Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“Il dovere di proteggere un paese troppo vulnerabile”, di Pietro Greco

Quello che si è verificato ieri in Sardegna è stato un evento meteorologico estremo. Intenso e raro, sul Mediterraneo. Lo hanno battezzato ciclone Cleopatra ed è stato causato da un vortice di aria fredda.Quel vortice si è staccato da una grossa perturbazione proveniente dalle zone artiche e, a contatto con il caldo Mediterraneo, ha fatto sì che si formasse e si scaricasse sulla Sardegna una «bomba d’acqua». Il nome Cleopatra non ha alcun significato scientifico. E «bomba d’acqua» è una pura invenzione giornalistica. Mentre tecnicamente potremmo definire il fenomeno che ha interessato la Sardegna un ciclone: un ciclone extratropicale, per la precisione. Ma la definizione tecnica ci dice poco, perché ogni depressione atmosferica è tecnicamente un ciclone. Dunque dovremmo chiamare ciclone (anzi, ciclone extratropicale) ogni perturbazione che giunge in Italia, che porta con sé vento e pioggia e che è causata dalla bassa pressione. Il che ci aiuta a capire poco quello che è successo ieri sull’isola dove, in alcune zone, sono caduti anche 470 millimetri di acqua a causa di una pressione bassa. Inoltre …

“L’ultima occasione per i figli dell’Europa”, di Piero Ottone

Chi non prova emozione, davanti alla lapide esposta sulla piazza di Ventotene? Quando infuriava la guerra più sanguinosa della storia, gli antifascisti esiliati sull’isola sognavano un’Europa unita, e la lapide ricorda il loro nobile auspicio: l’Europa unificata, gli Stati Uniti d’Europa, tesi verso ideali di civiltà e di benessere. Ma l’unione europea non è stata soltanto, attraverso gli anni, il sogno di alcuni intellettuali: è stata anche un progetto politico, per fronteggiare le insidie e i pericoli che ci minacciavano. Uno storico inglese, Brendan Simms, in un libro uscito proprio in questi giorni con un titolo laconico, Europe, rievoca le vicende di due grandi disegni che miravano alla creazione di una federazione europea, il primo sul terreno militare, con la Comunità di difesa, il secondo, ancora in atto, sul terreno dell’economia, con l’euro. Entrambi i progetti sono nati per fronteggiare grandi minacce, nel primo caso di natura politica, l’aggressività dell’imperialismo sovietico, nel secondo di natura economica, la concorrenza degli americani, dei cinesi, del Terzo mondo. Ma l’esercito europeo è morto prima di nascere, non ha …

“Tutti i rischi per il governo”, di Claudio Sardo

Si può comprendere la soddisfazione di Enrico Letta: la scissione del Pdl produce una de-berlusconizzazione del governo. Era il risultato politico che si prefiggeva il 2 ottobre scorso e che poi la giravolta del Cavaliere sul voto di fiducia è riuscito a intorbidare. Ma ritenere che il passaggio dalle «larghe» alle «piccole» intese costituisca di per sé il viatico, anzi il propellente, per giungere al voto nel 2015 è ingenuo e superficiale. Nuovi rischi, infatti, si materializzano sul percorso dell’esecutivo. Certo, Letta si è preso una rivincita su chi lo aveva avversato – tra questi, non pochi opinionisti di sinistra da tempo subalterni alla propaganda grillina – sostenendo che il suo era il governo dell’inciucio, che la vera finalità era il salvacondotto per Berlusconi, che il Cavaliere mai avrebbe mollato la presa su questo esecutivo perché rappresentava per lui l’assicurazione sulla vita. Tutto ciò è stato smentito dalla frattura del Pdl, che si è prodotta appunto sulle conseguenze politiche della decadenza di Berlusconi da senatore. La parte che si è raccolta attorno ad Alfano ha …

“Morto un Pdl se ne fa un altro”, di Ilvo Diamanti

Oggi più che mai occorrerebbe andare oltre il Porcellum. Per favorire la formazione di maggioranze coerenti e stabili e rafforzare il legame fra elettori ed eletti. Mentre, oggi più che mai, si assiste allo sfarinarsi dell’intero sistema partitico. A partire dal Centrodestra. Dove il Partito Personale di Silvio Berlusconi, il Pdl, è imploso. La rifondazione forzista (20 anni dopo) ha, infatti, prodotto la fondazione di un nuovo soggetto politico. Ncd: il Nuovo centro-destra. Così, dalla divisione del Pdl, il Popolo di Silvio, sono emersi due popoli. I Berlusconiani Ultrà, guidati da Daniela Santanché, da un lato. I Diversamente Berlusconiani, guidati da Angelino Alfano, dall’altro. Gli uni (sedicenti) duri. Gli altri (sedicenti) moderati. Reciprocamente ostili e distanti. E insofferenti. Eppure entrambi “fedeli” al Capo. Non fosse davvero aspro e lacerante il conflitto tra le due fazioni, almeno sul piano dei rapporti personali, vi sarebbe da sospettare un gioco delle parti. Fra componenti berlusconiane di lotta e di governo. Destinate, in caso di elezioni, a tornare insieme, come ha previsto lo stesso Berlusconi. Quasi una strategia di …

“Cronache di una democrazia malata”, di Michele Ciliberto

Se uno guarda alla situazione dell’Italia in questo momento, ha la sensazione di stare assistendo, come in un laboratorio, a una crisi organica della democrazia e allo sconvolgimento di tutto un sistema politico. Non è cosa di tutti i giorni. Si tratta, in effetti, di fenomeni che vengono da lontano, e che toccano sia destra che la sinistra. Ma che oggi si configurano con una limpidità e una chiarezza addirittura pedagogiche. Sono anche fenomeni che i classici della democrazia hanno ampiamente discusso e analizzato, senza successo bisogna aggiungere. Non è vero infatti che la storia è maestra di vita: ogni volta si ricomincia da capo. La democrazia è, senza alcun dubbio, la migliore invenzione degli uomini per la loro organizzazione politica e sociale, ma declina e degenera quando si spezza la relazione tra «governanti» e «governati», con effetti negativi sugli uni e sugli altri. È in queste situazioni che può scattare la rivolta, l’«indignazione», la quale a sua volta può assumere varie forme: nel passato lo scontro aperto, la guerra civile, la rivoluzione; oggi la …

“Con il Mattarellum non c’è maggioranza”, di Roberto D’Alimonte

L’ennesima scissione nella politica italiana complicherà le prospettive della riforma elettorale. Con la formazione del partito di Alfano si accrescono le fila di coloro che vorrebbero il ritorno al proporzionale visto che il nuovo partito intende collocarsi al centro del sistema sperando di diventare l’ago della bilancia. Invece in questi giorni si è tornati a parlare di ritorno al Mattarellum, che è cosa ben diversa da quella che servirebbe in questo momento ad Alfano e Casini. Se alle ultime politiche si fosse votato con il Mattarellum quale sarebbe stato il risultato? A questa domanda non si può rispondere con assoluta certezza. Infatti l’espressione del voto non è indipendente dalle regole con cui si vota. Se si cambia il sistema elettorale cambia anche il comportamento degli elettori. Questo succede perché le regole elettorali influenzano la competizione tra i partiti e il rapporto tra partiti ed elettori. Quindi utilizzare i risultati di una elezione con un dato sistema elettorale per simulare i risultati della stessa elezione con un altro sistema elettorale è un’operazione che va presa con …

“Un partito senza leader”, di Luca Landò

Dai festini di Arcore alle notti con Alfano: senza nulla togliere al fascino indiscreto del Vicepremier, diciamo pure che la decadenza del Cavaliere non aveva bisogno del voto in Senato. È già qui, nelle cronache di siti e giornali che nell’ultima settimana hanno raccontato di cene, pranzi, visite, pianti (dell’ex delfino) e urla (dell’ex premier) per tentare di salvare quel che restava di un matrimonio, tanto meno di un partito. E che hanno celebrato il fallimento di una strategia personale travestita da progetto politico incominciata vent’anni fa in un ipermercato di Casalecchio, quando l’uomo più ricco e felice e fortunato d’Italia, o giù di lì, promise uguale sorte a chi lo avrebbe seguito. L’addio di Alfano nel teatro di Santa Chiara e l’intervento di Berlusconi nel palazzo dei congressi dell’Eur non cambiano la sostanza, anzi la confermano. Il leader che faceva cucù alla Merkel e accoglieva Blair in bandana e camicia è andato in pensione, lasciando il posto a un anziano signore che ha tentato fino all’ultimo di mediare anziché comandare, convincere anziché imporre. Una …