Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

«La scuola riparte dalla nuvola», di Pierangelo Soldavini

L’aula sarà un luogo aperto dove si lavora insieme, professori e studenti, sfruttando la ricchezza del sapere condiviso nella rete per realizzare testi di studio anch’essi aperti al contributo di tutti La scuola digitale del futuro non avrà più pareti. Perché l’aula sarà un luogo aperto dove si lavora insieme, professori e studenti, sfruttando la ricchezza del sapere condiviso nella rete per realizzare testi di studio anch’essi aperti al contributo di tutti. Con elaborati che poi vengono messi a disposizione di tutti gli altri, dentro e fuori lo stesso istituto, attraverso la “cloud”, la nuovola informatica che permette di condividere tutto. Qualche crepa nelle mura polverose della vecchia scuola inizia a emergere. Già oggi capita in un liceo di Bergamo che una professoressa corregga le verifiche fatte in classe insieme agli studenti via Skype: «Io avviso i ragazzi della correzione, chiedo loro di tenersi disponibili, mi connetto e vediamo insieme le verifiche», spiega Dianora Bardi, docente di italiano e latino che fin dalla sua introduzione ha sposato il tablet come strumento chiave della nuova didattica …

«Spending review? Tagliamo le armi», di Mila Spicola

Spending Review? Hanno voluto consigli su cosa tagliare e come tagliare: eccoli. Tagliare le spese militari e dirottarle su scuola e ricerca. Non diciamo eliminare, bensì tagliare. Come si è tagliato sul resto, del resto. Se non è possibile ci si spieghi il perchè. Ad alta voce e con dovizia di argomentazioni e ricordiamocela poi noi docenti o genitori tale spiegazione: tra un po’ si va a votare. E non siam pochi. Osservando l’intero arco parlamentare voteremo per chi non taglia affatto nelle spese in armamenti e taglia nell’istruzione dei nostri figli? Là dove è già stata ampiamente depauperata? Voteremo per chi da quest’orecchio si ostina a non sentire? Non sarebbe il caso per costoro di riflettere e ascoltare? Come ve lo dobbiamo ripetere? In aramaico? Specialmente chi è a sinistra non potrebbe prendersi quest’impegno? La scuola dei ragazzi italiani non può essere tagliata se non tagliate anche o altrettanto le spese belliche. Non esiste guerra che non possa essere combattuta con le armi della conoscenza e del sapere. Qualora ci capissero. ” Se vuoi …

"Maestro unico o unico-prevalente la riforma Gelmini è un fallimento", di Salvo Intravaia

Il monitoraggio sullo stato di attuazione delle ristrutturazioni degli ultimi tre ministri ha evidenziato tra l’altro che alle elementari una classe su cinque funziona addirittura con più di tre insegnanti e le rimanenti con tre. “Maestro unico” all’elementare? La novità proposta per giustificare la demolizione del modulo di tre insegnanti su due classi è rimasta soltanto un’idea nella testa dell’ex ministro Mariastella Gelmini. La realtà è un’altra cosa: il modulo è stato in effetti minato alla base, mentre del maestro unico nessuna traccia. A certificare il flop del maestro unico, poi diventato “unico-prevalente”, è lo stesso ministero dell’Istruzione, che qualche giorno fa ha pubblicato gli esiti del monitoraggio sullo stato di attuazione delle riforme Moratti, Fioroni e Gelmini del primo ciclo, in cui l’unico ad essere promosso da coloro che hanno materialmente attuato le riforme sembra l’ex ministro Fioroni. Perché anche l’anticipo scolastico alla materna e all’elementare, introdotto dalla Moratti, viene giudicato una mezza sciagura da chi lo ha dovuto subire in questi anni. Ma andiamo con ordine. Oggi, dopo tre anni di riforma Gelmini, …

"Reclutamento, in arrivo il sistema “duale”: maxi concorso e abilitazione riservata", da La Tecnica della Scuola

In attesa della riforma del sistema, il dicastero diretto da Profumo punta sulla doppia via: al concorso, che dovrebbe partire entro fine anno, si affiancherà una selezione riservata ai precari che hanno maturato almeno 360 giorni di servizio. Arrivano intanto precisazioni su riconversione sul sostegno, deroghe allo stop alla mobilità per 5 anni dei neo assunti e organici 2012/13. Nel futuro prossimo della scuola italiana, si fa sempre più probabile il reclutamento a due vie. Al sistema “duale”, annunciato più volte dal ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, anche di recente a Catania, stanno lavorando sempre più alacremente i massimi dirigenti del Miur che si occupano di organici e personale scolastico. Sempre in attesa della revisione del sistema, la prima via di accesso all’insegnamento si tradurrà in un maxi concorso ordinario, che dovrebbe partire entro fine anno. E che sarà aperto ai candidati (quasi sicuramente già abilitati) in possesso di titoli afferenti a classi di concorso con ampia disponibilità di organico. La seconda via per accedere alla docenza prevede una procedura di selezione riservata ai docenti precari …

Verso una revisione della "Riforma Brunetta", di R.P. da La Tecnica della Scuola

Governo e sindacati hanno già sottoscritto un protocollo di intesa che tocca diversi aspetti: si va dalla premialità fino alla contrattazione integrativa e alle responsabilità dirigenziali. E’ contenuta in 7 paginette la bozza di accordo sottoscritta da Governo e sindacati in materia di lavoro pubblico. Già si parla di “cancellazione” della “riforma Brunetta “ e del decreto legislativo 150 del 2010 anche se l’ex Ministro dichiara che, se così fosse, il Pdl si opporrà con tutte le proprie forze alla sua definitiva approvazione. In effetti rispetto alle norme volute da Renato Brunetta l’accordo contiene non poche modifiche. Per esempio c’è la questione della cosiddetta “premialità” (peraltro mai applicata anche per mancanza di risorse): la riforma Brunetta prevedeva tre fasce di merito individuale alle quali avrebbero dovuto corrispondere altrettante fasce di retribuzione accessoria. L’accordo sottolinea che per garantire meccanismi premiali efficaci sarà necessario prevede “un miglior bilanciamento tra la performance organizzativa e quella individuale, tenuto conto dei diversi livelli di responsabilità ed inquadramento del personale”. In pratica per attribuire i compensi accessori sarà indispensabile tener conto …

"Di cosa parliamo quando parliamo di autonomia scolastica" di Giovanni Bachelet

Caro Serra, numerosi suoi lettori e nostri elettori, dopo aver letto sul Venerdì la lettera dell’insegnante precario di Milano Francesco Rossi e la sua risposta, mi hanno coperto di insulti, indignati con il mio partito. Anch’io, al loro posto, lo avrei fatto. Erano infatti convinti che il Pd, contribuendo all’approvazione della legge 953 alla Camera, avesse ridimensionato la scuola pubblica e favorito la scuola privata o confessionale. Per fermare il diluvio di improperi vorrei, con il suo aiuto, segnalare al lettore milanese che non la legge 953 in discussione alla Camera, bensì leggi regionali della (oggi disastrata) giunta lombarda sostengono con il buono scuola le private o tendono a privatizzare le scuole statali proponendo forme di chiamata diretta dei docenti; e che il Pd è talmente in disaccordo da aver di recente, alla Camera, fatto un’interrogazione al ministro sulla costituzionalità di un simile reclutamento (il primo firmatario sono io). Vorrei pure segnalare che le frasi e il titolo stesso della legge 953 citati nella sua risposta non si trovano (più) nel testo attualmente in discussione; …

"Rivoluzione Invalsi: entrano più materie, via libera al computer. Valutazioni anche su discipline scientifiche e inglese", di Flavia Amabile

Aumentano le domande, le materie e i controlli. Il futuro dei test Invalsi è segnato, pazienza per chi non li ama: dal 2013 ce ne saranno sempre di più, hanno annunciato Paolo Sestito, commissario straordinario Invalsi e Roberto Ricci, responsabile del Servizio nazionale di valutazione. La svolta avverrà a partire dall’anno scolastico 2013-14 quando saranno introdotte altre materie oltre all’italiano e alla matematica: si sta pensando a prove anche nelle discipline scientifiche e in inglese, in questo caso proseguendo la sperimentazione già in corso sulla terza media che coinvolge oltre 2mila studenti. Si sta pensando di introdurre test anche nelle secondarie e in terza o quarta elementare. Infine una parte dei test sarà svolta anche con l’uso del computer. All’inizio tutto questo sarà solo su un campione di scuole ma è chiaro che si punta ad estenderlo a tutti. L’uso del computer servirà per rendere più ricco il test, si potranno usare i test adattativi, che si modellano su chi partecipa, come ha spiegato Sestito. Ma servirà anche per rendere più rapida l’intera procedura di …