Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

"Filosofia e pochi fatti, il progetto Ue stenta a decollare", di Paolo Soldini

Valutazione degli sforzi per favorire la competitività, l’occupazione e la crescita, con un accento particolare sulle iniziative per promuovere l’occupazione giovanile e il finanziamento dell’economia”. È quel che si legge al secondo punto dell’ordine del giorno che gli sherpa hanno preparato per il Consiglio europeo che si terrà domani e venerdì a Bruxelles. Il linguaggio dei comunicati brussellesi non è particolarmente esplicito, e così, almeno fino a ieri, non era dato sapere se, quanto e come i funzionari che preparano l’incontro tra i 27 leader (l’ultimo a 27 perché dal 1° luglio ci sarà anche la Croazia) avranno risposto alle forti pressioni del governo italiano perché il vertice che conclude il semestre della presidenza di turno irlandese passi se non alla storia almeno alle cronache come l’appuntamento che segna una svolta nell’impegno dell’Unione sul fronte della lotta alla disoccupazione giovanile: “15 milioni di ragazzi senza prospettiva”, come ha ricordato Enrico Letta, reclamando l’urgenza di far “ripartire l’Europa” proprio dalla consapevolezza della insostenibilità di questo dramma. Il capo del governo italiano ha messo le mani avanti, …

"Su Iva e piano lavoro i conti non tornano", di Massimo Franchi

Iva e lavoro. Alla vigilia del vertice europeo Enrico Letta e il suo governo vareranno due importantissimi provvedimenti. Il Consiglio dei ministri è convocato di prima mattina, alle 8,30. L’ordine del giorno, non comunicato in un primo momento, prevede un decreto unico su Iva e Lavoro e anche il decreto sulle carceri (Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena). Per il congelamento di tre mesi dell’innalzamento dell’Iva dal 21 al 22 per cento che scatterebbe il primo luglio serve circa un miliardo. Il governo lo reperirà da anticipi d’imposta. Un meccanismo che consentirà poi di risolvere il problema a settembre, con la Legge di stabilità. Smentita dunque l’ipotesi di un aumento dell’Irpef. La norma è stata chiesta in primis dai commercianti e poi appoggiata dai sindacati e da tutti i partiti della maggioranza. Il Pdl puntava però a risolvere subito anche la questione Imu e ieri sera perfino il ministro Pdl Maurizio Lupi ribadiva: «Noi dobbiamo impedire l’aumento dell’Iva e eliminare l’Imu sulla prima casa, vediamo domani (ogg, ndr) le proposte che Letta ci …

"Il centrodestra si decida", di Claudio Sardo

In uno stato di diritto le sentenze si rispettano. Ovviamente si discutono, si criticano, ma le parole usate ieri da molti dirigenti del Pdl, compresi alcuni ministri, sono assolutamente intollerabili. Tecnicamente eversive. Non brinderemo mai per la condanna di una persona, chiunque essa sia, ma la giustizia non può essere amministrata in altro modo se non attraverso le procedure previste dall’ordinamento: ecco perché ci si difende nei processi, non dai processi. Ecco perché i gravissimi commenti, misti a minacce e insulti, seguiti ieri al giudizio di primo grado del Tribunale di Milano, rappresentano un’aggressione alle istituzioni, al bene comune, al senso minimo del dovere che regola la vita di una comunità. Farebbero bene Berlusconi e i fedelissimi a ripensare piuttosto ai modi arroganti e offensivi con i quali hanno condotto la strategia difensiva in questi mesi. Offensivi verso le istituzioni, ma anche verso il buon senso. Berlusconi ha sostenuto che Ruby fosse la nipote di Mubarak, non solo davanti ad una funzionaria di polizia, ma poi anche in un dibattito parlamentare, ritenendo sufficiente la protezione …

"L'abuso e la dismisura", di Ezio Mauro

Un’Italia compiacente e intimidita si chiede che cosa succederà adesso, dopo la sentenza sul caso Ruby del Tribunale di Milano che condanna in primo grado Silvio Berlusconi a sette anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Nessuno si pone la vera domanda: cos’è successo prima, per arrivare ad una sentenza di questo genere? Cos’è accaduto davvero negli ultimi vent’anni in questo sciagurato Paese, nell’ombra di un potere smisurato e fuori da ogni controllo, che concepiva se stesso come onnipotente ed eterno? E com’è potuto accadere, tutto ciò, in mezzo all’Europa e agli anni Duemila? La condanna sanziona infatti due reati molto gravi — concussione e prostituzione minorile — sulla base del codice penale, dopo un processo di due anni e due mesi, con più di 50 pubbliche udienze. L’accusa ha dunque avuto ragione, vedendo un comportamento criminale nel tentativo di Silvio Berlusconi di sottrarre una minorenne accusata di furto al controllo della Questura, imponendo ai funzionari la sua autorità di presidente del Consiglio, addirittura con l’invenzione di uno scandalo internazionale, perché Ruby era …

Aiutiamo chi nel M5S non vuole il populismo", di Alessandro Bratti

L’esperienza fatta recentemente in qualità di relatore sul provvedimento cosiddetto “decreto Emergenze” mi induce a fare alcune riflessioni riguardo al rapporto che il Partito democratico debba tenere nei confronti del Movimento Cinque stelle, o meglio dei loro rappresentanti. La mia idea di politica, al di là dei tatticismi a volte necessari, si concretizza nel cercare nelle soluzioni decisionali ciò che è meglio non per una parte o per alcuni ma per il Paese. Non vi è dubbio che una buona soluzione nasce non da un pasticcio in cui ognuno riconosce un pezzo del suo ma da un confronto nel merito, anche aspro, che poi si concluda con provvedimenti che davvero siano efficaci e i più utili possibile per i cittadini. Chi si sottrae al confronto delle idee è destinato a perdere! Cade la maschera e i cittadini se ne accorgono. Credo quindi che il percorso inaugurato di recente in Parlamento dove come principale partito della maggioranza abbiamo offerto alle opposizioni e, al M5s in particolare, elementi importanti su cui confrontarsi senza chiusure aprioristiche sia il …

"L’eredità di Berlusconi", di Maria Cecilia Guerra

Una strana situazione quella in cui si trova il governo Letta, costretto a cercare risorse per scongiurare l’aumento dell’Iva. Ma da dove viene questo aumento dell’Iva che nessuno vuole? È una storia molto complessa, ma emblematica, che è bene non dimenticare. Per ripercorrerla occorre ritornare al maggio-giugno 2011, quando la sconfitta alle amministrative, prima, e ai referendum, poi, segnarono l’inizio della fine del governo Berlusconi. Il Pdl cercò di reagire alla sconfitta con la bandiera delle tasse, imponendo a Tremonti, additato come rigido guardiano dei conti pubblici, una proposta di «riforma fiscale» confusa, imprecisa e contraddittoria, ma che faceva balenare l’idea di tagli, soprattutto Irpef, per tutti. A questa delega venne poi giustapposta, alla fine di giugno, un ulteriore pezzo di «riforma assistenziale», che avrebbe dovuto finanziare la prima, quella fiscale, con tagli alle prestazioni sociali. Ma ormai neppure il governo Berlusconi, che l’aveva tenacemente negata, poteva evitare di considerare gli effetti che la crisi stava esercitando sui conti pubblici. Parte quindi il tormentone delle manovre estive del 2011. Il governo in carica fatica a …

"La Costituzione di Casaleggio", di Marco Olivetti

In un’intervista pubblicata ieri nell’inserto domenicale del Corriere della Sera, Gianroberto Casaleggio ha sintetizzato il «manifesto costituzionale» del Movimento 5 Stelle. Contenuti e toni si ispirano al pensiero democratico radicale, adeguato all’epoca di Internet. Al centro vi è l’idea che «la democrazia rappresentativa, per delega, perderà significato. È una rivoluzione prima culturale che tecnologica». In questo contesto, «muta la natura» del Parlamento: i suoi componenti «devono comportarsi da portavoce, il loro compito è sviluppare il programma elettorale e mantenere gli impegni presi con chi li ha votati», con la conseguenza che dovrà essere introdotto il recall dei deputati. Ma l’agenda costituzionale pentastellata è assai articolata e richiede una revisione dell’«architettura costituzionale nel suo complesso in funzione della democrazia diretta», e occorrerà introdurre «il referendum propositivo senza quorum, l’obbligatoriet à della discussione parlamentare delle leggi di iniziativa popolare, l’elezione diretta del candidato che deve essere residente nel collegio dove si presenta, l’abolizione del voto segreto, l’introduzione del vincolo di mandato». Secondo Casaleggio, la democrazia diretta è leaderless e il concetto di leadership è incompatibile con essa. …