Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

“Firme e programmi. Via la corsa a quattro”, di Maria Zegarelli

Adesso i giochi sono formalmente aperti in casa Pd e i quattro candidati alla segreteria da oggi sono ufficialmente in campagna elettorale. Il primo a depositare le firme (1.998 quelle raccolte, 1.500-2.000 quelle previste) è stato Gianni Cuperlo, alle 13, seguito da Pippo Civati (1.881), Gianni Pittella, che è andato di persona al Nazareno (3000) e Matteo Renzi (1.984, oltre 10mila quelle raccolte). Oggi il sindaco debutta a Bari (evento in diretta live stra- ming dalle ore 16 sul sito www.matteo- renzi.it), pedana a forma di freccia, larga 4 metri e alta 40 centimetri, piazzata in mezzo al pubblico, stile sobrio, niente foto o filmati, ma soltanto lui e il suo discorso, un’ora circa, tra le bandiere del Pd per illustrare quella che sarà la sua piattaforma programmatica (il documento depositato ieri è frutto del contributo dei veltroniani). Otto le parole che lo accompagneranno lungo il viaggio verso le primarie dell’8 dicem- bre: cambiare, futuro, coraggio, la strada, gli italiani, vincere, bravi, semplicità. Ogni parola e il suo contrario (la- mentarsi, conservazione, paura, il palazzo, …

“Storia minima dell’aumento dell’IVA fra il 2011 e oggi, ovvero ricordiamoci che l’aumento dell’IVA fu introdotto da Berlusconi nell’estate del 2011”, di Marco Causi

L’aumento dell’IVA è una questione che ha una sua storia. Una storia che ci permette di ricordare e ricostruire alcuni dei passaggi più drammatici della vita politica ed economica italiana negli ultimi due anni. E di apprezzare, quindi, il punto in cui siamo oggi, molto migliore di quello di due anni fa, grazie ai tanti interventi messi in campo, prima, dal Governo Monti e, poi, dal Governo Letta. Un punto che avrebbe potuto ulteriormente migliorare se i parlamentari e i ministri del PDL, con le loro sciagurate dimissioni, non avessero interrotto l’azione del Governo. La storia ha inizio nel luglio del 2011, con il decreto-legge n. 98, il primo tentativo del Governo di allora di porre un argine alla crisi finanziaria che aggrediva l’Italia mettendola a rischio di insostenibilità per effetto del suo ingente debito pubblico. Si stabilì – con il voto contrario del Partito Democratico – di prevedere un taglio per 4 miliardi nel 2013 e per 20 miliardi nel 2014 a carico della spesa sociale e dei regimi di esenzione e agevolazione fiscale …

“Se la politica è dei padroni”, di Paolo Borioni

La vicenda del finanziamento ai partiti assume ormai caratteri che confinano con l’inciviltà politica. La destra non ritiene di accettare nemmeno la soglia massima di donazione posta a 100mila euro. Chiunque deve, secondo il Pdl, poter donare anche una cifra indecente, di quelle pensate per condizionare, o addirittura per comprare un partito, e non per sostenerlo. Per questo ieri la commissione Affari Costituzionali della Camera ha interrotto i lavori. Ora, salvo ravvedimenti notturni, tutto dipenderà dall’aula. La ragione, anzi la scusa, addotta dalla signora Gelmini è che «disincentivare il finanziamento dai privati mentre si abolisce il finanziamento pubblico non è logico». Come è ovvio dietro c’è altro: Berlusconi nel suo crepuscolo inglorioso usa ogni stratagemma per mantenere i suoi nella sudditanza, e quello di donazioni senza limite gli regala un’arma che solo lui possiede per continuare ad essere quel padrone che è sempre stato. Del resto, ha pienamente ragione a sospettare che moltissimi, nel suo partito, stanno già pensando ad altre destinazioni. Ma in pubblico il rituale della fedeltà esteriore va mantenuto. Così gli esponenti …

Primarie l’8 dicembre Assemblea nazionale del PD

Il segretario del PD, Guglielmo Epifani al termine dell’Assemblea nazionale ha informato che la Commissione Congresso ha ritirato le proposte di modifica dello Statuto. Sulla base delle raccomandazioni per il regolamento congressuale approvate dall’Assemblea, la Direzione nazionale si riunirà il 27 settembre per dare il via al percorso congressuale fino alle primarie dell’8 dicembre 2013. ***** LE RACCOMANDAZIONI DELLA COMMISSIONE CONGRESSO Le proposte che seguono configurano una “manutenzione” dello statuto del Pd e offrono alcune indicazioni per il regolamento volte a realizzare un percorso congressuale condiviso e partecipato, garantendo la sua congruenza con le novità sopraggiunte sul piano politico e con la concreta situazione organizzativa del partito. Esse tendono a ridurre al minimo gli interventi sullo statuto, privilegiando nei limiti del possibile lo strumento della disciplina regolamentare. 1) La figura del Segretario e il candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri La commissione per il congresso propone di superare l’identificazione automatica tra segretario e candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e di prevedere la scelta di quest’ultimo attraverso specifiche primarie di coalizione o di …

“Lo spettro delle presidenziali”, di Claudio Sardo

L’Assemblea del Pd è finita male. Senza certezze sulle regole, tra sospetti incrociati, con uno statuto sbagliato ma tuttavia irriformabile a breve, e soprattutto con uno scontro che si spinge fino a contestare la legittimità stessa del congresso. Diciamo la verità: ieri, nei momenti di confusione è riapparso lo spettro delle presidenziali, quando i tradimenti a Prodi e Marini hanno portato il Pd sulla soglia della dissoluzione. Eppure nella giornata di ieri ci sono stati anche i discorsi dei quattro candidati alla segreteria: discorsi sul Pd e sull’Italia, sul governo di oggi e sui progetti futuri. Hanno composto, nell’insieme, una potenziale base di partenza per quel cambio politico, per quel passaggio a una nuova stagione, di cui la sinistra ha bisogno e l’Italia ancor più. Peraltro gli interventi di Matteo Renzi e di Gianni Cuperlo, i principali sfidanti, hanno cominciato a delineare davanti a quella platea i termini di un confronto vivace, non scontato, persino con qualche importante punto di convergenza. Ma sulle procedure è scattato il riflesso autolesionista. Le procedure stanno diven- tando (ovunque, …

“La mia verità sull’omofobia”, di Ivan Scalfarotto

Due giorni fa la Camera ha approvato l’estensione integrale della legge Mancino alla omofobia e alla transfobia. Si tratta di un passo storico per l’Italia che però ha suscitato dubbi polemiche che rischiano di sminuirne la portata. E sarebbe un errore perché, a mio parere e non solo, si tratta invece di una vera e propria svolta. Vediamo dunque di chiarire i punti chiave della questione. Per la prima volta un ramo del Parlamento italiano approva una norma ad hoc che riconosce in Italia l’esistenza, la dignità e il diritto di vivere pacificamente di una comunità di persone – le persone Lgbt, cioè lesbiche, gay, bisessuali e transgender – che fino ad oggi non sono state riconosciute in quanto tali, al contrario di altre minoranze. Le uniche norme antidiscriminatorie finora in vigore sono di origine europea e afferiscono a diritti individuali, come quelli del lavoro. Non solo, ma per la prima volta il Parlamento italiano ha mandato solennemente al Paese il messaggio per cui l’odio contro queste persone costituisce un disvalore per la nostra comunità …

Epifani: “Il congresso l’8 dicembre”

Quando abbiamo convocato la nostra Assemblea nazionale le avevamo attribuito il compito di stabilire i tempi e le regole del prossimo congresso e questo è ciò che sarà. Ma questo non significa che possiamo trascurare tutto ciò che sta succedendo in questi ultimi giorni nell’agenda politica italiana. Stiamo assistendo al più grande paradosso della vita politica italiana: mentre la condizione in cui ci troviamo ci spingerebbe ad affrontare i problemi economici e sociali a partire dalla disoccupazione, in realtà tutto ruota intorno alle vicende giudiziarie di Berlusconi, del suo partito e delle conseguenze sulla stabilità del governo Letta. Tutto questo perché come da tempo abbiamo ribadito, senza una netta distinzione tra sfera personale e situazione generale, tutto si sarebbe intorbidito e diventato più difficile. Il contenuto del video di Berlusconi né è una prova. Al di là della foto ingiallita e del film già visto e del basso livello della propaganda, quel video vuole appesantire il clima, contro di noi e contro la magistratura. Non ci propone più un governo di pacificazione ma un governo …