Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

"Tasse, scontro nel governo. Replica Alfano-Franceschini", da unita.it

Prima l’ultimatum di Angelino Alfano, poi un fuoco di fila di dichiarazioni di esponenti Pdl che sempre più esplicitamente minacciano la vita del governo, cui replicano altrettanti esponenti Pd. Fino alla nota del ministro Dario Franceschini che ricorda al segretario pidiellino che lanciare diktat contro il governo significa «lanciarli contro se stesso», visto il ruolo di primo piano ricoperto nell’esecutivo dallo stesso Alfano. Torna a scaldarsi il clima sull’Iva, con il primo palese scontro tra ministri dei due principali partiti, mentre si avvicina la scadenza di mercoledì 26, giorno in cui è fissato il Consiglio dei Ministri che dovrà prendere una decisione sull’aumento di un punto che – senza interventi – scatterebbe il 1 luglio. Ma Enrico Letta con i suoi collaboratori resta fiducioso che un’intesa si troverà, anche perchè in caso contrario «si va a sbattere». «Dovremo trovare un punto di mediazione – ragionano dallo staff del premier – altrimenti ognuno si dovrà assumere le sue responsabilità. L’imbuto si sta stringendo, o troviamo una convergenza o si va a sbattere». Del resto, ricordano da …

"Il cinismo del guru", di Claudio Sardo

Beppe Grillo insulta l’Unità e si augura la nostra scomparsa perchè ieri abbiamo scritto la verità sul vergognoso ostruzionismo del gruppo Cinque stelle, che ha rischiato di far cadere importanti norme e finanziamenti a favore delle popolazioni colpite dai terremoti di Emilia e Abruzzo. Non creda Grillo di intimidirci con la violenza verbale del suo blog: l’Unità ha 90 anni, ha combattuto il fascismo, ha attraversato le stagioni più difficili della democrazia, ha contrastato Berlusconi che pure, come Grillo, voleva metterci il bavaglio. Tuttavia capisco che la nostra idea di democrazia – che non si propone di cancellare le posizioni e gli interessi diversi dai nostri, che non disprezza il compromesso politico ma tenta di orientarlo al bene comune – non coincide con quella di chi, come Grillo, bolla col marchio d’infamia ed espelle dal proprio movimento quanti osano dire che il Capo ha sbagliato. Il suo disprezzo per l’Unità e per la storia della sinistra sono noti: ma non sarà un untorello a spaventarci. Anche perché molti di coloro, che hanno votato e sperato …

"Meno tasse non è un tabù", di Ruggero Paladini

La pressione fiscale è al 44% o al 53%? Come disse Shakespeare: «as you like it». Se rapportiamo le entrate fiscali al Pil (calcolato dall’Istat) abbiamo nel 2012 il 44%. Se però argomentiamo che il 17% del Pil è composto da attività sommerse, allora rapportando il 44% a 1-0,17 otteniamo il 53%. Ovviamente anche il più incallito evasore qualche imposta finisce per pagarla, l’Iva per esempio, visto che dovrà pur mangiare, o l’Imu, difficile da evadere. Inoltre il dato statistico serve per considerazioni macroeconomiche, per confrontare Paesi diversi o lo stesso Paese nel tempo, ma non esiste un’imposta unica sul Pil. Abbiamo invece imposte dirette e indirette, contributi sociali (quelli previdenziali andrebbero considerati come risparmio obbligatorio più che imposte), imposte erariali e degli enti locali, e così via. Ogni imposta ha una sua base imponibile, e quindi una diversa pressione. Per esempio se prendiamo il più importante prelievo, l’Irpef, troviamo (nel 2012) un rapporto tra imposta netta e reddito imponibile del 19,7%. Nel 2007, anno in cui l’Irpef fu modificata, assumendo la struttura che ha …

"La vera anomalia", di Pietro Spataro

La Sentenza della Corte Costituzionale è la conferma di una anomalia che l’Italia si porta sulle spalle da un ventennio e che non è mai stata risolta. In sostanza, anche nel caso Mediaset, c’è stato da parte di un premier un uso ad personam del suo ruolo e di quello dei ministri e contemporaneamente la negazione del principio di collaborazione tra i poteri dello Stato che è alla base della democrazia. Questo vulnus è stato compiuto utilizzando arbitrariamente una delle leggi personali volute da Berlusconi per difendersi dai processi: il legittimo impedimento. Certo, sapevamo già tutto. Per anni abbiamo assistito a rotture istituzionali, forzature politiche, scontri con gli altri organi dello Stato, attacchi al sistema democratico e tentativi di spezzare l’equilibrio costituzionale. Ma leggere le parole con le quali la Corte Costituzionale respinge il conflitto di attribuzione voluto dal leader del Pdl rende tutto più chiaro e più drammatico: Berlusconi ha tentato, maldestramente, di fermare i giudici convocando una riunione di governo proprio nel giorno che egli stesso aveva concordato, sulla base dei propri impegni, …

"Il vestito nuovo dell’Epuratore", di Francesco Merlo

La macchina del fango, che per Berlusconi è un armamentario di giornali e tv, per Grillo è il web, ma il metodo dell’epurazione è lo stesso. La macchina del fango, che per Berlusconi è un armamentario di giornali e televisioni, per Grillo è il web, il post, la rete, ma il metodo dell’epurazione è lo stesso e infatti la Gambaro è “tossica” come Biagi e Santoro erano “criminosi”. Così il web diventa una parodia del tribunale del popolo, anche se lo spettacolo è più simile alla lapidazione che all’arbitrio dei giudici: «Chi è senza peccato scagli il primo post». Contro l’epurata, come sempre, si esercitano i solerti esecutori. I Crimi, i Morra, i Lombardi, i Colletti, gli Incerti, i Nesci sono gli epigoni grotteschi dei cekisti di Beria e delle guardie rosse di Mao, stanano gli epurandi, premiano la delazione, si eccitano nell’accusa, digrignano i denti come i capi-plebe del Sinedrio, sono gli impunti all’ombra del capo che nel dissidente intravede la propria fine e dunque lo ridicolizza o, addirittura, prova a dargli del ladro …

"Convergenze parallele", di Sara Ventroni

Il Governo di larghe intese è nulla in confronto alle convergenze parallele tra Beppe e Silvio. Che se ne facciano una ragione. Nel mondo delle groupie e dei devoti – quel mondo convocato in nome di una rivoluzione aziendale a reti unificate Mediaset o da un blog monologante – gli opposti destini si uniscono. Un tripudio involontario ci mostra il volto più autentico dell’Italia, quando si sporge sull’orlo della crisi politica e finisce sempre per rifugiarsi nel carisma sgangherato. Siamo davanti a un quadro sinottico. La tempistica illustra una sintonia involontaria. Mentre il popolo Cinque Stelle si convoca via web a piazza Montecitorio (un centinaio di persone in tutto, tra cui settanta addetti stampa) per un sit-in a difesa di Grillo ferito nell’onore dai virgolettati della senatrice Adele Gambaro, all’Hotel Nazionale va in scena la conferenza stampa dell’«Esercito di Silvio», un evento promosso da Simone Furlan e da un gruppetto di fedelissimi, mobilitato sullo sgocciolìo delle sentenze del Cavaliere: 19, 24 e 27 giugno. Legittimo impedimento; primo grado sul caso Ruby e Lodo Mondadori. Su …

"Il Big Bang dei Cinque Stelle", di Piero Ignazi

I Parlamentari 5 Stelle si stanno avvitando in una spirale autodistruttiva. Potevano rappresentare un nuovo modo di fare politica. Fuori da rigidità burocratiche, correnti e portaborse. Tentativi di questo genere, a volte ingenui, a volte furfanteschi, sono stati fatti nel passato, ma in Italia hanno attecchito solo in piccoli gruppi. Con il travolgente successo del Movimento 5 Stelle nelle elezioni di febbraio sembrava che la “politica dei cittadini” entrasse nel Palazzo. Un’occasione irripetibile per imporre un nuovo modo di fare politica e di stare nelle istituzioni: come sbandieravano i grillini, i nuovi eletti si ponevano al servizio dei cittadini, della collettività e, addirittura, della nazione. Questa illusione è durata poco. Ed adesso siamo alla vigilia del Big Bang. Come si sia arrivati a questo, non dipende certo dal desiderio di arricchimento dei vari parlamentari, versione contemporanea del tradimento di classe lanciato contro chiunque, in tempi lontani, abbandonava i partiti storici della sinistra, a incominciare da quelli comunisti. In effetti, è sorprendente come, anche nell’era postmoderna, e in movimenti che si voleva esprimessero lo spirito di …