Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

“Una questione che ci riguarda”, di Alfredo Reichlin

Ne vedremo delle belle ma anch’io sono convinto che con la condanna di Silvio Berlusconi si chiude una lunga pagina della vicenda italiana. Si aprono nuovi scenari. Penso al bisogno crescente di una forza politica capace di porsi come garante della tenuta e ricostruzione del sistema democratico e parlamentare. Cresce quindi lo spazio per un partito come dovrebbe essere il Pd. Il passaggio è molto stretto, e per affrontarlo non basta la fermezza sui principi. Occorre anche una visione più complessiva degli interessi nazionali e delle conseguenze che comporterebbe il collasso del sistema politico. Ammetto che la mia cultura politica è vecchia. Non posso però fare a meno di ricorda- re agli amici diventati ultra-protestatari e ultra-sinistri che la lotta intorno alle istituzioni non è un fatto che riguarda il Palazzo, ma è «il concentrato della lotta di classe»: mi pare lo dicesse Lenin. Guardiamo le cose italiane così come stanno. Dopotutto non è per caso che il Cavaliere ha dominato la politica per tanti anni. Complicità? «Inciuci»? Quante sciocchezze e stupide accuse. Non è …

La Road map delle riforme costituzionali

Dopo una breve ricostruzione del dibattito sulle riforme costituzionali, il dossier descrive il percorso delineato dal disegno di legge costituzionale “Istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali” (approvato, in prima deliberazione, dal Senato) (AC 1359) che porterà all’approvazione delle modifiche della seconda parte della Costituzione. La questione delle riforme costituzionali e della legge elettorale si è nuovamente posta fin dalle prime battute di avvio della XVII legislatura ed è stata sottolineata con forza dal Presidente della Repubblica Napolitano nel discorso pronunciato il 22 aprile 2013, dinanzi al Parlamento in seduta comune, in occasione del giuramento per il secondo mandato. In quell’occasione il Presidente Napolitano ha sottolineato che “non si può più, in nessun campo, sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la società italiana” leggi tutto www.partitodemocratico.it

“Imu Epifani: «Non c`era accordo sull`abolizione. Chi può pagare non può essere esentato», di Bianca Di Giovanni

«Berlusconi confonde le parole di Letta: alla base dell`accordo di governo non c`era esattamente la cancellazione dell`Imu sulla casa principale». Guglielmo Epifani replica così al leader Pdl che torna all`attacco sull`imposta sugli immobili. Un aut-aut inaccettabile per l`alleato «di necessità», che sul tema ha una visione molto distante da quella dei pidiellini. «Per il Pd le priorità sono molte, non ce n`è una sola – spiega il segretario – Naturalmente anche noi vogliamo alleggerire l`imposta, ma ci sono anche i lavoratori, i pensionati, le famiglie impoverite dalla crisi. Se ci fossero le risorse per tutto non ci sarebbero problemi. Visto che bisogna fare delle scelte, è necessario trovare una soluzione condivisa». Il Pd lo ripete da settimane, ma il Pdl continua a cannoneggiare, mettendo nel mirino il ministro dell`Economia. Per loro Fabrizio Saccomanni è quasi un`ossessione, non fosse altro che perché garantisce autonomia alle scelte di politica economica. Berlusconi sostiene che l`abolizione dell`Imu è alla base dell`accordo di governo. «L`espressione usata da Letta in Parlamento dice altro. Il premier ha parlato di superamento dell`attuale tassazione …

“Un ricatto inaccettabile”, di Claudio Sardo

La proposta di Berlusconi è profondamente iniqua. Dietro la demagogia sulle tasse c’è una sostanza duramente classista: togliere ai poveri e alle classi medie per dare ai più ricchi. I numeri: l’Imu sulla prima casa vale quattro miliardi. Il 40% della popolazione non paga, o perché non è proprietario o perché è esente in virtù delle detrazioni vigenti. Sul 43% degli italiani gravano due miliardi di Imu e i restanti due sono a carico del 7% più facoltoso. Il governo Letta è intenzionato, giustamente, a ridurre il peso dell’Imu (anzi, a riformulare la tassa per evitare le tante storture di oggi). In un Paese con l’80% di proprietari dell’abitazione di residenza, una detassazione può avere anche effetti anti-congiunturali. Ma l’idea del governo è di dimezzare il gettito sulla prima casa: in questo modo oltre il 90% della popolazione verrebbe esentata, mentre l’onere della solidarietà fiscale resterebbe solo a carico dei più ricchi. Il capo della destra invece vuole azzerare tutto e fa della redistribuzione alla rovescia (dalle classi medie ai più ricchi) la propria bandiera. …

“La missione di Letta”, di Claudio Sardo

Secondo la propaganda berlusconiana, la conferma della condanna da parte della Cassazione avrebbe provocato la caduta del governo Letta a causa delle inevitabili convulsioni del Pd. Ma pochi giorni sono bastati per smontare l’intero castello. I problemi maggiori sono in casa Pdl, anzi nella testa di Berlusconi. Che non potrà avere sconti nell’esecuzione della sentenza, né nella decadenza da senatore, così come non ha ottenuto salvacondotti per evitare la condanna definitiva. E dunque è anzitutto Berlusconi che non ha ancora deciso se far saltare il banco alla ripresa di settembre. Avevano detto – i grillini, ad esempio – che le larghe intese sarebbero servite per regalare l’immunità al Cavaliere. Invece l’esecutivo guidato da Letta può vivere solo ripristinando l’autonomia dei poteri e il rispetto della legalità. Il governo non è merce di scambio per garantire la cosiddetta «agibilità politica» ad un Berlusconi condannato per reati comuni. Questo governo semmai può diventare un ponte verso un nuovo sistema politico, con una destra post-berlusconiana al posto dell’attuale partito-azienda. Al fondo, è questa la vera scelta per il …

“Prevenire è rieducare”, di Concita De Gregorio

Inasprire le pene non basta, naturalmente, e forse non serve. Le buone leggi non sono quelle che nascono dalle pessime abitudini e tentano di sanarle, condonarle, depenalizzarle, regolarle e infine punire, sì, chi davvero esagera. Di quelle siamo pieni. Le buone leggi sono quelle che provano a indicare una rotta, e la tracciano. Sono quelle che tentano di definire il perimetro di ciò che la cultura civile deve (dovrebbe) ritenere giusto e lecito e non nascono allo scopo di contenere il danno dei comportamenti diffusi, illeciti o criminali, ma hanno l’ambizione di cambiare le regole della convivenza nella testa e nel cuore dei cittadini prima che nelle aule di tribunale. In questo caso inasprire la pena è eventualmente un segnale, appena un inizio. Forse un deterrente, in qualche raro caso, ma non basta e non serve. È piuttosto difficile difatti immaginare che chi massacra di botte una donna sia dissuaso dal farlo dalla consapevolezza, ammesso che ce l’abbia, che rischia cinque o dieci anni in più di galera. Non è l’ergastolo eventuale a fermare la …

Femminicidio, si comincia a fare sul serio

Arresto obbligatorio in flagranza per delitti di maltrattamento familiare e stalking, querela irrevocabile, aggravanti per coniuge e compagno anche non conviventi. Assistenza legale gratis alle vittime. Norme contro il cyberbullismo. Agostini: “Decreto è impegno serio contro violenza”. Finocchiaro: “è in atto un cambiamento anche culturale che darà sicuramente i suoi frutti”. Fedeli: “Ora introdurre rispetto della parità di genere nelle scuole”.”Le norme contro il femminicidio approvate oggi in Consiglio dei ministri sono una buona notizia. Sono il segno di un impegno serio nel contrasto alla violenza, come molte volte abbiamo discusso in queste settimane nelle aule parlamentari e come abbiamo chiesto approvando la Convenzione di Istanbul”. Così Roberta Agostini, portavoce della Conferenza nazionale delle donne Pd. “Il Paese e le donne attendono da tempo una seria strategia che tenga insieme prevenzione del reato, protezione della vittima e punizione del colpevole e che affronti con misure adeguate maltrattamenti e violenze avvenute all’interno delle mura domestiche. Sono norme che vanno nella giusta direzione, in particolare quelle che riguardano il reato commesso in presenza di minori o la …