Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

“50 misure per risolvere i problemi di chi vuole investire”, da www.partitodemocratico.it

Il Piano Destinazione Italia è un “modo per agevolare e semplificare” gli investimenti stranieri nel nostro Paese e prevede “50 misure” molto “secche e semplici” per “risolvere i problemi più grossi che le imprese” incontrano venendo in Italia. Così il premier Enrico Letta, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi di illustrazione del piano. Gran parte degli interventi, ha aggiunto, riguardano la “burocrazia, i problemi del fisco e le questioni infrastrutturali”, come “il piano per gli aeroporti e le questioni delle bonifiche”, ha aggiunto. “Il nostro Paese ha un drammatico bisogno di investimenti esteri” che al momento hanno “cifre troppo basse”. ”Cominceremo immediatamente una consultazione pubblica con i soggetti istituzionali e pubblici”. La consultazione durerà 2-3 settimane, ”il tempo necessario perché tutti i soggetti, pubblici e privati, che vogliono dare un contributo possano farlo”. L’adozione definitiva arriverà quindi i primi di ottobre. Il testo esaminato oggi in Cdm è dunque ”una versione 0.5”, ha proseguito, cui si potranno aggiungere contributi. ”E’ un testo carico di cose già fatte, penso alla riforma della giustizia civile, con …

“L’incubo del franco tiratore”, di Goffredo De Marchis

Rendere palese il voto segreto. Non con una nuova legge e la modifica dei regolamenti ma con un trucco. Bastano una mano, la sinistra; un dito, l’indice e un gruppo di fotografi compiacenti. UÒ essere questa la strada scelta dal Partito democratico per affrontare il giorno chiave della legislatura, quando la decadenza di Silvio Berlusconi arriverà nell’aula del Senato e ci sarà il voto decisivo per espellerlo dal Parlamento. L’appuntamento è lontano, preceduto dal voto della giunta mercoledì. Intorno al 10 ottobre secondo i calcoli degli esperti, ma il Pd ha cominciato a discuterne. Perché il clima nelle feste democratiche sparse per l’Italia è «brutto, brutto davvero », rivela Miguel Gotor, ex spin doctor di Bersani e senatore alla prima legislatura. Pesa la maledizione dei 101 franchi tiratori che affossarono Prodi. Un peccato mortale che i militanti non perdonano. Continuano a chiedere ai dirigenti del Pdl i nomi, la testa dei traditori. E temono che la catastrofe possa ripetersi, in termini ancora più drammatici visto che in ballo c’è la sorte dell’avversario ventennale. Il “trucco …

“L’ipotesi di un bis se il Pdl si spacca”, di Goffredo De Marchis

Il Letta bis, per lo stesso premier, è un’ipotesi lontana e condizionata da molti paletti. Lo si capisce dalle parole pronunciate alla Camera per riferire degli esiti del G20: «Il riconoscimento positivo possiamo gettarlo via in un attimo: se buttiamo la fiducia e la stabilità che abbiamo raggiunto, torniamo in grandissima difficoltà». Letta parla dei costi di una crisi. «Pesanti per lo Stato e per i cittadini. L’instabilità ci potrebbe sottrarre un miliardo, un miliardo e mezzo» solo per l’aumento dei tassi di interesse sul debito. Ma nei colloqui privati, il premier affronta anche le strade alternative, nel caso di uno strappo di Berlusconi. «Non accetterò accordi al ribasso o peggio ancora accordicchi. A me interessa la stabilità del Paese, non quella della mia poltrona». Il premier sta esaminando gli scenari possibili. «Sarebbe inaccettabile una crisi pilotata con i ministri del Pdl che escono e poi rientrano. Nessuno la capirebbe e il governo ne uscirebbe più debole. Non è questa la via». Tantomeno un Letta bis non potrebbe nascere sulla base di un nuovo “contratto” …

E il Pd prepara la linea dura “Ormai nulla ci farà cambiare idea”, di Goffredo De Marchis

«Il Pd non può più fermarsi », dicono a Palazzo Chigi condividendo la linea del partito. Non ci sono spiragli per concedere tempo e fiato ai ricorsi di Berlusconi, alle manovre dilatorie del Pdl nella giunta del Senato che decide la decadenza del Cavaliere. «L’unica preoccupazione è non commettere errori — spiega Guglielmo Epifani ai suoi collaboratori —. Non dobbiamo dare l’idea di strappi giustizialisti e non dobbiamo accettare le strategie messe in atto dai berlusconiani per far slittare il voto. L’importante è mantenere un atteggiamento coerente, senza accettare provocazioni e senza dare pretesti». È questa la strada scelta da Largo del Nazareno per salvare il Pd ed Enrico Letta dalla possibile “rissa” innescata da Berlusconi. Non ci sono margini per allungare il brodo. E non è possibile aspettare che siano i giudici della Corte di appello di Milano a decidere sull’interdizione dai pubblici uffici scongiurando il cortocircuito dentro le larghe intese. Letta ha seguito l’evoluzione della discussione a Palazzo Madama da Bruxelles. Gli altri dirigenti democratici hanno continuato il loro giro per le festesparse …

“Distinguere partito e governo”, di Claudio Sardo

Per uscire da una crisi bisogna cambiare i canoni e i comportamenti che della crisi sono stati la causa. Vale per le dottrine economiche che hanno prodotto questo disastro. Ma vale anche per il sistema politico, portato al collasso dalla cosiddetta seconda Repubblica. Ovviamente, la discussione è aperta su quale sia la ricetta migliore. C’è anche chi sostiene che la dottrina non vada affatto cambiata, e che debba essere applicata in modo più rigoroso, perché il difetto è stato nell’approssimazione, nell’imperfezione delle forme. Abbiamo inseguito per due decenni il mito del modello anglosassone. È quanto mai di- stante dalla nostra cultura politica e istituzionale. Per questo lo abbiamo pure deformato. Le elezioni parlamentari sono diventate elezioni quasi-dirette del premier. La nostra Costituzione è stata violata nello spirito. E il risultato non poteva essere più penoso: governi instabili, trasformismo parlamentare in aumento, fino alla perla del Porcellum che ha sottratto al «cittadino-arbitro» persino la facoltà di scegliere deputati e senatori. Si voleva abbattere la democrazia dei partiti, ritenuta responsabile del tracollo e della corruzione della prima …

Epifani: «Tutti uguali davanti alla legge»

Nella sala «Sandro Pertini», manifestazione di chiusura della Festa Democratica nazionale di Genova. Il segretario nazionale del PD, Guglielmo Epifani intervistato da Lucia Annunziata. BERLUSCONI, EPIFANI: STA A LUI DECIDERE, IN TEMPI NON INFINITI Tocca a Silvio Berlusconi e al Pdl decidere se confermare o no la fiducia al governo e la scelta non può essere fatta in «tempi infiniti». Lo ha detto il segretario democratico Guglielmo Epifani parlando alla festa di Genova: «Lo dico con rispetto, si avvicina il tempo in cui sarà Silvio Berlusconi e il Pdl a dovere decidere una volta per tutte di fronte a questa vicenda che cosa intende fare e quale risposta chiaramente intende assumere di fronte all’opinione pubblica e a tutto il paese». Quando gli viene chiesto cosa dovrebbe fare Berlusconi «Naturalmente ho una mia idea, ma non so se dicendola aiuto o non aiuto. Mi limito a dire che credo tocchi a lui e al Pdl decidere e trovo giusto che questa scelta la possano prendere in tempi che non sono infiniti». EPIFANI: LAVOREREMO PER TEMPI GIUSTI …

“Un ricatto irresponsabile”, di Pietro Spataro

E’ umiliante che mentre nelle altre capitali si discute e ci si divide sulla guerra e sulla pace e sul futuro del mondo, a Roma un uomo solo allo sbando costringa governo e Parlamento a misurarsi con i suoi ricatti. Il destino personale di uno contro gli interessi di tutti, la sua salvezza giudiziaria contro la vita del governo. Minacce che vengono portate avanti a qualunque prezzo: lo spread che riprende quota, la Borsa che precipita portandosi dietro tutti i listini, l’azione economica dell’esecutivo appesa a capricci indecenti. Siamo qui, fermi da più di un mese. Tra falchi e colombe che si scambiano i ruoli e volteggiano sulla vita difficile degli italiani. Eppure le cose sono chiare sin dall’inizio: Berlusconi è stato condannato in modo definitivo per frode fiscale, dunque nulla o nessuno potrà sottrarlo agli effetti della sentenza. Decadenza e interdizione comprese. Nessuna democrazia può accettare il baratto tra i principi dello Stato e della legalità e quelli individuali di un suo cittadino, chiunque esso sia. Proprio per questo non si può continuare impunemente …