500; nel Lazio 2200; in Liguria 2500; in Toscana 3000. E analoghe tendenze si registrano …

«Lo scudo non copre il Pd», di Pier Paolo Baretta*

Lo scudo fiscale, con il corollario dell’“amnistia” per i reati fiscali, è legge. La camera lo approva, dopo una mattinata turbolenta e con un numero di assenze eccessivo da parte dell’opposizione. C’è, indubbiamente, una componente fisiologica (malattia, missione). Nondimeno si tratta di una occasione persa, soprattutto per il Pd che aveva esplicitamente annunciato di volere impedire l’approvazione di questa legge. Non solo per il suo inaccettabile contenuto, ma, anche, per il deterioramento del clima politico che l’ha accompagnata. Dalla minaccia di Fini di stroncare il dibattito, al tentativo di buttarla in gazzarra che, sempre più, associa la Lega all’Italia dei valori, al lucido tentativo del Pdl di rendere residuale il ruolo della minoranza. In più occasioni si sentono tra i banchi della maggioranza affermazioni del tipo: «Noi rappresentiamo tutto il paese… noi siamo la sola cultura, la vera tradizione… noi rappresentiamo l’identità nazionale». Nessuno, sinceramente democratico, può, per quanto consenso popolare accumuli, sostenere di essere, da solo, tutto il paese, tutto lo stato, tutta la nazione. Bisogna, dunque, rompere questa spirale, anche agli occhi di …

“Lotteremo contro i conservatorismi che fermarono Prodi e Veltroni”. Franceschini parla ai giovani di “Generazione Primarie”

“Dopo il congresso sostegno leale al vincitore. Senza vocazione maggioritaria perderemo per i prossimi 30 anni”. Il confronto congressuale delle prossime settimane si dovrà svolgere “senza reticenze e ipocrisie”, l’importante è che tutti i candidati si impegnino a dare un sostegno “leale” a chi vincerà le primarie. Lo dice Dario Franceschini durante l’iniziativa congressuale “Generazione Primarie” e chiede un confronto aperto tra i candidati, assicurando che questo non produrrà “lacerazioni”. L’importante, sottolinea, è dare “due garanzie ai nostri elettori”. Innanzitutto bisogna assicurare che “dal 26 ottobre chiunque avrà vinto tra di noi avrà il sostegno leale di tutti gli altri”. Inoltre, aggiunge, “bisogna tenere distinto il confronto congressuale dalle esigenze di fare opposizione. Gli italiani si aspettano che nemmeno per un minuto ci dimentichiamo dei loro problemi e delle loro necessità”. Ai giovani presenta la sua idea di partito e chiede un impegno forte: “Alle primarie bisognerà lottare contro nostalgie e istinti di conservazione. Ci sono sempre forze che resistono ai cambiamenti, sono quelle forze che hanno impedito a Romano Prodi di far crescere l’Ulivo …

Emergenza libertà

La manifestazione per la libertà d’informazione bollata come farsa. Le voglie di censura dei programmi Rai messa nero su bianco, le nomine sui giornali prima che nel CdA l’inginocchiamento dei giornalisti del servizio pubblico per il compleanno del premier, la campagna contro il canone. Una cappa sempre più pesante che il governo mette alla libertà d’informazione. Così anche Roberto Saviano sarà in piazza per la libertà di stampa. L’autore di Gomorra sarà alla manifestazione indetta dalla Fnsi (Federazione nazionale della stampa) per sabato alle 15.30 in piazza del Popolo a Roma. Il PD ha aderito alla manifestazione e nelle ultime ore si sono aggiunti il cantautore Samuele Bersani, la Fim-Cisl di Torino, il Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici, la redazione di Internazionale, l’Osservatorio sulla legalità e sui diritti, il Cdr del Nuovo Quotidiano di Puglia, Donne in nero e i Cristiano-sociali. Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza sarà in piazza perché “è necessario che cittadini e organizzazioni della società civile si mobilitino: la libertà di stampa è davvero a rischio”. Continua poi l’impegno in prima …

“Germania e Italia. La parola «sinistra» non basta più”, di Piero Fassino

Caro Direttore, dal voto tedesco viene la dura conferma di quel che già era emerso nel voto europeo di giugno: le politiche, le parole e gli strumenti della sinistra riformista manifestano una crescente difficoltà a intercettare le ansie e le aspettative del nostro tempo. Quel che andava bene ed era efficace nel ‘goo non appare in grado di dare risposte alle domande e,ai problemi del nuovo secolo. E esattamente partendo da questa consapevolezza che, ispirato da Romano Prodi, è nato il Partito Democratico, con il duplice obiettivo di unificare in un solo partito le diverse correnti del riformismo italiano il riformismo socialista, il solidarismo cattolico democratico, il pensiero laico liberalprogressista e al tempo stesso andare oltre quelle storie, per mettere in campo un nuovo pensiero per un nuovo secolo, capace di assumere nuove culture e sensibilità di progresso, dall’ambientalismo ai diritti civili. Il primo Congresso del Pd è l’occasione per verificare quanto quei due obiettivi siano stati fin qui realizzati e come proseguire il cammino intrapreso. Quanto all’obiettivo dell’unificazione in un solo partito delle pluralità …