Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Il pasticcio dei docenti inidonei", di Alessandra Ricciardi

Vanno ricollocati, ma si scopre che non c’è posto per tutti. Sulla carta lo schema era perfetto. Ma appena si è passati alla fase attuativa, è venuto fuori che qualcosa non quadrava. Per esempio, che non c’erano tutti i posti disponibili necessari a ricollocare i docenti inidonei per motivi di salute. É la scoperta dei tecnici del ministero dell’istruzione, alle prese con il decreto di attuazione della Spending review, provvedimento che dovrà essere approvato in commissione bilancio del senato in settimana. La norma del decreto legge n. 95 prevede che i docenti inidonei per motivi di salute all’insegnamento, ma idonei ad altri compiti, debbano essere trasferiti d’ufficio tra gli assistenti amministrativi. L’operazione doveva essere messa a punto con decreto interministeriale entro 20 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto legge di revisione della spesa pubblica, ovvero entro domani. Quando invece in calendario ci sono due appuntamenti importanti, ma non definitivi sul tema: un vertice tra il ministro della funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, e i sindacati sulle procedure di mobilità del personale in esubero, e …

"Direttori, paghi uno per due posti", di Antimo Di Geronimo

Due posti di direttore dei servizi generali e amministrativi al prezzo di uno. É questa la novità più importante contenuta nella circolare sull’organico di fatto emessa dal ministero dell’istruzione il 18 luglio scorso (n.6). Nel caso in cui due scuole siano risultate sottodimensionate (con meno di 600 ovvero di 400 alunni, se in deroga) il posto di direttore dei servizi generali e amministrativi, infatti, potrà essere istituito, in organico di fatto, abbinando due istituzioni scolastiche sottodimensionate. In buona sostanza, dunque, le scuole saranno comunque due, ma il direttore-sga sarà solo uno e dovrà occuparsi di entrambe. La circolare non parla di reggenza, in ciò lasciando intendere che gli interessati non avranno titolo ad alcuna maggiorazione retributiva, pur svolgendo il doppio del lavoro, rispetto a un dsga applicato ad una sola scuola. E il silenzio del ministero sembrerebbe affondare le radici nell’articolo 19 del decreto legislativo 165/2001, che prevede l’istituto della reggenza solo per gli incarichi dirigenziali. Sebbene la reggenza esista nella prassi anche nel caso dei direttori-sga e che sia regolata anche contrattualmente. Resta il …

"Quiz per insegnanti pieni di svarioni", di Luciano Canfora

Reclutare i prossimi insegnanti è operazione estremamente delicata e di altissimo rilievo. I modi del reclutamento un tempo erano ovvi e abbastanza collaudati: si trattava di un concorso, le cui prove avevano una riconosciuta dignità culturale. Il meccanismo è stato variamente aggredito nel tempo, alla luce di concezioni politico-pedagogiche dagli effetti devastanti. L’ultima trovata si chiama Tfa (Tirocinio formativo attivo, vedi «Corriere della Sera» del 22 luglio): quesiti a risposta multipla, concettualmente imparentati con i cruciverba della «Settimana enigmistica» e pallida reincarnazione dei quiz di Mike Bongiorno. È quasi imbarazzante parlarne, e penoso misurarsi con questo degrado; e nondimeno è indispensabile dare l’allarme prima che sia troppo tardi. Come era prevedibile, infatti, un meccanismo del genere, oltre a rispecchiare un’idea bassa della cultura, è destinato inevitabilmente a macchiarsi di errori dovuti all’ignoranza di coloro che formulano i quesiti a risposta multipla. Nel recentissimo caso della prova di ammissione per la classe di materie letterarie e latino nei licei, brillano svarioni che è giusto denunciare, prima che gli automi destinati a scorrere gli elaborati dei candidati …

"Gli esuberi? Trasferiamoli sull'autonomia", di Francesca Puglisi

La speidng review può essere migliorata. Il Partito Democratico ha presentato al Senato una serie di emendamenti al decreto legge di revisione della spesa per salvaguardare la qualitá della scuola pubblica e circa 15.000 posti di lavoratori precari. Il provvedimento più grave riguarda il collocamento di 10.000 docenti in esubero, causati dai tagli triennali della 133 del 2008, che dovrebbero iniziare ad insegnare materie, a prescindere dall’ordine di scuola e dalla classe di concorso per cui sono abilitati ad insegnare, tagliando fuori altrettanti contratti annuali di docenti specializzati. Viene così affermato il principio assai grave per cui è sufficiente un titolo di studio idoneo. Come ben aveva raccontato Italia Oggi da subito, questo significa che un docente di economia aziendale potrebbe trovarsi ad insegnare geografia alle medie e una maestra di scuola primaria potrebbe dover insegnare alla scuola dell’infanzia;non avendo alcuna considerazione dell’impatto che ciò avrà sulla qualità della scuola e degli apprendimenti. Come dire che d’ora in poi un oculista può operare al cuore, tanto è laureato in medicina! Dobbiamo tristemente constatare che una …

"Dirigenti, concorso stop and go", di Mario D'Adamo

Ha portato male al concorso a posti di dirigente scolastico della Lombardia avere previsto che i vincitori parteciperanno a un corso di formazione dal 27 al 29 agosto prossimi, organizzato da quell’ufficio scolastico regionale e pubblicizzato sul sito. Non ci saranno, almeno per il momento, vincitori destinati a parteciparvi. Nell’imminenza della pubblicazione della graduatoria di merito (gli orali si sono conclusi il 29 giugno scorso), infatti, il Tribunale amministrativo regionale lombardo ha annullato gli atti relativi alle prove scritte, svoltesi il 14 e il 15 dicembre 2011, accogliendo i ricorsi di alcuni concorrenti che avevano contestato la violazione dell’anonimato. Non si è dimostrato accorto né tanto meno economico avere messo a disposizione dei candidati e della commissione buste confezionate con carta sottile, quasi trasparente, e prive di fodera interna, per racchiudervi il cartoncino con le generalità di ciascun concorrente da tenere nascoste fino alla conclusione di tutte le operazioni di revisione degli elaborati, così come dispongono le norme sullo svolgimento dei concorsi pubblici, decreto del Presidente della repubblica n. 487 del 1994. Cognome e nome …

Scuole, l’allarme delle Province “Con i tagli salta la riapertura”, di Silvio Buzzanca

Metà delle Province al dissesto e migliaia di scuole che non apriranno i battenti. Effetto immediato dei 500 milioni “tagliati” dal governo. Comuni quelli di Roma, Salerno, Napoli e Palermo in grande sofferenza. Anche per questo l’Anci e migliaia di sindaci con la loro bella fascia tricolore “assedieranno” oggi i senatori impegnati a discutere della spending review. E dunque anche dei 500 milioni di euro che dovrebbero sparire quest’anno dai bilanci dei comuni. Un taglio “lineare” che non convince neanche Piero Giarda. Al punto che il ministro per i Rapporti con il Parlamento scrive al vicepresidente dell’Unione delle Province: «Ho cercato invano di far cambiare quella norma. È contraria a tutto quello che ho sempre pensato in materia di finanza locale. Speriamo che il Senato sia più saggio del governo». Saggezza cercasi, dunque, a Palazzo Madama. Con incontri a raffica, vertici, attese. Ieri pomeriggio il presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione alla testa di una delegazione ha incontrato il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi. Ma hanno parlato dei problemi connessi al funzionamento delle future città …

"Perle di saggezza" nella CM sugli organici, di R.P. da La Tecnica della Scuola

La recente circolare sulla definizione degli organici di fatto contiene alcune piccole “perle di saggezza” che segnaliamo ai nostri lettori. Ecco le più interessanti. La CM, riferendosi a quanto previsto dall’articolo 64 della legge 133/08, segnala ai direttore regionali e agli assessori regionali che “il mancato raggiungimento degli obiettivi ha già comportato e comporterà ancora una corrispondente riduzione della quota dei risparmi conseguenti alla riduzione dei posti e destinata ad incrementare le risorse contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della Scuola “. C’è da chiedersi se viale Trastevere siano al corrente che la contrattazione nazionale è ferma da anni e che misure concrete per lo sviluppo professionale del personale della scuola non si sono viste né se vedono all’orizzonte. E che dire della affermazione secondo cui “una attenta gestione degli spezzoni orari inferiori a sei ore potrà, sicuramente contribuire al raggiungimento dell’obiettivo del contenimento della spese di cui all’art. 64 della legge 133 del 2008” ? Il Miur intende riferirsi al fatto che accorpando spezzoni …