Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“Abolire la Bossi-Fini”, di Claudio Sardo

Un’altra tragedia di migranti immane. Straziante. Che lascia senza fiato. Che ci copra di vergogna. Forse è la strage dalle dimensioni più spaventose. Strage di innocenti. Di donne, uomini, bambini disperati. Che hanno cominciato a morire nella lunga, interminabile traversata del deserto africa- no. Che sono poi finiti nelle mani dei mercanti di morte. E al termine della tortura sono stati inghiottiti dal mare. Dal mare nostro. Hanno pianto, hanno gridato e noi non li abbiamo ascoltati. Non li abbiamo salvati. Non siamo stati capaci della nostra umanità. E adesso non possiamo difenderci con l’indifferenza. Non basta scaricare le responsabilità, che pure ci sono, solo sugli altri. L’immigrazione è un fenomeno epocale, planetario. Affrontarlo con serietà, solidarietà, rigore, cioè fare in modo che diventi fattore di sviluppo e non di discriminazione o di morte, è il risultato di politiche difficili, serie, complesse. C’è bisogno di Europa, c’è bisogno di cooperazione internazionale, c’è bisogno di politiche di sviluppo nei Paesi più poveri, c’è bisogno di un controllo efficiente ma al tempo stesso di un rispetto autentico …

Lutto nazionale

“Si é consumata una tragedia immane questa mattina all’alba sulle coste di Lampedusa e, minuto dopo minuto, assume dimensioni enormi. È ora di dire basta. Non si può restare indifferenti di fronte a questa ennesima giornata nera nella storia del nostro Paese, dell’Europa e del Mediterraneo”. Lo afferma Khalid Chaouki, deputato e responsabile Nuovi Italiani per il PD, intervenendo nell’Aula di Montecitorio. “Il Governo – precisa Chaouki – d’intesa con l’Europa, deve impegnarsi con urgenza per trovare soluzioni definitive, l’Italia, e soprattutto la Sicilia, è la porta d’Europa, l’UE deve farsi carico di quella che è, a tutti gli effetti, una questione europea. Il mio profondo cordoglio per una delle pagine più tristi della storia degli sbarchi, non possiamo più fare finta di niente”. “Tragedia terribile, l’Europa non può nascondersi” così Roberto Speranza, Presidente Deputati del PD. “Impossibile rimanere indifferenti di fronte alla terribile tragedia di Lampedusa – ha aggiunto – ancora una volta donne, uomini e bambini perdono la vita per fuggire povertà, guerre e persecuzioni. La politica deve dare risposte e l’Italia deve …

“Il Cavaliere vice del suo vice”, di Curzio Maltese

All’ora di pranzo si compie la tragedia di un uomo ridicolo. Berlusconi poteva scegliersi una fine drammatica da Caimano, con paesaggi in fiamme alle spalle, oppure una farsesca. Ha scelto con coerenza la seconda. All’una e mezza, quando l’ombra del Cavaliere annuncia la fiducia e subito scoppia a piangere, sulle tribune del Senato la stampa di mezzo mondo esplode in una risata. Soltanto una collega svedese vagola in preda all’angoscia, come certi turisti abbattuti dall’afa e dalla sindrome di Stendhal: «Ma che succede? Qualcuno può spiegarmi?». Erano arrivati tutti al richiamo della grande giornata storica ed eccoci a raccontare la solita replica dell’8 settembre all’italiana. Un 8 settembre della destra, dove Berlusconi è allo stesso tempo Mussolini, Badoglio e il re, ma l’annuncio rimane lo stesso della guerra che continua a fianco dell’alleato, chiunque esso sia. Il generale ha firmato la resa senza avvisare i colonnelli, i quali hanno continuato a spararsi contro fino a notte fonda nei talk show. Sui banchi della destra campeggiano ancora in bella vista le copie del Giornale di famiglia, …

“Femminicidio, finanziati i centri antiviolenza” di Rachele Gonnelli

Rivisto e corretto, ieri, il decreto sul femminicidio accoglie finalmente le osservazioni di associazioni e centri anti- violenza. Roberta Agostini, segretaria del coordinamento donne del Pd e vice- presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, è soddisfatta. «Abbiamo lavorato molto negli ultimi giorni e alla fine il testo è molto migliorato. Abbiamo fatto tutta una serie di audizioni di operatori e associazioni, accogliendo la maggior parte delle osservazioni, e d’accordo con il governo siamo riusciti a trovare un finanziamento che, seppure insufficiente, è un primo passo rispetto allo zero fondi della prima stesura, perché almeno scongiura la chiusura dei centri antiviolenza e prevede un primo finanziamento per quello che sarà il piano nazionale. Un piano che dovrà occuparsi non solo di repressione ma anche di prevenzione, monitoraggio, formazione permanente dei soggetti coinvolti, dalla polizia alle scuole. Il governo si è poi impegnato a trovare altre coperture all’interno della prossima legge di stabilità. Il decreto sul femminicio licenziato ieri mattina dalle commissioni I e II di Montecitorio è dunque pronto per andare in aula, cosa che …

“Ma la battaglia non è finita”, di Claudio Sardo

Nonostante la penosa giravolta di Berlusconi, degna dell’avanspettacolo più decadente, ieri si è aperta una nuova fase politica. Il governo Letta non ha più una maggioranza larga ma «senza intese»: ora c’è una parte del Pdl disposta a condividere l’obiettivo della presidenza italiana dell’Ue, a riformare il sistema politico prima di tornare al voto, soprattutto a contrastare la linea della rottura istituzionale che Berlusconi ha adottato dopo la condanna definitiva. Il Cavaliere, alla fine, ha votato lo stesso la fiducia al governo. Ma è stato sconfitto. Voleva la crisi e non c’è riuscito. La sua piroetta è stata un tentativo estremo di inquinare il senso della giornata. Berlusconi è rientato dalla finestra nella maggioranza numerica: di questa, tuttavia, è ora un’appendice sgradita e non necessaria. A sconfiggerlo è stato il delfino senza «quid» che – insieme ai ministri Pdl del governo, a uomini della vecchia guardia e a dirigenti allevati nel berlusconismo – ha deciso di non seguire il capo sulla rotta del radicalismo pupulista, della destra anti-europea e anti-sistema. Berlusconi è stato battuto per …

Intervento alla Camera dei Deputati del Presidente del Consiglio Enrico Letta sulla situazione politica generale

Signora Presidente, onorevoli colleghi, questa mattina al Senato ho avuto modo di presentare un discorso ampio e articolato, con una serie di riferimenti programmatici. Questo discorso ampio e articolato lo consegno, lo consegno qui, e preferisco aggiungere alle cose che ho detto questa mattina alcune considerazioni che in parte sono una sintesi di quei ragionamenti, che sono scritti nel discorso, e in parte, ovviamente, considerazioni che prendono spunto da quello che è successo stamattina al Senato, con il risultato positivo dell’ottenimento della fiducia, e la spinta e gli spunti su quello che accadrà da adesso in poi, da domani.   Voglio ripartire dal punto essenziale. Noi cinque mesi fa ci siamo trovati qui in una situazione drammatica, in quella situazione drammatica a partire dal discorso del Capo dello Stato che scelse di accettare la richiesta pressante di essere di nuovo Presidente della Repubblica per la seconda volta, unico caso nella storia della nostra Repubblica. Venne qui e fece a tutti noi un discorso di una chiarezza cristallina e anche per certi versi, ce lo ricordiamo tutti, …

“La fedeltà alla legge”, di Nadia Urbinati

Indipendentemente dagli esiti del sommovimento interno al Pdl, è certo che il Paese sta subendo (non da oggi) le conseguenze della crisi della democrazia dei partiti e della rappresentanza. Paga il prezzo di una democrazia deformata. Le comunità politiche come le persone hanno una figura che le rende identificabili. Tra i tratti distintivi della democrazia costituzionale ci sono elezioni regolari, separazione dei poteri, diritti civili fondamentali e, non ultimo, l’autonomia dei rappresentanti tanto da chi li elegge quanto da chi li mette in lista. La rappresentanza senza mandato imperativo è una componente essenziale dell’immagine della democrazia perché da essa dipende l’autonomia decisionale del Parlamento e, per diretta derivazione, la libertà politica dei cittadini. Alterare lo statuto della rappresentanza equivale a sfigurare la democrazia, a deformarla. Nel corso di questi anni la democrazia italiana ha subito deformazioni evidenti rispetto al profilo originale definito dalla Costituzione. Tra queste, vi sono i tentativi ripetuti e a volte riusciti di assoggettare i rappresentanti alla volontà di qualcuno. Qui sta il segno macroscopico della crisi dei partiti politici i quali, …