Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Dire addio alla carta, la sfida della scuola targata Profumo", di Flavia Amabile

Questa settimana la campanella scolastica suonerà per tutti – o quasi – gli otto milioni di studenti delle scuole italiane. I primi ad andare in classe sono stati i ragazzi altoatesini che hanno iniziato già il 5 settembre. Oggi sarà la volta dei ragazzi della Val d’Aosta, domani a quelli del Molise e mercoledì Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino, Umbria e Veneto. Giovedì toccherà a laziali e campani. Venerdì sarà il primo giorno di scuola in Sicilia, mentre gli ultimi ad entrare in classe saranno i ragazzi fra una settimana esatta gli studenti di Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Puglia. Sarà il primo anno messo a punto per intero dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, e l’accento sarà tutto sulla rivoluzione digitale che dovrà portare a bandire il più possibile ogni forma di carta dagli istituti scolastici. LIBRI Ogni famiglia spenderà 100 euro in più per i testi Si spenderanno cento euro in più rispetto allo scorso anno. È l’aumento medio previsto per i libri di testo per l’anno scolastico in …

"Dire addio alla carta, la sfida della scuola targata Profumo", di Flavia Amabile

Questa settimana la campanella scolastica suonerà per tutti – o quasi – gli otto milioni di studenti delle scuole italiane. I primi ad andare in classe sono stati i ragazzi altoatesini che hanno iniziato già il 5 settembre. Oggi sarà la volta dei ragazzi della Val d’Aosta, domani a quelli del Molise e mercoledì Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino, Umbria e Veneto. Giovedì toccherà a laziali e campani. Venerdì sarà il primo giorno di scuola in Sicilia, mentre gli ultimi ad entrare in classe saranno i ragazzi fra una settimana esatta gli studenti di Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Puglia. Sarà il primo anno messo a punto per intero dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, e l’accento sarà tutto sulla rivoluzione digitale che dovrà portare a bandire il più possibile ogni forma di carta dagli istituti scolastici. LIBRI Ogni famiglia spenderà 100 euro in più per i testi Si spenderanno cento euro in più rispetto allo scorso anno. È l’aumento medio previsto per i libri di testo per l’anno scolastico in …

"Esclusi ai test, un business da 120mila euro a ragazzo", di Alessandra Migliozzi

Cepu, società e atenei stranieri offrono un posto “sicuro” ai bocciati ai test d’ingresso a Medicina. Una via parallela a carissimo prezzo. “Per non entrare bisogna essere dei fenomeni al contrario”. La promessa e’ di quelle che accendono qualcosa di piu’ di una speranza nei ragazzi che vogliono a tutti i costi fare Medicina e nei loro familiari, pronti a spendere cifre anche importanti per permettere ai figli di inseguire il un sogno e, va detto, una carriera d’oro. Ed e’ su quella promessa, sulla maggiore facilita’ di accesso ai corsi in alcune universita’ europee, che si basa il business degli esclusi al test italiano di Medicina. L’agenzia Dire ha indagato e ha scoperto che il business degli esclusi vale fra gli 84mila e i 120mila euro a ragazzo per l’intero corso escluse le spese per vitto e alloggio. Un esborso spartito fra gli atenei e i mediatori che indirizzano fuori i nostri ragazzi. Vieni da noi, paga e il posto e’ praticamente assicurato: e’ questa, in sintesi, l’offerta che alcune universita’ straniere, societa’ private …

"Esclusi ai test, un business da 120mila euro a ragazzo", di Alessandra Migliozzi

Cepu, società e atenei stranieri offrono un posto “sicuro” ai bocciati ai test d’ingresso a Medicina. Una via parallela a carissimo prezzo. “Per non entrare bisogna essere dei fenomeni al contrario”. La promessa e’ di quelle che accendono qualcosa di piu’ di una speranza nei ragazzi che vogliono a tutti i costi fare Medicina e nei loro familiari, pronti a spendere cifre anche importanti per permettere ai figli di inseguire il un sogno e, va detto, una carriera d’oro. Ed e’ su quella promessa, sulla maggiore facilita’ di accesso ai corsi in alcune universita’ europee, che si basa il business degli esclusi al test italiano di Medicina. L’agenzia Dire ha indagato e ha scoperto che il business degli esclusi vale fra gli 84mila e i 120mila euro a ragazzo per l’intero corso escluse le spese per vitto e alloggio. Un esborso spartito fra gli atenei e i mediatori che indirizzano fuori i nostri ragazzi. Vieni da noi, paga e il posto e’ praticamente assicurato: e’ questa, in sintesi, l’offerta che alcune universita’ straniere, societa’ private …

"Quei centomila precari pubblici che ora rischiano il posto", di Lorenzo Salvia

Lo Stato taglia la pianta organica dei ministeri, come previsto dalla legge sulla spending review. E la situazione si fa ancora più difficile per chi, in un ufficio pubblico, ha messo solo un piede ed ha un contratto a termine. La questione è stata sollevata ieri mattina dalla Cgil davanti al ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi. Era il primo incontro con i sindacati dopo la pausa estiva, sul tavolo proprio quei tagli del 10% per i dipendenti e del 20% per i dirigenti prescritti alla macchina dello Stato con la revisione della spesa pubblica. Se si prepensiona o si mette in mobilità chi ha un contratto stabile, cosa succederà ai precari? «Senza contare la scuola — dice Susanna Dettori, segretario generale della Cgil funzione pubblica — i precari della pubblica amministrazione sono almeno 100 mila. Rischiano di restare a casa, come i 45 mila che sono rimasti senza contratto dal dicembre dell’anno scorso». Un problema vero, ma non facile da risolvere. A giugno è stato aperto un tavolo tra ministero e sindacati proprio …

"Quei centomila precari pubblici che ora rischiano il posto", di Lorenzo Salvia

Lo Stato taglia la pianta organica dei ministeri, come previsto dalla legge sulla spending review. E la situazione si fa ancora più difficile per chi, in un ufficio pubblico, ha messo solo un piede ed ha un contratto a termine. La questione è stata sollevata ieri mattina dalla Cgil davanti al ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi. Era il primo incontro con i sindacati dopo la pausa estiva, sul tavolo proprio quei tagli del 10% per i dipendenti e del 20% per i dirigenti prescritti alla macchina dello Stato con la revisione della spesa pubblica. Se si prepensiona o si mette in mobilità chi ha un contratto stabile, cosa succederà ai precari? «Senza contare la scuola — dice Susanna Dettori, segretario generale della Cgil funzione pubblica — i precari della pubblica amministrazione sono almeno 100 mila. Rischiano di restare a casa, come i 45 mila che sono rimasti senza contratto dal dicembre dell’anno scorso». Un problema vero, ma non facile da risolvere. A giugno è stato aperto un tavolo tra ministero e sindacati proprio …

"Scuola, il rituale stanco della valutazione", di Benedetto Vertecchi

I troppi infortuni che accompagnano in Italia le operazioni di carattere valutativo ai diversi livelli del sistema di istruzione dovrebbero indurre a riflettere meglio sulla chiarezza degli intenti che si vogliono perseguire e sull’adeguatezza delle soluzioni adottate dal punto di vista tecnico. Non passa giorno, in- fatti, che non si abbia notizia di pro- ve di ammissione alle università costellate di errori o dense di richieste che dovrebbero essere rivelatrici di non si capisce bene quali competenze. Il quadro non è diverso, anche se gli effetti sociali sono, se possibile, ancora più gravi, quando prove di qualità non migliore sono utilizzate per effettuare selezioni che hanno conseguenze sul destino professionale, e non di rado sulle condizioni di vita, di chi si sottopone ad esse. Basti menzionare quanto è accaduto con le selezioni dei candidati al concorso direttivo o all’ammissione ai corsi di tirocinio tramite i quali dovrebbe procedersi al reclutamento di nuovi insegnanti. È scontato che da tali infortuni non possa che derivare sfiducia nei confronti della possibilità di introdurre nell’attività educativa procedure dalle quali …