Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

Ilaria Capua, il libro-racconto di una “trafficante di virus”

A Ilaria Capua è capitato quello che vorresti non capitasse mai a nessuno. Accusata ingiustamente, sbattuta come un mostro in prima pagina, il lavoro di una vita messo a rischio da una sola, ma enorme, calunnia per disvelare la quale sono, comunque, occorsi anni. Per diverso tempo, è stata componente della mia stessa Commissione Cultura e Istruzione alla Camera. Di Ilaria Capua e del frullatore mediatico e politico in cui è stata gettata, ho avuto occasione di parlare più volte, in Commissione, in Aula (https://www.facebook.com/Manuela-Ghizzoni-37951926699/) e anche sul mio blog. La sua vita non sarà mai più la stessa, anche se le ho sempre augurato che gli Stati Uniti, dove adesso lavora, si dimostrino terra più accogliente e aperta di quella che ha dovuto lasciare. Sono contenta che abbia trovato l’energia e la determinazione necessarie a consegnare tutto questo alle pagine di un libro autobiografico, in uscita in Italia nei prossimi giorni. A lei, e alla sua famiglia, va il mio pensiero e auspico anche la nostra gratitudine come italiani per il fondamentale lavoro che …

letto d'ospedale

Fine vita, acceleriamo sulla Legge per Disposizioni anticipate di trattamento

La drammatica vicenda umana di dj Fabo interroga la coscienza di tutti, compresi quelli che urlano intransigenza, quelli che urlano contro i politici imbelli, quelli che urlano per l’eutanasia. Come la penso io, l’ho già spiegato qualche giorno fa. Al di là del clamore mediatico che alcuni casi, eclatanti e molto dibattuti, sono in grado di raccogliere (Eluana Englaro, Terri Schiavo, Piergiorgio Welby), credo comunque che si debbano concentrare i nostri sforzi, intendo di parlamentari, per portare in Aula alla Camera il disegno di legge sulle Dat, le disposizioni anticipate di trattamento. E’ il cosiddetto “testamento biologico” che, nelle nostre terre, ha da tempo mosso i primi passi pratici, tanto che la provincia di Modena è la prima a livello nazionale per numero di Registri comunali istituiti. Secondo i dati forniti dall’associazione “Libera Uscita” sono, infatti, ben 19 i Comuni modenesi presso cui è stato istituito lo specifico Registro che raccoglie le volontà dei singoli cittadini sulla fine della propria vita, contro l’inutile accanimento terapeutico e la designazione di un proprio rappresentante che sia in …

La vicenda umana di Bettamin e il percorso parlamentare del biotestamento

Davanti alla sfida finale della vita, aveva scoperto che il suo terrore non era di morire, ma di morire soffocato: così, con lucidità, racconta la moglie, ha chiesto di andare incontro alla fine dormendo profondamente, senza staccare le macchine, ma anche senza ulteriore dolore. La vicenda umana del macellaio 70enne di Montebelluna, che da ben 5 anni lottava con la Sla, ci mette di fronte a un tema inevitabile per tutti noi, quello della fine della vita. Tema difficile da affrontare, per ragioni etiche e religiose, soprattutto in una società che fa dell’edonismo e del successo vincente la cifra della felicità e della riuscita dell’individuo. La “scelta” di Bettamin avviene in concomitanza con il rush finale, in Commissione Affari sociali, alla Camera, della discussione sugli emendamenti al provvedimento sulle Dat, cioè le Dichiarazioni anticipate di trattamento – meglio conosciuto nelle nostre terre, anche grazie alle battaglie dell’associazione Libera Uscita, come Biotestamento (per chi fosse interessato a questo link si trova l’iter parlamentare del provvedimento con il testo base e gli emendamenti in discussione http://www.camera.it/leg17/126?tab=4&leg=17&idDocumento=1142&sede=&tipo= ). Quello …

Centro Italia, parlamentari Pd “No allo sciacallaggio politico”

Il coraggio dimostrato a dispetto delle difficoltà materiali, fisiche e psicologiche, l’incessante voglia di lottare frammisto a umano scoramento e dolore delle popolazioni del Centro Italia meritano il nostro rispetto e il nostro sostegno. Insieme ai colleghi modenesi del Pd Davide Baruffi, Maria Cecilia Guerra, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari, vogliamo stigmatizzare coloro che, in queste ore drammatiche per il Centro Italia, invece approfittano per fare squallido sciacallaggio politico sulla disperazione di intere popolazioni. Lo sforzo messo in campo dalla Protezione civile, dal commissario Vasco Errani, dall’Esercito, dalle Amministrazioni centrali e locali è immane. La contemporaneità di eventi calamitosi, il rinnovarsi delle scosse di terremoto e l’imponente nevicata, hanno creato condizioni oggettivamente eccezionali. L’impegno del sistema nazionale di Protezione civile e della Struttura commissariale per il sostegno ai terremotati viene portato avanti con rinnovata determinazione e competenza, un’opera di valore e di enorme complessità. A Curcio e a Errani può andare solo il nostro plauso e il nostro incoraggiamento. A Salvini, ma anche a detrattori malpancisti come Bertolaso, consigliamo di provare …

Tempa rossa, dalla gogna mediatica all’indifferenza per le richieste di archiviazione

Un’altra vicenda giudiziaria che si avvia alla chiusura con l’archiviazione; dal clamore mediatico si passa al generale silenzio dei media. Forse avete dimenticato la vicenda di Tempa rossa e della sguattera guatemalteca – archiviata alla categoria “indignazione” – ma a marzo occupò le prime pagine dei giornali con ripercussioni politiche non banali. Il ministro Federica Guidi fu travolta dallo scandalo sollecitato dalla pubblicazione di telefonate con l’allora compagno Gianluca Gemelli: telefonate non penalmente rilevanti, ma che rivelavano anche aspetti privati di un rapporto al capolinea, dati in pasto all’opinione pubblica che si fissò su quel termine (“sguattera guatemalteca”) che sviliva la donna e il suo ruolo pubblico. Il ministro non fu indagato, ma si dimise. La vicenda fu cavalcata, con indignata gravità dalle opposizioni, Movimento 5 stelle in primis, traendone un vantaggio in termini di consensi. A distanza di poco meno di un anno, la  Procura di Roma, a cui per competenza è arrivata l’indagine, chiede l’archiviazione per i principali indagati, inclusi Gianluca Gemelli e l’ammiraglio De Giorgi, accusato di abuso d’ufficio e che in estate è andato silenziosamente in …

M5s, il matrimonio mancato e il naufragio degli opportunismi

  Quanto il tentativo di pilotare dall’alto finisce in débâcle. Vale per Grillo, ma vale anche per Verhofstadt. Entrambi avevano mire altre, rispetto alla motivazione politica, per creare un unico Gruppo al Parlamento europeo. Entrambi, abbastanza sorprendentemente viste le derive populiste vincenti negli ultimi anni, sono rimasti con il cerino in mano e sono state proprio le argomentazioni politiche a prevalere. Gli iscritti del M5stelle avevano votato per l’abbraccio con Alde, ma lo stesso Di Maio, vista l’assoluta incongruenza politica dei due programmi, aveva cercato di buttarla sul tatticismo, parlando di un’operazione tecnica e non politica. Verhofstadt, che aveva cercato la sua personale resurrezione politica rimpolpando numericamente il suo Gruppo, si è visto contestato dalle delegazioni dei più importanti Paesi europei. Qui non c’è stata la fantomatica rivolta dei Poteri forti, come ha cercato di argomentare Grillo. Gli opportunismi di entrambe le fazioni sono semplicemente naufragati in un sussulto della politica dei valori e dei principi. Forse c’è ancora speranza per questa Europa…

Europarlamento, quel trasloco “di opportunità” dai 5stelle da Farage ai liberali di Alde

Decidere l’appartenenza ad una famiglia politica europea è questione di non poco conto per la missione di un partito. La discussione nel Pd è durata anni e solo con Matteo Renzi segretario si è riusciti a chiudere, in una delle prime Direzioni nazionali della sua segreteria, sull’ingresso nella famiglia socialista europea che, per l’occasione, al Parlamento europeo, è diventata Gruppo dei Socialisti e Democratici. Nel Movimento 5 stelle la questione del trasloco dagli euroscettici di Farage al gruppo dei liberali “ultraeuropeisti” dell’Alde è stata resa nota, proposta e sottoposta a votazione degli iscritti nel giro di 36 ore. Alla base dell’iniziativa, più che le motivazioni politiche – cioè, in altre parole, la coincidenza di valori e di una visione per il futuro –  ci stanno ragioni pratico-organizzative. Sul suo blog Grillo scrive: “Far parte di un gruppo politico significa avere diritto di parola durante le sessioni plenarie del Parlamento, essere rappresentati all’interno della Conferenza dei Presidenti, avere la possibilità di seguire l’iter legislativo come autori di regolamenti europei, ottenere fondi da spendere sul territorio, per …