Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Renzi: il Pd non può permettersi che il governo stia fermo", di Vladimiro Fruletti

Noi siamo il Pd, tre milioni di persone non ci hanno assegnato una responsabilità di governo, ci hanno detto che questa è l’ultima occasione per cambiare davvero. Se c’è bisogno di discutere, di trovare una sintesi, va bene. Ok. Ma se l’obiettivo è di perdere tempo si sappia che noi non ci stiamo». Matteo Renzi non toglie il piede dall’acceleratore. Dopo la lunghissima riunione fiorentina della sua segreteria, quasi sei ore di discussione compresa una pausa panini acquistati dal dirimpettaio Eataly («il conto? 17 euro a testa» precisa), il segretario-sindaco fa capire che l’azione del Pd non è destinata a rallentare. Anzi. Sia sulla riforma elettorale che sul patto di governo l’intenzione è di affondare ancora di più, visto che il contropiede del 2 gennaio è fin qui ampiamente riuscito. «Sulla legge elettorale in tre giorni si sono fatti passi in avanti che non si erano fatti in tre anni» annota annunciando che entro la prossima settimana si potrà «da tirare la rete». Per poi avviare il percorso formale da concludere al massimo entro marzo. …

"Matteo, di’ qualcosa di europeo", di Gian Enrico Rusconi

Dopo anni di retorica europeista è arrivato un generalizzato risentimento anti-europeo, perché la dura realtà sociale ed economica viene da molti imputata univocamente «all’Europa» o a «Bruxelles». Le elezioni europee ci piomberanno addosso interamente strumentalizzate in questo senso e si sovrapporranno fatalmente alle elezioni italiane. Sintomatica è la mossa di Forza Italia, disposta a trattare le proposte elettorali di Renzi solo a patto che si arrivi ad un election day che faccia coincidere le consultazioni nazionali con quelle europee. E’ una mossa insidiosa. La possibilità di sfruttare tempestivamente il crescente malumore anti-europeo porterà Berlusconi a non insistere troppo sui dettagli del nuovo sistema elettorale – pur di sfruttare l’occasione a proprio vantaggio. In questa direzione si muoverà lo stesso Grillo dietro la cortina fumogena delle sue aggressive esternazioni. Il Pd è molto debole sulle questioni europee. Renzi ribadisce genericamente la possibilità di «sforare il vincolo del 3% del rapporto tra deficit e Pil» come se fosse una bazzecola. Sulla politica dell’euro, sul ruolo delle istituzioni europee si sentono solo affermazioni benevolmente generiche. Come pure sulla …

"Il segretario: sui diritti non cedo di un centimetro", di Tommaso Ciriaco

Ha acceso la miccia, Matteo Renzi. E non sembra pentito: «Sia chiaro, non ho mai parlato di unioni gay, ma di civil partnership. Ma su questo io non mi muovo. Neanche di un centimetro ». Non arretra, il segretario. Manca un mese alla stesura del nuovo patto di governo e la maggioranza sembra gi à intrappolata nella gabbia dei veti incrociati. CHI più soffre, di fronte a questa escalation, è Angelino Alfano: «È vero, il Pd è il partito principale della coalizione. Ma l’esecutivo non può essere un monocolore democratico… «. Non tutto poteva filare liscio. Non l’accelerazione del leader del Pd sulle unioni civili, né l’annuncio di un reset della Bossi-Fini o il rilancio sullo ius soli. E infatti la reazione scomposta del Nuovo centrodestra ha dato il via alle ostilità. Eppure, il brusco stop del vicepremier non sembra turbare Renzi: «Mi attaccano — ricorda ai suoi — ma in questi anni che hanno fatto loro sulla famiglia?». La risposta è ruvida, netta: «Nulla». Il segretario sente alle spalle il vento delle primarie dell’otto …

"Giro del voto in tre proposte", di Stefano Ceccanti

Sulla riforma elettorale, dal punto di vista del metodo, Matteo Renzi ha iniziato in modo non solo efficace ma anche corretto: offrendo alle forze di maggioranza e a quelle dell’opposizione disposte ad assumersi le proprie responsabilità (ammesso che poi esistano davvero) non una proposta secca da prendere o lasciare, ma un ventaglio di soluzioni tra cui scegliere. Proposte diverse ma tutte ispirate alla medesima logica di una democrazia governante che affida all’elettore il ruolo di arbitro del sistema. Prima di esaminare le tre proposte di Renzi bisogna però segnalare i vincoli politici e costituzionali in cui ci troviamo ad operare e che si intrecciano tra loro. Quelli politici sono dati soprattutto dall’esistenza di tre schieramenti maggiori quasi equivalenti, un dato che per le elezioni che si svolgono sul piano nazionale (le politiche, le europee) potrebbe non essere transeunte almeno quanto sembra esserlo invece sul piano amministrativo, dove invece sono più solidi il centrosinistra e il centrodestra. Per avere dal voto un risultato chiaro alla sera delle elezioni, l’obiettivo fondamentale giustamente perseguito da Renzi, avremmo pertanto …

"Il dovere di cambiare", di Claudio Tito

Forse un po’ in sordina, senza riferimenti espliciti, ma ieri è di fatto partita la lunga campagna elettorale che attende il Paese. Lunga perché probabilmente durerà più di un anno. Ma avrà diverse tappe fondamentali. A cominciare da quella del voto europeo del maggio prossimo. Ed è a quell’appuntamento che bisogna guardare per capire cosa sta succedendo nei partiti e nel governo in questi primi giorni del 2014. Compresa la mossa di Matteo Renzi. Il simbolo virtuale che ha accompagnato la sua ascesa alla guida del Pd è stata la “rottamazione”. L’ha usata per sconfiggere la vecchia classe dirigente del centrosinistra. Lo ha fatto intercettando un vento che soffiava da tempo nel Paese e nell’elettorato progressista. Ma proprio perché risponde a un’esigenza ormai radicata, il concetto di “rottamazione” a questo punto non può essere solo associato alla crescita di un nuovo gruppo di comando dentro il Partito democratico. Si tratta di archiviare anche alcune procedure e liturgie che hanno caratterizzato la prima e in parte la seconda Repubblica. Soprattutto la lentezza nell’assumere decisioni. Le proposte …

Renzi: «Non c’è tempo da perdere: le nostre proposte su legge elettorale e riforme», da corriere.it

Pronti, via. Anno nuovo, si riparte. Matteo Renzi , neosegretario Pd, non perde tempo e comincia il 2014 proponendo alle altre forze politiche le opzioni su cui il Partito democratico sarebbe disponibili a trovare un accordo in materia di legge elettorale e riforme istituzionali. Renzi chiede «un accordo serio, istituzionale, su tre punti: legge elettorale, riforma del bicameralismo e una riforma del titolo V». La riforma del titolo V consiste nell’abolizione del Senato e la sua sostituzione con la Camera delle autonomie la modifica di alcuni poteri delle Regioni da riportate allo Stato. LEGGE ELETTORALE – Sulla legge elettorale «rinunciamo a formulare la nostra proposta ma offriamo diversi modelli alle forze politiche che siedono insieme a noi in Parlamento» scrive sul suo sito lo stesso Renzi nella prima enews dell’anno, elencando tre modelli: quelli della legge elettorale spagnola; della legge Mattarella rivisitata; e del doppio turno di coalizione dei sindaci. DIRITTI CIVILI – Nel patto di coalizione , spiega ancora Renzi, il Pd chiederà inoltre «che ci sia un capitolo Diritti Civili» con le modifiche …

«I cittadini devono vedere la spinta Pd sull’esecutivo» di Maria Zegarelli

È impegnatissimo, neanche fosse candidato alla segreteria del Pd. Fabrizio Barca, neotesserato Pd, gira il territorio, apre contatti, crea gruppi di lavoro e sulla sua pagina web ( www.fabrizio- barca.it) ha lanciato la campagna «I luoghi idea(li)», sei o sette progetti per il territorio, con tanto di raccolta fondi, moduli di domanda (richiesta di cose materiali che arrivano dal territorio) e offerta (competenze, disponibilità di tempo e movimento pre realizzarle) per «dare finalmente una risposta concreta alle persone, restituire fiducia e far sì che il Pd faccia delle cose là dove servono». E in pochi giorni, la campagna è partita il 2 dicembre scorso, è stato raggiunto il 75% dell’obiettivo, cioè quei 40mila euro, oltre alle competenze, necessari per i luoghi ideali a cui pensa l’ex ministro. Dice che il suo impegno nel partito lo vede così, in mezzo alla gente, tanto che con- divide la voglia del neosegretario di non «romanizzarsi», di non farsi risucchiare dalle logiche della politica di palazzo che hanno mangiato e volatizzato energie e entusiasmo in tanti potenziali leader. Barca, …