Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Prodi prende la tessera: “Il PD è il punto di riferimento più alto nella vita politica del Paese”

Franceschini: Sono felice e con me milioni di elettori dell’Ulivo prima e del PD poi. “Che faccio? Scrivo “occupato” o “pensionato”?”. Romano Prodi chiede di sciogliere il dilemma a un militante PD, che subito risponde: “Per l’amor di Dio, non vada in pensione lei che c’è tanto servito in questo Paese”. Ma poi scrive pensionato. “Lo dice solo per convincersi”, dice ridendo Flavio Delbono candidato sindaco per il Pd ed ex allievo del professore. È sabato mattina, e c’è il sole a Bologna. Il professore e la moglie Flavia entrano nel circolo Galvani per rinnovare la tessera del PD. E spiega: “Ho sempre voluto il Pd , questo partito continua ad essere il punto di riferimento più alto nella vita politica del nostro Paese. Riprendere la tessera era mio dovere: una scelta naturale e ampiamente prevista, comunque coerente con il fatto che io non partecipi più . Ho abbandonato la politica attiva. Escludo un impegno diretto nel partito”. Ma la notizia corre lo stesso sulle agenzie e il segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini, commenta …

Affrontiamo la crisi

Un contributo straordinario “una tantum”, pari a due punti Irpef sui redditi superiori ai 120.000 euro per venire in aiuto delle persone maggiormente in difficoltà con la crisi economica. Questo contributo toccherà i redditi dei parlamentari e finanzierà circa 500 milioni per far fronte alla crisi. Questa è la proposta del PD, lanciata dal suo segretario, Dario Franceschini, durante un incontro con le associazioni di volontariato che si occupano delle persone meno abbienti. Una seconda concreta proposta dopo l’assegno di sussidio per i disoccupati, che si tradurrà molto presto in un’iniziativa parlamentare. In altri termini, il PD risponde con con fatti concreti al semplice ottimismo di facciata del premier – uno dei pochi che nella crisi generale in Italia ha continuato a riscuotere guadagni economici – e agli spot pubblicitari del governo che agiscono solo mediaticamente senza dare nessuna risposta efficacie per la ripresa economica. Il contributo di 2 punti Irpef toccherebbe circa 200 mila contribuenti, particolarmente benestanti e sarebbe valido solo per il 2009. A beneficiarne, in prima persona, sarebbero i comuni e le associazioni …

“Facile dire sinistra del no”, di Michele Serra

Lo stuolo di portavoce del governo, nel rosario quotidiano dei telegiornali, spende spesso e volentieri la definizione “sinistra del no” (molto trendy anche su svariati quotidiani). Nel mazzo sfiorito di questi “no” seriali, che sarebbero la prova provata della sterilità intellettuale dell’opposizione, sono finite anche le dure critiche al cosiddetto “piano casa”, che a una parte consistente dell’opinione pubblica appare come la deregulation della già sregolatissima cultura edilizia di uno dei Paesi più (mal) cementificati del mondo. Come altre formule “pop” della destra di governo, lo slogan “sinistra del no” è semplice e funzionale: attribuisce all’opposizione una sorta di malumore preconcetto; e al governo un’alacre attivismo. Peso morto da una parte, motore virtuoso dall’altra. Il cliché rientra nel “normale” fastidio che questa maggioranza coltiva nei confronti dell’opposizione e delle sue prerogative. Ma c’è, specie in un caso come questo, strutturale per il futuro di tutti, un’aggravante sostanziale. L’aggravante è questa: che il merito delle questioni scompare. Si fissano (o si rifissano) le parti in commedia, quella dell’operoso Berlusconi e quella dei suoi neghittosi osteggiatori, e …

“Quando il mondo sarà governato dalle donne sarà pacifico e più giusto”. Franceschini: non siano le donne a pagare la riforma delle pensioni

Osservatorio sull’occupazione femminile: aumentano le precarie. Quando il mondo sarà governato dalle donne sarà pacifico e più giusto. Ne è convinto il segretario nazionale del Pd, Dario Franceschini, intervenuto alla manifestazione “8 marzo: lavoro, diritti, libertà”, organizzata dal PD nel quartiere Pigneto di Roma. Peccato che l’aggravarsi della situazione economica sta allontanando l’Italia dagli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona anche per la tutela delle donne. Lo rivela l’Osservatorio sull’occupazione femminile del progetto ‘Donne al volante’. Dopo aver raggiunto il 47,5% a fine 2008, la quota di donne occupate ha ripreso a scendere in maniera preoccupante e l’anno in corso potrebbe registrare un dato inferiore al 46% del 2006 e 2007. “L’8 marzo, tutti noi uomini dovremmo dedicare una parte della giornata a chiedere scusa alle donne, perché ci sono secoli alle spalle, non decenni, che vanno recuperati”, ha detto. Ancora una volta, ha sottolineato, “a pagare la crisi sono più le donne che gli uomini. Qualsiasi sia il lavoro che fanno, le donne lo fanno meglio degli uomini hanno il diritto di realizzarsi e …

Un anno senza licenziamenti

Il Governo deve approvare subito una moratoria dei 100.000 licenziamenti di lavoratori precari nella pubblica amministrazione. Continua la battaglia contro il precariato del segretario del PD, Dario Franceschini, che dopo l’assegno per i lavoratori precari licenziati privi di cassa integrazione, lancia la nuova proposta: “Proponiamo al governo una moratoria di un anno, quindi per la durata della crisi, bloccando i provvedimenti che porteranno, se non corretti, al licenziamento di 60 mila lavoratori del pubblico impiego e circa 40 mila della scuola. Creando disagio agli utenti, alle famiglie per il taglio di servizi, per la chiusura delle classi e la chiusura delle scuole nei piccoli paesi”. Già, perchè con questo governo ci si deve abituare ai paradossi: “Mentre lo Stato con una mano cerca di occuparsi di chi ha perso o perderà il lavoro, con l’altra mano licenzia i propri dipendenti. Questo non ha senso”. L’operazione verità. I democratici devono impegnarsi in “un’operazione verità contro l’operazione immagine del governo per nascondere la crisi – ha aggiunto Franceschini accusando il governo di voler “impedire che la percezione …

Né ronde, né sprechi

Dove trovare i fondi per restituire mezzi e strumenti alle forze dell’ordine, bistrattati dall’ultima legge finanziaria? Votare il 6-7 giugno sia per le elezioni europee e amministrative sia per il referendum in modo da risparmiare 400 milioni da destinare alla sicurezza ed assumere 5000 uomini nelle forze dell’ordine. Questa è la proposta del PD che Dario Franceschini ha presentato nella Sala Berlinguer di Montecitorio durante un incontro con i rappresentanti dei sindacati di polizia. Il leader del PD ha chiarito che in realtà, “il governo vuole che si voti in due date distinte – le elezioni il 6-7 giugno, il referendum il 21 – perché così sarà più difficile raggiungere il quorum, e fanno un piacere a quella parte della maggioranza, la Lega in particolare, che non vuole che il referendum passi”. “Votiamo in una sola data. Sono certo che la maggioranza ci accuserà di demagogia come fanno per tutte le nostre proposte, ma noi presentiamo numeri precisi. La sicurezza è un tema che hanno sventolato in campagna elettorale ma i fatti sono questi: tre …

“Monchio, finalmente il processo agli ex-nazisti”

I parlamentari Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli esprimono soddisfazione per il rinvio a giudizio di sette tedeschi accusati di aver ordinato la strage Dopo sessantacinque anni il Tribunale militare di La Spezia ha rinviato a giudizio gli esecutori delle stragi di Monchio, Susano e Costrignano. Era il 18 marzo del 1944 quando i nazifascisti trucidarono a Monchio 150 persone. Tra le vittime donne, anziani e numerosi bambini. “Non possiamo che esprimere grande soddisfazione – commentano i deputati del Pd Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli – per il rinvio a giudizio di coloro che all’epoca, secondo l’accusa, si macchiarono di quei delitti. Finalmente si potrà istruire un processo e i familiari delle vittime potranno sperare di avere giustizia”. La strada per arrivare al processo è stata lunga e tortuosa. Documenti fondamentali per risalire alla verità dei fatti sono stati colpevolmente dimenticati nel cosiddetto “armadio della vergogna” e solo grazie a un lavoro paziente di ricerca, al quale il senatore Luciano Guerzoni ha dato un fondamentale contributo, si è arrivati al rinvio a giudizio di sette ex-militari …