Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“Messaggio mai così esplicito”, di Stefano Folli

Sotto il profilo politico, il passaggio più stringente del discorso di Giorgio Napolitano è quello in cui il capo dello Stato fa capire in modo netto che un’eventuale caduta del governo Letta non aprirebbe la porta a nuove formule o a maggioranze alternative. Le conseguenze della crisi sarebbero, sì, «irrecuperabili» sul piano economico, ma soprattutto sarebbero imprevedibili. Come dire che nessuno deve farsi illusioni: la fine delle larghe intese non condurrebbe a quella maggioranza con i Cinque Stelle che nel Pd più di qualcuno ha vagheggiato. È chiaro che Napolitano non ha fatto nomi e non ha citato alcun soggetto politico. Tuttavia le sue parole erano trasparenti per chi ha voluto intenderle. Del resto, basta ricordare che di recente il tentativo di gettare ponti verso i “grillini” si era fatto più insistente e si è anche voluto accreditare la tesi che lo stesso capo del movimento fosse sul punto di cambiare linea e aprirsi a una possibile collaborazione con il Pd. In altri termini, si profilava un vago disegno. Ma con un grave punto debole. …

Cuperlo: «Alfano lasci, serve un atto di responsabilità», di Vladimiro Fruletti

«Un atto di responsabilità», rimettere il proprio incarico nelle mani di Letta, per salvare il governo, ma soprattutto la faccia dell’Italia. È questo che chiede il deputato Gianni Cuperlo ad Alfano avvertendo, nello stesso tempo, il Pdl a farla finita con i ricatti. Onorevole, Alfano deve dimettersi? «Prima di tutto dobbiamo dare un giudizio sulla ricostruzione della vicenda». E lei che giudizio da? «Per come è stata fatta in Parlamento dal ministro dell’interno la ricostruzione della vicenda è apparsa a molti, direi quasi a tutti, insufficiente» Perché? «Perché siamo davanti a un fatto gravissimo che ha visto il nostro Paese violare i principi e le regole del diritto internazionale nella sfera fondamentale del rispetto dei diritti umani. E purtroppo ci sono ancora aspetti da chiarire in tutta questa vicenda». Cosa non la convince nella ricostruzione fornita dal ministro? «Va chiarito come e perché ha agito ha agito tutta la catena di comando che ha gestito quelle ore così delicate che partono dal fermo dalla signora Shalabayeva e della figlia al momento in cui vengono fatte …

“Il ministro ombra”, di Massimo Gramellini

È possibile che travestire una palestra da prima casa sia colpa infinitamente più grave che consegnare moglie e figlia di un dissidente al satrapo di un Paese fornitore di petrolio. Quindi non le dimissioni della perfida Idem si pretendono dal timido Alfano, ma semmai un’immissione sulla poltrona di ministro dell’Interno, che per sua stessa ammissione è attualmente disabitata. Alfano ha un vero talento nel non abitare le poltrone che occupa. Sarà per questo che gliene offrono in continuazione. Se fosse stato effettivamente il segretario del Pdl, quando il proprietario del partito gli fece ringoiare la promessa delle primarie avrebbe dovuto dimettersi. Ma lui non è il segretario del Pdl, lui non è il ministro dell’Interno, lui probabilmente non è neanche Alfano, ma un cortese indossatore di cariche per conto terzi. Tra le tante squisitezze che ha pronunciato l’altro giorno al Senato vi è l’affermazione perentoria che al cognato della signora kazaka (o kazakistana, per citare quell’acrobata del vocabolario di La Russa) i poliziotti non abbiano torto un capello. E pazienza se nell’intervista al nostro Molinari …

“Un argine alla povertà”, di Chiara Saraceno

Per il secondo anno consecutivo, e in modo più accentuato, è aumentata sia la povertà relativa (cioè in riferimento al tenore di vita medio, per altro diminuito nel 2012 rispetto all’anno precedente) sia quella assoluta, che riguarda l’impossibilità di acquistare un paniere di beni essenziali. In entrambi i casi, il peggioramento riguarda tutte le aree territoriali (anche se nel Mezzogiorno l’incidenza della povertà relativa è oltre tre volte quella del Centro-Nord e quella assoluta quasi doppia) e quasi tutti i tipi di famiglie: le più giovani e le meno giovani, quelle più numerose e quelle più piccole, quelle in cui nessun adulto è occupato ma anche, in minor misura, quelle con occupati, le famiglie di operai e, in minor misura, quelle di impiegati. La disoccupazione ha ridotto il numero di percettori di reddito in famiglia, la riduzione dell’orario di lavoro e la cassa integrazione hanno ridotto il reddito degli occupati. Sono soprattutto le famiglie relativamente giovani e con figli minori quelle che hanno visto peggiorare maggiormente la propria situazione. Si trova in condizione di povertà …

Riparte il futuro: all’unanimità la modifica dell’articolo 416 ter del Codice penale sul voto di scambio politico-mafioso

Ciao Manuela, il primo grande passo è stato fatto: grazie a te e agli altri 273.000 firmatari di Riparte il futuro la Camera ha approvato ieri pomeriggio all’unanimità la modifica dell’articolo 416 ter del Codice penale sul voto di scambio politico-mafioso, una riforma importante che doterebbe l’Italia di una norma moderna più incisiva e in linea con gli standard europei. Raramente succede che un’iniziativa proveniente dalla società civile venga presa in considerazione in tempi così rapidi dalla politica. Ed è ancora più raro che la Camera si esprima così chiaramente per estendere l’applicabilità di una legge. Si tratta di un risultato straordinario che abbiamo ottenuto grazie al tuo apoggio e a quello di migliaia di cittadini che come te vogliono fare la differenza contro la corruzione. Non è finita, però: il nuovo testo dovrà passare al vaglio del Senato. È urgente che questo passaggio avvenga in tempi rapidi, il prima possibile, sicuramente prima della fine dell’estate. Non possimo rischiare infatti che nell’attuale clima di instabilità politica tutti gli sforzi fatti fin ora si vanifichino ad …

“L’odore marcio del compromesso”, di Barbara Spinelli

Siamo talmente abituati a considerare l’Italia un paese diverso, più sguaiato e uso all’illegalità di altre democrazie, che nella diversità ci siamo installati, e non chiediamo più il perché ma solo il come. Il perché conta invece, è la domanda essenziale se vogliamo capire chi siamo: non una nazione che fa delle leggi le proprie mura di cinta ma un paese immerso nell’anomia, nell’assenza di leggi scritte o non scritte. Di conseguenza, un paese a disposizione. Gli storici forse, o gli antropologi, potrebbero rispondere. Perché siamo una terra dove ben due volte, nell’ultimo decennio, sono stati sequestrati cittadini stranieri con regolari passaporti e deportati con spettacolare violenza nei paesi da cui erano fuggiti per scampare alle torture o alla morte. Il 17 febbraio 2003 fu il caso dell’imam di Milano, Abu Omar; oggi è toccato a Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov (anche ricercato per frode), e alla figlia di 6 anni Alua: in ambedue le occasioni lo Stato si è inchinato a mafiosi diktat di potenze straniere, sperando che l’affare non venisse …

I braccialetti bianchi mantengono l’impegno: approvata alla Camera la norma contro lo scambio elettorale politico-mafioso.

Dichiarazione di voto finale del capogruppo Roberto Speranza Signor Presidente, onorevoli colleghi, è veramente per me un piacere e un orgoglio poter fare questa dichiarazione di voto a nome del gruppo del Partito Democratico. Voglio dirlo subito in premessa: al di là delle bandiere, oggi è veramente un bel giorno per tutti noi, un giorno importante e positivo per il Parlamento italiano.  Intanto grazie, grazie veramente, ai tanti che si sono impegnati, alla II Commissione (Giustizia), ai relatori, a tutti coloro che hanno creduto in questo provvedimento e grazie soprattutto, voglio dirlo con forza, a tutte le realtà organizzate che si battono su ogni territorio per affermare il principio di legalità. Grazie in modo particolare a Libera e al gruppo Abele (Applausi) e grazie, grazie di cuore a Don Luigi Ciotti. Grazie ancora ai nostri braccialetti bianchi, grazie, e ancora a quei 270 mila cittadini. È anche merito vostro. Dal gruppo del PD va il ringraziamento, uno per uno, perché il risultato che oggi si ottiene è anche frutto della vostra iniziativa. Guardate, voglio dirlo …