Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Inidonei con biglietto di ritorno", di Franco Bastianini

L’inquadramento tra il personale amministrativo dei docenti inidonei non sarà irreversibile. Un decreto firmato dal ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, e alla controfirma dei responsabibili dell’economia e della funzione pubblica, data per imminente, elenca tutti gli elementi ritenuti necessari per dare applicazione alle disposizioni contenute nell’art.14, commi 13 e 14 della legge agosto2012 n. 135. Rispetto ad anticipazioni circolate nelle scorse settimane, il documento contiene diverse novità la più importante delle quali è quella che non esclude la possibilità di un rientro nel ruolo docente anche dopo l’inquadramento nel ruolo Ata. Il provvedimento conferma che tanto i docenti inidonei quanto quelli titolari delle classi C555 e C999 devono transitare nei ruoli del personale Ata con la qualifica di assistente amministrativo o tecnico di cui al vigente contratto collettivo nazionale scuola, sottoscritto il 29 settembre 2007, con la precisazione che per il personale delle classi C555 e C999 i profili professionali di inquadramento saranno assegnati in base al titolo di studio posseduto. L’inquadramento nell’area contrattuale del personale Ata, con decorrenza 1° settembre 2012, sarà disposto a mezzo …

"Concorso, è fatta. Sarà per pochi", di Alessandra Ricciardi

A leggere la ripartizione a livello regionale, e per singola disciplina, delle 11.542 cattedre messe a gara ci si rende conto di come il prossimo concorso, atteso da 13 anni, scontenterà tanti aspiranti nuovi prof. E non quelli che vorrebbero partecipare e non potranno perché non abilitati (sono circa 300 mila), ma perché i posti disponibili a volte si contano sulle dita di una sola mano. Scegliere, potendolo fare, la classe di concorso e la regione potrà dunque essere decisivo in una partita che punta a coprire in due anni la metà delle cattedre che saranno liberate dai prossimi pensionamenti su cui pesano i requisiti più restrittivi decisi con la riforma Fornero. A fronte di aspettative che invece sono cresciute a dismisura e che fanno stimare prudenzialmente al ministero almeno 160 mila concorrenti. Ma fonti sindacali fanno stime molto più sostanziose, dalle 300 a 500 mila. La tabella di ripartizione delle cattedre, con il decreto di indizione della gara, la tabella di valutazione dei titoli e i programmi di studio, di cui ItaliaOggi anticipa sul …

"Concorso, è fatta. Sarà per pochi", di Alessandra Ricciardi

A leggere la ripartizione a livello regionale, e per singola disciplina, delle 11.542 cattedre messe a gara ci si rende conto di come il prossimo concorso, atteso da 13 anni, scontenterà tanti aspiranti nuovi prof. E non quelli che vorrebbero partecipare e non potranno perché non abilitati (sono circa 300 mila), ma perché i posti disponibili a volte si contano sulle dita di una sola mano. Scegliere, potendolo fare, la classe di concorso e la regione potrà dunque essere decisivo in una partita che punta a coprire in due anni la metà delle cattedre che saranno liberate dai prossimi pensionamenti su cui pesano i requisiti più restrittivi decisi con la riforma Fornero. A fronte di aspettative che invece sono cresciute a dismisura e che fanno stimare prudenzialmente al ministero almeno 160 mila concorrenti. Ma fonti sindacali fanno stime molto più sostanziose, dalle 300 a 500 mila. La tabella di ripartizione delle cattedre, con il decreto di indizione della gara, la tabella di valutazione dei titoli e i programmi di studio, di cui ItaliaOggi anticipa sul …

"A Roma disabili senza sostegno. E il Lazio avrebbe diritto a 1.900 docenti in più. Sono mal distribuiti sul territorio", da Tuttoscuola

Accade a Roma in questi giorni. Numerosi alunni disabili hanno iniziato la scuola senza docenti di sostegno, i dirigenti scolastici si trovano costretti a coprire i posti mancanti con AEC (assistenti educativi comunali) e i genitori di alunni disabili vanno su tutte le furie, spaccando vasi e suppellettili degli uffici davanti agli impiegati dell’ex-provveditorato, che allargano le braccia impotenti. Eppure posti di sostegno per alunni disabili in Italia ce ne sono. L’anno scorso ce n’erano 97.636; forse quest’anno sfioreranno le 100 mila unità. Da dove nasce allora il problema? Sono mal distribuiti sul territorio. Teoricamente dovrebbe esserci un docente ogni due alunni disabili. La media nazionale nel 2011-12 è stata di un docente ogni 2,03 alunni, sostanzialmente in linea con quanto prevede la legge (Finanziaria 2008). Ma, come per i polli di Trilussa, mentre la media nazionale è conforme alla legge, quella di molti territori proprio no: vi sono regioni con tanti docenti di sostegno (dove quindi il rapporto è inferiore a uno ogni due), e regioni con pochi docenti di sostegno (dove in media …

"A Roma disabili senza sostegno. E il Lazio avrebbe diritto a 1.900 docenti in più. Sono mal distribuiti sul territorio", da Tuttoscuola

Accade a Roma in questi giorni. Numerosi alunni disabili hanno iniziato la scuola senza docenti di sostegno, i dirigenti scolastici si trovano costretti a coprire i posti mancanti con AEC (assistenti educativi comunali) e i genitori di alunni disabili vanno su tutte le furie, spaccando vasi e suppellettili degli uffici davanti agli impiegati dell’ex-provveditorato, che allargano le braccia impotenti. Eppure posti di sostegno per alunni disabili in Italia ce ne sono. L’anno scorso ce n’erano 97.636; forse quest’anno sfioreranno le 100 mila unità. Da dove nasce allora il problema? Sono mal distribuiti sul territorio. Teoricamente dovrebbe esserci un docente ogni due alunni disabili. La media nazionale nel 2011-12 è stata di un docente ogni 2,03 alunni, sostanzialmente in linea con quanto prevede la legge (Finanziaria 2008). Ma, come per i polli di Trilussa, mentre la media nazionale è conforme alla legge, quella di molti territori proprio no: vi sono regioni con tanti docenti di sostegno (dove quindi il rapporto è inferiore a uno ogni due), e regioni con pochi docenti di sostegno (dove in media …

"Concorso. Parere favorevole del CNPI a denti stretti", da Tuttoscuola

Dopo aver riaffermato la positività dello strumento concorsuale ai fini del reclutamento del personale, ha voluto sottolineare la situazione, consolidatasi nel tempo, già carica di attese e di troppe tensioni. Considerate le pressioni del ministro per ottenere il parere del CNPI sul bando di concorso in tempi rapidissimi, il Consiglio Nazionale non poteva sottrarsi al compito e venerdì scorso, anticipando i tempi ordinari, ha consegnato il parere al Ministro con tre ok: parere favorevole ai programmi d’esame, parere favorevole alle prove d’esame, parere favorevole alla tabella dei titoli. Ma… Ma in premessa, dopo aver riaffermato la positività dello strumento concorsuale ai fini del reclutamento del personale, ha voluto sottolineare la situazione, consolidatasi nel tempo, già carica di attese e di troppe tensioni, rilevando che la decisone penalizza i precari i giovani laureati privi di abilitazione: “Il CNPI – recita la premessa – considera innanzi tutto che il concorso prospettato, nonostante l’impiego di risorse significative a fronte, talvolta, di un numero di posti estremamente limitato, penalizzi sia gli insegnanti precari abilitati con anni di servizio che …

"Concorso. Parere favorevole del CNPI a denti stretti", da Tuttoscuola

Dopo aver riaffermato la positività dello strumento concorsuale ai fini del reclutamento del personale, ha voluto sottolineare la situazione, consolidatasi nel tempo, già carica di attese e di troppe tensioni. Considerate le pressioni del ministro per ottenere il parere del CNPI sul bando di concorso in tempi rapidissimi, il Consiglio Nazionale non poteva sottrarsi al compito e venerdì scorso, anticipando i tempi ordinari, ha consegnato il parere al Ministro con tre ok: parere favorevole ai programmi d’esame, parere favorevole alle prove d’esame, parere favorevole alla tabella dei titoli. Ma… Ma in premessa, dopo aver riaffermato la positività dello strumento concorsuale ai fini del reclutamento del personale, ha voluto sottolineare la situazione, consolidatasi nel tempo, già carica di attese e di troppe tensioni, rilevando che la decisone penalizza i precari i giovani laureati privi di abilitazione: “Il CNPI – recita la premessa – considera innanzi tutto che il concorso prospettato, nonostante l’impiego di risorse significative a fronte, talvolta, di un numero di posti estremamente limitato, penalizzi sia gli insegnanti precari abilitati con anni di servizio che …