"L’eterna anomalia italiana", di Cesare Martinetti
Dunque Matteo Renzi ha calciato il suo rigore senza paura, come aveva annunciato. Ma ancora non sappiamo se è gol o se la palla è andata sopra la traversa. Per adesso il segretario del Pd ci ha messo la sua «smisurata ambizione» per licenziare Enrico Letta, ringraziandolo frettolosamente per il «notevole» lavoro svolto. La manovra è riuscita e la politica italiana è entrata in una dinamica vorticosa ed impensabile fino a pochissimo tempo fa. Addirittura negata dallo stesso protagonista, Matteo Renzi, che ancora la settimana scorsa a chi gli chiedeva se stava lavorando per soffiare il posto al suo «amico» – secondo l’antico gergo democristiano – Enrico, rispondeva: chi me lo fa fare? Ecco, questo è il punto: chi glielo ha fatto fare? Che cosa è accaduto in queste ultime ore per accelerare a tal punto gli eventi precipitati ieri nella più sfacciata dichiarazione di sfiducia subita da un presidente del Consiglio in carica? Come lo stesso Renzi aveva spiegato a «La Stampa» 48 ore prima, lui non è uno che si tira indietro: se …